AUTOSTRADA TIRRENICA: SAT NON VUOLE FARE CAMBIAMENTI AL PROGETTO

Come sarà la nuova autostrada vista dai No SAT

La SAT non vuole cambiare una virgala del suo progetto autostradale da Rosignano a Grosseto (a questo indirizzo l’articolo completo che vi invitiamo a leggere con attenzione) e rimanda a tempi migliori l’autostrada tra Grosseto sud e Civitavecchia. Quindi per un semplice adeguamento dell’attuale variante Aurelia i residenti saranno costretti a pagare come per un’autostrada nuova, e senza la SS398 fino al porto, come ha ribadito SAT. Questo secondo la nostra redazione è inaccettabile, e quello che preoccupa di più è davvero il silenzio delle pubbliche amministrazioni che così facendo si rendono di fatto “complici” di questo ulteriore balzello che si sommerà alla benzina a 2 euro al litro, compromettendo di fatto tutta la mobilità della costa tirrenica e facendo levitare i costi di cibi e merci.

Riportiamo un commento delle liste civiche della Val di Cornia, una delle poche voci, insieme a qualche partito di minoranza, IDV e SEL che hanno dichiarato irricevibile la proposta.

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Gli assordanti silenzi dei Comuni sull’autostrada.

«Cosa aspettano i nostri Comuni – iniziano le liste civiche della Val di Cornia –  a tutelare gli interessi dei propri cittadini e a chiedere, come era previsto fino al 2001, l’adeguamento della variante Aurelia, che avrebbe costi enormemente inferiori e risponderebbe  meglio alle necessità dei territori?  La SAT parla ormai senza freni, risponde negativamente alla Regione, cambia unilateralmente il  progetto, taglia opere che erano state ritenute irrinunciabili come le complanari e i collegamenti con i porti di Livorno e Piombino, rinvia il tema cruciale delle tariffe che tutti, prima o poi, dovranno pagare, pretende che il progetto sia approvato per singoli lotti per evitare il confronto con tutti i Comuni della costa tirrenica.

I nostri Comuni, rifuggendo dall’ideologia secondo la quale questa autostrada porterebbe sviluppo, devono spiegare ai propri cittadini e alle imprese quali benefici ci saranno nel regalare alla SAT una strada pubblica a quattro corsie con limite di 110Km/orari, la quale, con minimi adeguamenti, imporrà a tutti l’obbligo di pagare tariffe esose. Secondo le ipotesi fatte dagli stessi Comuni, per andare a tornare da Venturina a Rosignano si pagherebbero 15,52 euro, a Grosseto 24,70 euro. Andata e ritorno sulla tratta Rosignano-Grosseto 40,36 euro. Tutto questo per una strada che c’è e che, dopo una prima non meglio precisata fase di sconti per i residenti, tutti saranno costretti a pagare, non avendo più alternative percorribili.  Un salasso pesantissimo per i cittadini, per le imprese, per chi riceve e spedisce merci, per il turismo pendolare che orbita nelle nostre zone.

Dove sono i benefici? A queste domande, che non hanno mai ricevuto risposta dalle nostre amministrazioni, si oppone un presunto interesse europeo. A parte il fatto che le indicazioni dell’Europa per  corridoi a lunga percorrenza, come quello tirrenico, indicano lo sviluppo delle reti ferroviarie e portuali, le stesse stime della SAT dicono che questa autostrada avrà bassi flussi di traffico e, proprio per questo, alte tariffe.

Per non parlare della vera e propria questione morale. Come si fa ad ignorare che per anni le autorità pubbliche hanno sostenuto che la concessione era a costo zero, mentre il governo aveva previsto un rimborso di 3,8 miliardi di euro alla SAT a fine concessione (esattamente pari al costo dell’opera), nonostante gli introiti delle tariffe?

Come si fa a dimenticare che nel 2010, dopo il taglio dello scandaloso rimborso, la SAT, smentendo se stessa, rivede le stime sui flussi di traffico riducendoli del 40% per giustificare tariffe esose?

Come giustificare il fatto che nel tratto a sud di Grosseto la SAT ha sempre sostenuto l’impossibilità di usare il tracciato della vecchia Aurelia e, ora che non ci sono più i soldi pubblici da spendere, sostiene esattamente l’opposto?

Come si fa a non vedere che rappresenta una grave anomalia che il Presidente della SAT (società privata), sia stato nominato commissario governativo per controllore se stesso?

La realtà è che nessuno riesce a dimostrare che l’autostrada al posto dell’Aurelia sia la soluzione che risponde agli interessi pubblici, mentre si configura sempre più come investimento finanziario per gli azionisti che oltre a Benetton, vedono oggi la partecipazione di Caltagirone, delle Cooperative e del  Monte dei Paschi.

