NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DEL 15 OTTOBRE 2018

CAMPIGLIA: IL GRUPPO 2019 INCONTRA I RESIDENTI E LA POLITICA

Il “Gruppo 2019”, nato nel Comune di Campiglia Marittima in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, ha promosso due iniziative. Si tratta di due incontri con la cittadinanza attraverso i quali i promotori intendono presentarsi ufficialmente e nel contempo indicare le prime linee guide del programma per partecipare alla competizione del 2019.

Il primo incontro avrà luogo a Campiglia Marittima, venerdì 19 alle 18 nell’ex cinema Mannelli. Il secondo a Venturina Terme, venerdì 26 alle 21 alla saletta comunale di Largo della fiera.

Nell’occasione verrà ribadita la scelta del gruppo di superare gli schieramenti dei partiti per dar vita ad una lista civica trasversale con l’obbiettivo di giungere a un governo alternativo rispetto a quello che ininterrottamente, dal dopoguerra ad oggi, ha guidato il Comune di Campiglia Marittima.

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FERRARI: «PORTO, INVESTIMENTI SBANDIERATI. FALLIMENTO»

Il 12 ottobre, a Livorno si è riunita la Commissione, formata da Comune, Regione e Autorità Portuale per vagliare le richieste di insediamento sul porto di nuove attività economiche. Presente alla riunione il sindaco Massimo Giuliani. Oltre all’interesse manifestato da Piombino Industrie Marittime (PIM) per la costruzione di un impianto di demolizione e costruzione navale, e da General Electric questa mattina sono state valutare altre quattro richieste di concessione di spazi portuali da parte di nuove imprese. Il Consigliere Francesco Ferrari capogruppo della lista civica Ferrari sindaco e portavoce di Fratelli d’Italia in val di Cornia commenta con l’occasione la situazione del Porto di Piombino.

«Porto di Piombino: il totale fallimento della politica, con le sue errate strategie ed i milioni di euro buttati al vento. Non arriva alcun segno di vita dagli sbandierati insediamenti di grandi società private – afferma Ferrari – dovevano rappresentare un contributo per la ripresa economica ed occupazionale di una città che, purtroppo, non si può più permettere di aspettare. Numerosi sono stati i proclami, come numerosi sono gli errori di cui la politica si è resa responsabile. Il dato di fatto è che i lavori di cui si era impegnata l’Autorità portuale non sono ancora ultimati».

«Manca il completamento del piazzale della darsena nord – spiega Ferrari – con la infrastrutturazione di un’area di 195.000 mq, il cui costo si aggira attorno a 49 milioni di euro, non a carico dei soggetti privati bensì del pubblico (39 a carico della Regione e 10 dell’Autorità di Sistema). Ciò comporta che ad oggi Pim, Piombino industrie marittime e General Electric non hanno ancora a disposizione le aree su cui avrebbero dovuto già investire. Per colpa dell’inefficienza della politica sono a repentaglio importanti investimenti privati; e se dovessero esserci passi indietro da parte di questi ultimi, arriverebbe anche la beffa di milioni di euro spesi per infrastrutture senza certezze di un ritorno occupazionale ed economico».

Intanto oltre all’interesse manifestato da Piombino Industrie Marittime per la costruzione di un impianto di demolizione e costruzione navale, e da General Electric, in commissione sono state valutare altre quattro richieste di concessione di spazi portuali da parte di nuove imprese. «Siamo ancora in una fase di analisi delle proposte pervenute – afferma il sindaco Massimo Giuliani –  è positivo comunque l’ interesse nei confronti del porto di Piombino».

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AFFILIAZIONE DEL CENTRO BUDDHISTA ZEN GYOSHO DI CECINA ALL’UNIONE BUDDHISTA ITALIANA

Il maestro di Dharma Roberto Hongaku Villa direttore spirituale del Centro Buddhista Zen Gyosho di Cecina, tutti i soci e i praticanti sono lieti di comunicare che dopo 4 anni si è concluso l’iter burocratico e di certificazione del nostro centro, e che nell’ambito del consiglio direttivo U.B.I del 19 luglio 2018 con protocollo n. 91312018 è entrato a far parte come membro effettivo dell’Unione Buddhista Italiana diventando ufficialmente un luogo di pratica Buddhista.

E’ per noi un privilegio far si che Cecina sia una delle due città Toscane insieme a Firenze ad aver un centro zen riconosciuto dall’U.B.I e quindi dallo Stato Italiano grazie all’intesa dell’11 dicembre 2012.

Centro Buddhista zen Gyosho opera costantemente sul territorio a favore di tutti gli esseri con varie iniziative di carattere sociale e culturale come i trattamenti zen shiatsu, la meditazione zazen e altre iniziative rivolte alla crescita personale.

Essere un centro dell’Unione ci sprona ancora di più a lavorare per aiutare le persone a trovare il loro equilibrio nel nome della pace e della convivenza civile.

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IL CASTELLO DI POPULONIA TRA STORIA E ARCHEOLOGIA 

Venerdì 2 novembre 2018 Un archeologa di Periplo s.n.c., vi accompagnerà alla scoperta di questo piccolo gioiello a picco sul mare, per conoscere la sua storia dal Medioevo ad oggi. Visiterete le suggestive vie con le antiche dimore signorili, la Chiesa di Santa Croce, la Torre ed, infine, il Museo Etrusco di Populonia – Collezione Gasparri per incontrare gli antichi abitanti e fondatori di Populonia: gli Etruschi.  In questo periodo le sale del Museo ospitano le mostre temporanee “Romani di Populonia. 10 anni di scavo dell’Area archeologica di Poggio del Molino” e “Sapere di Mare. L’uomo e il mare, un legame millenario”. 

