AFERPI: «OTTIMISMO INOPPORTUNO QUELLO DI ENRICO ROSSI»

Enrico Rossi insieme a Issad Rebrab

Enrico Rossi insieme a Issad Rebrab

Piombino (LI) – L’associazione “Articolo 1 – Camping CIG”, Rifondazione Comunista ed il movimento 5 Stelle con un intervento in Senato,  rispediscono al mittente le parole ottimistiche del presidente della regione Toscana Enrico Rossi, e riportano la discussione su questioni molto più concrete.

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CAMPING CIG: MA NARDI NON AVEVA PARLATO DI FALLIMENTO?

Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione “Articolo 1 – Camping Cig”.

«Piombino quattordicesimo mese dell’ Era Cevital . AFERPI: fallimento o non fallimento? Questa è la domanda che i lavoratori si pongono dopo aver letto quanto riportato nella ottava relazione del dott. Nardi sul monitoraggio e attività di controllo degli impegni contrattuali di AFERPI , così come disposto dall’articolo 63,comma 2 D.lgs 270/1999 , e in particolare, a pag. 19, quando   il Commissario Governativo  descrive un quadro molto preoccupante:

“Rispetto alle obbligazioni contrattuali due sono le motivazioni inopponibili per dichiarare il default dell’ acquirente :

1)  Mancato assorbimento da parte di Aferpi del personale di Piombino in capo   all’amministrazione straordinaria entro il 6 novembre 2016, per 721 unità.

2)   Mancato finanziamento del Piano (da parte di Azionisti , Banche Istituzioni finanziare pubbliche e private).

Accertato il default, la Procedura Lucchini dovrà attivare le garanzie previste dal contratto (escussione pegno sulle azioni o clausola risolutiva espresso) avviando un processo che comporterà comunque problematiche sociali ed industriali di non facile soluzione ”.

Adesso che il nodo vero della questione è stato posto sul tavolo, i lavoratori e i cittadini hanno il diritto di sapere, prima di tutto da Cevital e subito dopo dal Governo nazionale, regionale e locale cosa accadrà adesso:

 a) L’assorbimento dei 721 lavoratori ancora in CIG a novembre ci sarà? E a quali condizioni? Rispettando l’accordo e usando li strumento dei Contratti Di Solidarietà o mettendo tutti in CIG? In questo caso sarebbe una formalizzazione che non garantisce i lavoratori, ma solo Rebrab, che potrebbe dire che lui “rispetta gli accordi”.

b) Cevital può DIMOSTRARE e GARANTIRE i finanziamenti per il Piano industriale ( SIDERURGIA  – AGROINDUSTRIALE – LOGISTICA ) per 2200 unità occupate oltre agli occupati nelle aziende fornitrici locali ( indotto ) ? di avere immediatamente i finanziamenti per il circolante (a che serve avere commesse, se non può garantire l’acquisto di semilavorati?) e, a breve termine. E di quale piano stiamo parlando? Quello  dell’aprile 2015 , che è parte integrante dell’accordo di programma  del 30 06 2015  e di gran parte degli altri accordi finora sottoscritti  e approvato anche dai lavoratori con rinunce a salari e diritti e la garanzia di un recupero del posto di lavoro per tutti? Oppure stiamo parlando di quello nuovo deciso unilateralmente da Aferpi  che riduce i posti di lavoro di un numero imprecisato tra i 300 ed i 600 (dal 15% al 30% in meno) e con tempi cosi allungati da far perdere la speranza di un qualunque ammortizzatore sociale?

c) Entro quale data dovrà essere finanziato il piano industriale, nella sua interezza, per non incorrere nel Fallimento ?

I sindacati locali, sulla spinta dei lavoratori sindacalizzati più attenti e coscienti (abbiamo la presunzione di pensare anche stimolati dai nostri ragionamenti e prese di posizione) hanno infine optato per una manifestazione a Roma, in occasione dell’incontro con Rebrab al MISE il 4 agosto. Questo incontro, alla luce di quanto accade in questo periodo, assume quasi il carattere di una resa dei conti finale. Per questo è fondamentale che i lavoratori e i cittadini tutti partecipino massicciamente alla mobilitazione. A ROMA CI DEVONO VEDERE E SENTIRE!!

