RIMATERIA: “APPORTO SOCI” IN ATTESA DEL RIAVVIO DEI CONFERIMENTI

uno striscione del 2018 degli operai Rimateria

Piombino (LI) – Sono la somma del blocco dei conferimenti da parte della regione ed i debiti pregressi di Rimateria dai tempi in cui era pubblica e si chiamava TAP (a partire quindi dal 2011) i motivi per cui i soci privati hanno dovuto integrare con somme proprie per poter pagare gli stipendi dei dipendenti ed i costi fissi dell’azienda.

Le criticità però permangono: «Le prescrizioni sulla tipologia e la provenienza dei rifiuti imposte dalla Regione sono ancora un limite da rispettare – commenta il Sindaco Ferrari –  la discarica non è ancora in sicurezza, motivo per cui i conferimenti nel cono rovescio sono ancora interrotti, e il progetto di raddoppio è ancora sul tavolo in attesa dell’Aia».

Concludendo l’azienda per continuare a sopravvivere, continuando con il progetto originale presentato nel 2018,  visto il “no” alla sua modifica nell’ultimo CDA di ASIU, deve riavviare quanto prima i conferimenti di rifiuti da fuori nel cono rovescio. Ma se non ottempera alle prescrizioni regionali (e per ora lo ha fatto solo sulla carta, ndr) non può ripartire.

Nel mezzo a questa crisi aziendale che si trascina da ormai un lustro la popolazione di Piombino,  sempre più stremata dai miasmi di “Monte Puzzo” che ormai, anche senza conferimenti da settimane, in alcune giornate, in base ai venti, arrivano fino a Venturina, e i 45 operai che non sanno davvero più chi ringraziare per la situazione nella quale si sono trovati, essendo oggi contemporaneamente “orfani” sia di padre (il Comune di Piombino) che di madre (la Regione Toscana).

Pubblichiamo le note che ci sono arrivate in giornata sull’argomento.
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Ferrari: “Rimateria è tornata sui suoi passi, il quadro complessivo non è variato”

Il sindaco presenta “Colmata centro abitato”

Le dichiarazioni del sindaco di Piombino dopo l’assemblea dei soci e il Cda Rimateria di ieri

“Il Cda Rimateria di ieri non sposta la questione di una virgola: l’azienda ci ha proposto un piano industriale, la risposta di Piombino non è piaciuta e, quindi, sono tornati sui loro passi”.

Ecco le dichiarazioni del sindaco Francesco Ferrari a seguito dell’assemblea dei soci Rimateria e del Cda dell’azienza tenutisi ieri, mercoledì 18 dicembre.

“Il nuovo piano industriale proposto da Rimateria era chiaramente un modo per misurare la determinazione di Piombino e Suvereto. Questi Comuni però, che rappresentano la maggioranza dei soci Asiu, hanno votato no al progetto e quindi l’azienda ha semplicemente deciso di rimanere su un terreno conosciuto con un piano già consolidato.

Le criticità però permangono: le prescrizioni sulla tipologia e la provenienza dei rifiuti imposte dalla Regione sono ancora un limite da rispettare, la discarica non è ancora in sicurezza, motivo per cui i conferimenti nel cono rovescio sono ancora interrotti, e il progetto di raddoppio è ancora sul tavolo in attesa dell’Aia. Il quadro complessivo non è variato, come non varia l’obiettivo della mia amministrazione: impedire che la nostra città diventi un gigantesco polo per i rifiuti.

Apprendiamo con piacere che l’azienda ha rassicurato i lavoratori sul pagamento degli stipendi e delle tredicesime: ciò garantisce a quelle famiglie un po’ di serenità e di questo non possiamo che essere felici. I lavoratori, come abbiamo sempre detto, sono vittime in questa situazione, certamente non responsabili. Alla luce di questa buona notizia, però, ci appelliamo alla Regione affinché non permetta lo sblocco dei conferimenti nel cono rovescio finché l’impianto non sarà completamente a norma”.

“C’è chi mi accusa di continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, di sfruttare Rimateria per un tornaconto politico ma, mi chiedo, chi è che davvero lo sta facendo? La mia amministrazione che quotidianamente studia le carte, emette atti e si impegna per proteggere la città? Noi stiamo mettendo in pratica ciò per cui i cittadini ci hanno accordato la loro fiducia e lo stiamo facendo con la consapevolezza che il nostro impegno segnerà il futuro della città. Quest’accusa la rispediamo fermamente al mittente, anzi, ai mittenti: proprio quelli che il giorno prima l’assemblea dei soci Rimateria hanno convocato un Consiglio comunale urgente per discutere del futuro di una discarica che insiste sul nostro territorio comunale, non il loro, con cui i nostri concittadini devono convivere, non i loro. Una discarica voluta dal loro partito e che continuano a difendere per mera appartenenza, per seguire i diktat di quella politica colpevole del disastro ambientale che noi stiamo combattendo”.