Un’occasione unica per scoprire e riscoprire un luogo dai paesaggi senza tempo. Punto d’incontro e orari: ore 11,00 e ore 15,00, parcheggio del Castello di Populonia. Durata tour: 2 ore e mezza circa

Costo: 9 € a persona. Dai 6 ai 14 anni: 7 € a persona (i costi comprendono l’ingresso ai monumenti soggetti a bigliettazione. Esclusi eventuali costi di parcheggio. E’ consigliata la prenotazione

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GIULIANI SU PASSAGGIO DI ARCELORMITTAL A LIBERTY HOUSE STEEL

Commento positivo ma prudente  da parte del sindaco di Piombino Massimo Giuliani, alla notizia del passaggio dello stabilimento Arcelormittal di Piombino alla  multinazionale anglo indiana Liberty House Steel.

“Dopo un periodo di trattative così lungo e incerto e dopo la questione di Taranto, non possiamo che esprimere soddisfazione in presenza della definizione di questo nuovo assetto – afferma Giuliani –  Liberty House Steel è un gruppo che lavora già da tempo nel campo della produzione e della lavorazione siderurgica e questo dà sicuramente delle garanzie.

“La cautela e la prudenza sono comunque d’obbligo per alcuni motivi – continua Giuliani –  Non vogliamo infatti che a fare le spese della situazione che si è venuta a creare con la vendita di Taranto sia  Piombino e quindi auspichiamo che l’esito di questa vicenda dia delle garanzie ulteriori per il futuro dello stabilimento e dei lavoratori. Liberty House, acquisendo Arcelormittal eredita  un patrimonio di conoscenze e di manodopera specializzata che contribuisce a una produzione di pregio.

Riteniamo quindi che il gruppo industriale che acquisisce questi assets debba fare necessariamente degli investimenti sul territorio, in linea con il processo di reindustrializzazione avviato dalle istituzioni.”

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FIOM-CGIL: ASPETTIAMO IL PIANO INDUSTRIALE DI LIBERTY HOUSE

«Prendiamo atto del nome proposto da ArcelorMittal alla Commissione Europea quale acquirente, nel pacchetto complessivo, dello stabilimento Magona di Piombino che oggi dichiarano essere Liberty House.

Si tenga presente che questa proposta dovrà comunque passare al vaglio dei criteri di sostenibilità economica, finanziaria ed industriale.

Su questo punto non secondario la procedura europea prescrive la riapertura del bando di assegnazione qualora Liberty fisse bocciata. La validazione o meno del nominativo dell’acquirente avverrà dopo che si saranno espressi i sindacati locali ed europei. Opinione non vincolante ma che la commissione europea non potrà ignorare.

Questo significa che per noi l’assenso ci sarà solo se nel piano industriale riscontreremo un serio impegno sugli investimenti e sul mantenimento e sviluppo dello stabilimento e dell’occupazione. Pensiamo che nel giro di alcune settimane saremo in grado di conoscere il piano per Piombino.

Appena ne saremo in possesso la parola passerà alle assemblee dello stabilimento per valutare insieme a tutti i lavotatori le nostre risposte e/o iniziative sindacali».

David Romagnani

Segretario Fiom Cgil Provincia di Livorno

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DOSSIER AFERPI IL PD ATTACCA IL GOVERNO

Il governo sta ignorando il dossier Aferpi e il rilancio delle Acciaierie di Piombino. Lo sostiene il circolo Pd delle Fabbriche che esprime preoccupazione e allarme per il futuro dei duemila dipendenti della più grande azienda di Piombino.

«In questi mesi – afferma il circolo delle Fabbriche con il segretario Davide Demi – il grande lavoro portato avanti da Carlo Calenda e dal suo ministero, ha subito una battuta di arresto preoccupante. Un lavoro, su stessa ammissione dei sindacati, portato avanti con trasparenza e in modo collaborativo. Tutto però è cambiato dopo le elezioni del 4 marzo e l’insediamento di Luigi Di Maio. Da quel momento Piombino è uscita completamente dai radar dell’interesse del governo e naviga a vista».

«Tutti i tavoli che si sono succeduti – ricorda il circolo Pd – non hanno mai visto la presenza del ministro. Tutte le richieste di convocazione hanno avuto come seguito il silenzio assordante dell’esecutivo. Solo oggi, a distanza di mesi, c’è stata una convocazione per il 17 ottobre a Roma. È stato necessario preannunciare una grande manifestazione dei lavoratori a Roma sotto il ministero, mentre gli ammortizzatori sociali sono ormai agli sgoccioli, senza peraltro avere la sicurezza che Luigi Di Maio sia presente a questo incontro. Serve un impegno forte e leale del governo e questo non può essere delegato ai tecnici ministeriali».

Anche le notizie relative al bando per la fornitura di rotaie a Rfi, «fanno sorgere qualche dubbio – continua il circolo Pd – sull’atteggiamento del ministro su Piombino. Solamente il 40% della fornitura è andata ad Aferpi. Ricordiamo le parole spese da Matteo Salvini qui a Piombino e rileviamo che sia singolare che un governo che fa del sovranismo un cavallo di battaglia, che parlava di nazionalizzazione, non batta ciglio nel momento in cui una fetta enorme (60%) della produzione di rotaie viene affidata a stabilimenti esteri. È questa l’Italia agli italiani?»

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Scritto da il 15.10.2018. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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