Noi, coerentemente con quanto abbiamo sempre detto, ci saremo. Portando le richieste e le proposte che abbiamo elaborato e sostenuto in questo anno di mobilitazioni, di provocazioni, di contrasto a tutte quelle forze, sindacali e politiche che hanno tentato in tutti i modi di addormentare le coscienze e di propinarci la “narrazione felice” di un roseo futuro garantito; esigendo il ritiro del nuovo piano  illegale  , ovvero non recepito e inserito in nessun accordo di programma ai sensi dell’ art.34 del D.lgs. n. 267/2000.; spingendo il governo a elaborare una politica industriale per la Siderurgia; esigendo l’avvio delle bonifiche, indispensabili per progettare uno sviluppo armonico del territorio; rifiutando di divenire territorio di discariche.

Ma non vogliamo e crediamo non lo vogliano neanche i lavoratori e i cittadini, NON VOGLIAMO fare una “passeggiata” al Ministero, per poi tornare a casa e, una volta rientrati, sentirci di nuovo dire “va tutto bene, Rebrab ci ha rassicurati” NO.

Lo ha già fatto  il Presidente Rossi, e troviamo veramente scandaloso e vergognoso che una carica istituzionale di così grande importanza continui a fare il portavoce di generiche rassicurazioni, sempre le stesse, che non convincono più nessuno.

NO! A Roma, al termine dell’incontro, sotto al Ministero, la delegazione sindacale ci deve dire subito quali sono i risultati dell’incontro. Se i risultai non saranno soddisfacenti, se i finanziamenti non saranno messi sul tavolo, se ci si limiterà alle generiche promesse di sempre, se il rischio di fallimento diverrà ancora più concreto, saranno i lavoratori a dover decidere lì, sul posto, come continuare la mobilitazione.

In uno scenario di questo genere­   il Governo deve immediatamente operare per l’avvio di un piano in alternativa a Cevital che dia prospettive concrete di lavoro per tutti i lavoratori della ex Lucchini e dell’indotto e per la rinascita economica del comprensorio;

  • ­che Piombino venga inclusa dal Governo nelle misure di agevolazione per gli esuberi della siderurgia;
  • ­che siano incrementati i fondi e accelerate le procedure per gli incentivi alla diversificazione produttiva, nel rispetto delle  le vocazioni economiche del territorio;
  • ­che si dia finalmente avvio ai lavori per il completamento della SS398 fino al porto e per il potenziamento delle rete ferroviaria».

Articolo 1 – Camping CIG

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RIFONDAZIONE: CHE L’”IMPEGNO” NON VANIFICHI LO SCIOPERO

Riceviamo e pubblichiamo da Rifondazione Comunista.

«Da vari comunicati stampa: marzo 2015, Rebrab incontra Rossi e Governo e conferma gli impegni presi a dicembre 2014; ottobre 2015, Rossi incontra Rebrab che conferma gli impegni; agosto 2016, Rossi incontra Rebrab che conferma gli impegni, c’è anche Equita che dovrebbe finanziare il grosso della partita, ma pare silente, almeno da quanto apprendiamo stampa.  Vista la mala parata, già  prima dell’incontro di ieri, i sindacati confederali metalmeccanici avevano indetto uno sciopero  di 24 ore  il 4 agosto per manifestare a Roma durante l’incontro al Mise.

Dopo i ritardi, le incertezze, le vane promesse, gli annunci del governo locale regionale e nazionale, le ennesime conferme di impegni, dopo il nuovo piano industriale che mostra invece tutte le difficoltà che Cevital ha nel mantenere gli impegni presi, difficoltà  soprattutto finanziarie rivelatrici di quanto poco da investire Rebrab avesse oltre quei 5 milioni  con i quali ha comprato lo stabilimento di Piombino, dopo i 500 e forse più  esuberi che interesseranno i lavoratori sia in cig che già  in Aferpi a causa del ridimensionamento del progetto iniziale ( in base al quale i lavoratori hanno firmato  un accordo che definire al ribasso è un complimento), dopo  l’evanescenza del progetto agroindustriale di cui nessuno più  parla, dopo la questione bonifiche in alto mare, nonostante Rifondazone Comunista, e non da sola, abbia continuamente fatto rilevare che non era tutto oro quel che luccicava, adesso finalmente ci si muove con una iniziativa di lotta che forse fatta prima avrebbe potuto sortire qualche risultato in più,  ma tant’è.

Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero e la manifestazione indetta da FIOM FIM e UILM ritenendo che sia  solo con l’unione e la solidarietà  collettiva di tutti i lavoratori in forza, in cig, in mobilità, dell’indotto, dei disoccupati e inoccupati e con la loro lotta, che le cose si possono cambiare, non con la condiscendenza e il compromessi, men che mai con la cieca fede nelle conferme di impegni».