Ancora una volta sconcerta il silenzio dei nostri Comuni i quali non aspettano altro che veder partire i cantieri. Poco importa se i cittadini saranno costretti a pagare un privato, a caro prezzo, per transitare su  un bene pubblico che hanno già pagato».

20 febbario 2012

 I capigruppo delle liste civiche CdC, Forum per San Vincenzo, UpS

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Scritto da il 21.2.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

7 Commenti per “AUTOSTRADA TIRRENICA: SAT NON VUOLE FARE CAMBIAMENTI AL PROGETTO”

  1. AMBIENTALISTA PERVERSO

    EVVAI CON LA DEMAGOGIA …………I residenti non pagheranno……………………….

  2. carlo

    mettetevi d’accordo con i vostri amici della sat perché dicono cose diverse. Si vede che anche all’interno del pd molti sono esclusi dall’informazione vera e corretta. Credere che i residenti non pagherano è come credere che i ciuchi volano!

  3. Jessica

    Quando in molti dicevamo che da Civitavecchia in giù non avrebbero fatto i lavori (dove peraltro sono necessari) perchè la parte nord della variante avrebbe reso di più economicamente ci davano dei prevenuti, dei polemici, dei populisti.. quando dicevamo che tutti avrebbero pagato senza distinzioni per i residenti ci smentivano..indovinate un pò cosa è successo?? Non siamo veggenti, era sotto gli occhi di tutti: la svendita della già funzionale variante, questo è quello che sono riusciti a fare i nostri amministratori. Ringraziateli e ricordatevene.

  4. ASTUTO CACCIATORE

    “Ancora una volta sconcerta il silenzio dei nostri Comuni i quali non aspettano altro che veder partire i cantieri” .
    Signori, chi governa i nostri Comuni è in tutt’altre faccende affaccendato. Due sono i compiti principali: curare gli interessi del cartello degli imprenditori della Val di Cornia e “fare manutenzione” continua alla propria rete di potere costruita nelle ASL, ASA, ASIU, ATM, Consorzi Bonifica e tutto il resto che sappiamo. Questi compiti, occorre riconoscerlo, sono piuttosto stressanti e impegnativi, non rimane molto tempo ed energia per interessarsi ai problemi dei cittadini, che in questo caso dovranno pagare esose cifre per circolare su strade che fino ad oggi erano gratuite.
    Questo è lo stato in cui siamo ridotti.

  5. Riccardo Gelichi

    ANCHE PER LE AUTOSTRADE I NODI VENGONO AL PETTINE….

    Abbiamo appreso che la SAT in considerazione delle difficoltà progettuali sopraggiunte nel tratto Grosseto – Civitavecchia, interverrà per stralci e per il momento si contenterà di trasformare (per quel poco che c’è da fare), la superstrada da Cecina a Grosseto in autostrada, e per un periodo indeterminato ci dovremo abituare a chiamare l’autostrada Tirrenica non più “Livorno – Civitavecchia” ma “Rosignano – Grosseto”, e con tanto di pedaggio.

    Questo vuol dire anche che qualcuno ha ritenuto opportuno, testando l’intelligenza della gente, di prendersi un bene pubblico come il tratto Rosignano- Grosseto, spenderci quel poco che è necessario, e incominciare ad incassare il pedaggio utile per costruire domani il tratto mancante.
    Per cui la conclusione sarà che la Tirrenica una volta terminata l’avremo pagata tutta noi in anticipo.

    La SAT inoltre ci comunica che non intende realizzare opere che non siano connesse all’autostrada stessa, quindi niente complanari ed altro, e per quanto attiene poi al prolungamento della 398 ci fa sapere che si atterrà semplicemente all’intesa sottoscritta nel dicembre 2010, concludendo al Gagno ciò che invece avrebbe dovuto essere l’asse di penetrazione fino al porto commerciale tanto enfatizzato dal Sindaco Anselmi.

    A questo punto non vorrei aggiungere “noi l’avevamo detto”, ma è proprio così, e purtroppo significa che quest’importante viabilità non arriverà mai fino al porto, come l’Amministrazione comunale ha sempre fatto intendere confutando quanto effettivamente sottoscritto con la SAT.

    Tutti i nodi però vengono al pettine, sarà bene chiarire in modo definitivo che la mancata realizzazione del collegamento diretto fra le aree portuali e la viabilità internazionale, metterà in crisi l’espansione del porto prevista dal relativo Piano Regolatore e impedirà anche la realizzazione del porto turistico sotto Poggio Batteria, perché anch’esso subordinato a detto collegamento.

    La maggioranza che ci governa, se invece di considerare il prolungamento della 398 un’opera compensativa dell’autostrada o, peggio ancora, da realizzare con voli pindarici fatti di soldi e fanghi, avesse affermato da qualche tempo e con forza nelle sedi opportune la sua necessità come infrastruttura d’interesse internazionale, perché necessaria alla sopravvivenza di uno dei porti logisticamente più importanti di questo paese, forse le cose sarebbero andate diversamente.