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Coalizione: Confermato il progetto industriale del 2018

la sala consiliare di Piombino

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla coalizione di governo a Piombino.

«I sindaci di San Vincenzo e Campiglia ci accusano “di sovrapporre la politica marketing alle responsabilità istituzionali ed alle competenze scientifiche”. Tali affermazioni non solo sono ridicole, ma alquanto offensive nei confronti della maggioranza dei piombinesi che ci ha consegnato il mandato di non permettere che la nostra città diventi un polo di rifiuti nazionale.

Facile per i 2 sindaci del PD fare politica spicciola e strumentale sulle spalle dei cittadini di Piombino, tanto si tratta del nostro ambiente e del nostro territorio. Loro sono coerenti con il partito che rappresentano, che ha pensato di risolvere i problemi debitori di ASIU e di RiMateria, di cui sono responsabili, creando un progetto di raddoppio della discarica LI53, che fosse appetibile per soggetti privati disposti ad investire con l’obbiettivo di un legittimo e proficuo profitto.

Ebbene, se sono così convinti che il progetto RiMateria sia la soluzione e non il problema, noi piombinesi saremo felici di sostenere le loro convinzioni portando direttamente i rifiuti speciali a casa loro. Chiaramente questa è una provocazione, ma l’atteggiamento dei primi cittadini di San Vincenzo e Campiglia nei confronti della comunità piombinese e inaccettabile.

Totale servilismo al PD, fino a ieri non si sono occupati della discarica e delle vicende piombinesi, oggi automaticamente vengono azionati come strumenti di opposizione alla nostra amministrazione che sta solo cercando di tutelare ciò che i cittadini gli hanno chiesto: difenderli.

Non si preoccupano assolutamente di creare uno scossone istituzionale che contrappone un territorio all’altro con possibili gravi ripercussioni sulla possibilità di collaborazione per far crescere il territorio. La realtà è che il consiglio di amministrazione di RiMateria svoltosi in data 18 dicembre, che di fatto non ha approvato un nuovo progetto fittizio e strumentale, ha confermato il progetto industriale del 2018, che prevede il raddoppio dei volumi di conferimento della discarica LI53 con il consenso pieno del PD e dei sindaci di San Vincenzo, Campiglia, Sassetta e Castagneto.

Il dato oggettivo è che, al di là delle presunte prescrizioni della giunta regionale, sarà raddoppiata la discarica con l’intento di conferirvi rifiuti. Il problema è capire quali rifiuti, visto che secondo le direttive regionali potranno andarci solo i residui della produzione dell’acciaio ed i cumuli delle bonifiche. Se però, l’acciaio a Piombino perlomeno a breve non sarà possibile produrlo, tanto meno si ipotizzano onerosissime bonifiche imminenti, non si capisce cosa ci andrà in discarica per produrre profitto.

Intanto un inciso del parere del NURV riferito alla ex discarica Lucchini che la giunta regionale ha fatto proprio recita: “Nel caso sia apportata modifica all’atto di concessione, con determinazione di un uso diverso da quello attuale, dovrà essere presentata richiesta di modifica della presente prescrizione ai sensi dell’art.56 della LR10/2010 per lo svolgimento delle valutazioni del caso.”

Non vorremmo che questo riferimento di legge introdotto in modo fuorviante possa essere il “cavallo di Troia per trovare la strada e portare i rifiuti speciali da fuori. Un grazie alle liste di opposizione di San Vincenzo e Campiglia, che con buona volontà continuano imperterriti a sostenere le tesi della maggioranza dei Piombinesi scontrandosi con l’arroganza dei sindaci dei loro comuni».

FI-UDC-CIVICI POPOLARI LIBERALI (PIOMBINO)

LISTA FERRARI SINDACO (PIOMBINO)

LEGA SALVINI PREMIER (PIOMBINO)

ASCOLTA PIOMBINO

LAVORO&AMBIENTE (PIOMBINO)

FRATELLI D’ITALIA (PIOMBINO)

Scritto da il 19.12.2019. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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