PIOMBINO: RIMATERIA REPLICA AL COMUNE SUI CAROTAGGI IN DISCARICA

Lo slogan di Rimateria

Piombino (LI) – Rimateria, l’azienda che gestisce la discarica di Ischia di Crociano, replica alle accuse del Comune di Piombino che reputano l’azienda <<impegnata a non permetterci di fare i carotaggi.[…] la Società ci ha comunicato la propria intenzione di chiedere una nuova, ennesima autorizzazione, stavolta da parte del Tribunale che sta curando il concordato. Ma non solo: Rimateria oggi ci chiede addirittura una malleva che, nel caso fosse sottoscritta, esporrebbe il Comune a rischi eccessivi, accollandosi responsabilità ben oltre ogni ragionevole accordo>>.

Rimateria chiarisce in argomento Carotaggi:

<<Su proposta del Presidente il CdA di Rimateria deliberò alla unanimità di aderire alla richiesta pervenuta dal Comune di Piombino consentendo l’effettuazione di 8 carotaggi: non aveva obbligo alcuno né aveva, come tuttora non ha, scheletri nell’armadio da dover custodire. Anzi, nella certezza di aver bene operato da quando è in carica, aveva ed ha l’interesse ad affiancare il Comune nella ricerca che anche le passate gestioni abbiano ben operato: questo Cda risponde per sé e non per altri.

La posizione del Presidente e del CdA non è cambiata. Rimateria ricorda che il Presidente è espressione del socio pubblico e si muove in situazioni di perenne criticità dovendo gestire la società con la cura del bonus pater familias e contestualmente comprendere le esigenze della cittadinanza rappresentata dal Sindaco e dalla sua giunta. Questa peculiare posizione gli ha già procurato due citazioni da parte di un socio privato che lo porta in tribunale con l’accusa di anteporre gli interessi di Comune e territorio a quelli della società, mentre per l’altro verso alcuni soggetti mettono in dubbio la sua aderenza alle esigenze del territorio e dunque la coerenza con la delega ricevuta.

Il Presidente, in sintonia con il proprio CdA, ritiene che la richiesta, pur con i noti limiti tecnici che i carotaggi portano con sé, sia virtuosa e corrisponda alla esigenza della cittadinanza di capire, nei limiti del possibile, che cosa giace a 15 metri di profondità della discarica. Si tratta di rifiuti che datano di anni e forse di decenni ignoti a tutti.

Il Comune ha interpretato questa legittima richiesta della cittadinanza e Rimateria non vi si è sottratta né intende sottrarvisi oggi.

Tralasciando gli aspetti tecnici il problema è di carattere legale: Rimateria si trova dal 3 marzo 2020 in procedura concorsuale in bianco. La procedura ha cambiato in radice ogni elemento gestionale: dal 3 marzo la società non risponde più ai soci, privati o pubblici che siano, ma ai creditori. Al CdA è consentita solo la gestione ordinaria della società, qualunque atto straordinario è sottoposto alla previa autorizzazione della procedura. Emerge ora che i carotaggi sono ritenuti atti di straordinaria amministrazione.

Rimateria ha chiesto al giudice l’autorizzazione a procedere, in attesa della risposta ha chiesto agli advisor quale poteva essere una soluzione più rapida: ne uscì l’ipotesi della manleva, immediatamente proposta al Comune con l’obiettivo di sveltire i carotaggi senza far ricadere sui Consiglieri (non sulla società) il rischio di responsabilità economicamente molto rilevanti. Nella manleva sono elencati tutti i rischi cui l’operazione è sottoposta,

Il Comune nel respingerla con fermezza chiede al Presidente e ai consiglieri di Rimateria (non alla società) di rischiare quello che lui rifiuta di rischiare. Tutto si può chiedere al prossimo ma non di mettere a repentaglio i risparmi di una vita di lavoro.

In conclusione il CdA di Rimateria condivide la richiesta del Comune, ne apprezza le finalità e ribadisce la ferma volontà di effettuare i carotaggi se e quando il Giudice lo consentirà.

Le vicende tecniche ancora aperte dovranno trovare soluzioni condivise per garantire che l’operazione si svolga senza provocare pericoli o danni: da operazione virtuosa diventerebbe operazione sciagurata!

I rifiuti su cui indagheranno i carotaggi giacciono da anni, forse decenni, nel corpo della discarica, si può facilmente presumere che un mese in più per carotarli non ne cambino la fisionomia mentre mette al riparo Presidente e colleghi da responsabilità che non si sentono di assumere in prima persona>>.

Scritto da il 2.10.2020. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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