    Riccardo Gelichi
    Portavoce di AscoltaPiombino

  6. NO SAT

    Confermata la tassa “SAT”! Inizia la ribellione dei cittadini

    Noi del coordinamento territoriale NoSat non possiamo certo dirci stupiti del comunicato dove SAT respinge le prescrizioni della Regione, visto che lo avevamo denunciato da tempo, ma siamo profondamente delusi e indignati per l’atteggiamento delle istituzioni.

    La SAT ha risposto alle richieste delle Regione Toscana in modo arrogante, confermando quanto la sua posizione sia solo legata a interessi finanziari e speculativi, lontanissimi da quelli dei cittadini. Ha congelato il progetto a sud di Grosseto, zona dove si attende la messa in sicurezza dell’Aurelia da 60 anni e confermato solo il finto adeguamento del tratto di Variante Aurelia da Rosignano a Grosseto, cancellando ogni altra opera, complanari comprese, perché avrebbero fatto concorrenza all’autostrada.

    In pratica si darà una verniciata ai cartelli blu della superstrada che diventeranno verdi e tutti, ripetiamo tutti, pagheranno inevitabilmente un salatissimo pedaggio autostradale, il più caro d’Europa, senza alternative e senza sapere perché, dimostrando come le ventilate esenzioni per i residenti fossero solo uno specchietto per le allodole, agitato per far accettare la truffa ai cittadini.

    Ora il Re è nudo! Tra pochi mesi, inizio maggio, scatterà il primo balzello a favore dei soci SAT, con l’apertura dei nuovi caselli, 70-80 centesimi per percorrere 4 km (San Pietro in Palazzi e Rosignano) di un’ottima Variante gratuita trasformata in una finta e pessima autostrada a pagamento, una gabella pesantissima sui pendolari, visto che il 60% del traffico è “locale”, utile solo a sanare i bilanci dei soci SAT, e tutto questo con il silenzio assenso delle istituzioni.

    Il coordinamento NoSat, che ha unito volontari da Rosignano a Grosseto, sta studiando tutte le forme possibili di protesta per fermare questa truffa ai danni dei cittadini e non ha nessuna intenzione di arrendersi né alle prepotenze della SAT né, soprattutto, al silenzio inerte di troppi amministratori locali, provinciali e regionali che invece di alzare la voce e difendere i diritti dei cittadini soggiacciono proni, e speriamo non collusi, al diktat arrogante di un privato o fanno dichiarazioni da dove traspare che sarebbero disposti a vendere un bene comune (la Variante Aurelia) in cambio di un tozzo di pane, si chiami esso bretella, passante o minima esenzione.

    Il Coordinamento NoSat non si arrende, continuerà a ritmo serrato la raccolta firme e le riunioni per informare i cittadini della truffa che si sta compiendo a loro danno, cercando di bloccare il progetto SAT e sollecitare la politica a riscattare la sua dignità, se ancora ne ha una.

    Coordinamento Territoriale “NoSat”
    Angela Porciani – Rosignano M.
    Tiziana Falorni – Alta Val di Cecina
    Alessandro Lucibello Piani – Riparbella/Castellina
    Fabio Tinelli Roncalli – Montescudaio/Cecina
    Luciano Panicucci – Casale M./Guardistallo
    Massimo Cacciagli – Bibbona
    Paolo Francini – Castagneto C.
    Claudio Paci – Piombino
    Giuliano Parodi – Suvereto
    Ubaldo Giardelli – Coord. Ambientalisti Grosseto
    Vanni Zampini – Legambiente

  7. ASTUTO CACCIATORE

    “… né alle prepotenze della SAT né, soprattutto, al silenzio inerte di troppi amministratori locali, provinciali e regionali che invece di alzare la voce e difendere i diritti dei cittadini soggiacciono proni”.
    MA no, cari signori, i nostri amministratori, come ho scritto prima, non soggiacciono proni, sono “in tutt’altre faccende affaccendati”. Fino a che non si dice chiaramente questa cosa e si fa sapere a tutti, gli unici proni, a prenderlo a poppa, saremo sempre noi cittadini.
    Se non si afferma chiaramente questo concetto e si mette realmente davanti alla gente qual è la realtà di come viene gestita la politica nel nostro territorio, (come altrove) saremo sempre qui a sgolarci per nulla, perché poi alle prossime elezioni la gente riconfermerà sempre i soliti perché convinta di votare i “protettori del popolo”. Bisogna che la gente sappia chi sono e cosa, veramente, fanno quelli che ci governano attualmente, qual è la loro gestione del potere nella quale sono totalmente impegnati al punto di fregarsene del popolo, da chi sono veramente appoggiati e chi appoggiano. Siccome voi siete persone che in tal senso potete dire qualcosa di più preciso e concreto, cominciate a farlo, per favore, altrimenti, i lor signori, ci faranno sempre più fessi.

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