Rifondazione Comunista

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IL MOVIMENTO 5 STELLE FA UN ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO AL SENATO

I Senatori PAGLINI , BOTTICI , PUGLIA , SERRA , GIARRUSSO , CAPPELLETTI , MORONESE , CASTALDI , NUGNES , CATALFO inviano una richiesta di sindacato ispettivo ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali.

«Premesso che le acciaierie di Piombino costituiscono un sito industriale importante, tra i più rilevanti dell’industria siderurgica italiana, storicamente radicata a Piombino (Livorno) dall’Ottocento;

le acciaierie di Piombino hanno avuto, negli ultimi anni, una serie di passaggi di proprietà: dalla famiglia Lucchini alla società russa Seversta fino ad arrivare, dopo il commissariamento, all’acquisizione del gruppo algerino Cevital che per gestire gli impianti toscani, ha costituito Aferpi (acciaierie e ferriere di Piombino SpA a socio unico);

e considerato che il 17 dicembre 2014, la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha formulato la prima richiesta scritta al Ministero dello sviluppo economico per avere accesso ai documenti relativi all’accordo, firmato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri tra il presidente della società Cevital, Issad Rebrab, il commissario straordinario dell’acciaieria di Piombino, Piero Nardi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, del Ministro pro tempore dello sviluppo economico Federica Guidi, del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e del sindaco di Piombino;

ad oggi, il Ministero non ha fornito gli atti, né alcuna informazione specifica sull’accordo, omettendo di rispondere anche ai successivi solleciti;

la vicenda è stata oggetto di una precedente interrogazione, presentata al Senato nella seduta del 22 aprile 2015, n. 435 (4-03838), che ad oggi non ha ricevuto risposta;

considerato che, a quanto risulta agli interroganti:

il Governo e il presidente della Regione Toscana avevano definito l’accordo come il primo atto che avrebbe posto le premesse per attrarre nuovi investimenti e rilanciare l’area industriale di Piombino, dopo la chiusura dell’altoforno;

recentemente, la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha incontrato una delegazione di lavoratori delle ex acciaierie Lucchini di Piombino e dell’indotto, che si sono raccolti e associati nel “Coordinamento art. 1-Camping CIG” per tutelare il proprio diritto al lavoro, messo sempre più in discussione da politiche industriali sbagliate e dall’assenza di un intervento deciso e chiaro da parte del Governo, delle istituzioni locali e dei sindacati;

considerato inoltre che, a giudizio degli interroganti gli eventi successivi all’accordo smentiscono le dichiarazioni fatte dal Governo e dal presidente della Regione;

i problemi emersi fino ad oggi sono: il piano industriale dell’aprile 2015, allegato all’accordo di programma del giugno 2015 e su cui si basano tutti gli accordi finora sottoscritti, non è mai stato realizzato, sia per la parte siderurgica, che per la parte agroalimentare e logistica; la procedura di verifica della necessità della VIA (valutazione impatto ambientale) si basa su un piano industriale ridotto e pertanto i lavoratori non potranno avere il lavoro assicurato; l’assenza della sicurezza sui finanziamenti, sia per il circolante, che per gli investimenti che Issad Rebrab ha attualmente vincolati in Algeria;

sussistono, altresì, problemi strutturali: la bonifica necessaria non è stata mai progettata ed i 50 milioni di euro stanziati sono lungi dal poter essere utilizzati; i finanziamenti per la reindustrializzazione non sono stati spesi per mancanza di progetti, mancanza di aree e perché indirizzati verso interventi teorici; i lavori sul porto che sono proseguiti rischiano di essere inutili, perché mancano i collegamenti ferroviari e viari mai finanziati;

anche se Cevital realizzasse il piano industriale (seppur in versione ridotta) lo stabilimento di Piombino non avrebbe un futuro certo, senza il varo di un piano nazionale della siderurgia che permetta di mettere in sinergia (invece che in competizione, come avviene oggi) i vari siti siderurgici e promuova la ricerca per giungere a prodotti di qualità sempre più alti;

rimangono dubbi su quello che accadrà il 1° luglio 2017, quando Aferpi non avrà più obblighi di legge a proseguire per almeno un biennio le attività imprenditoriali e a mantenere, per il medesimo periodo, i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita,

si chiede di sapere quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano intraprendere, affinché non sia pregiudicato il futuro industriale dell’area di Piombino e sia garantito il mantenimento dell’occupazione nel territorio, sia per quanto riguarda le acciaierie ex Lucchini, sia per quanto riguarda le aziende dell’indotto».

Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06213
Pubblicato il 1 agosto 2016, nella seduta n. 672

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Scritto da il 2.8.2016. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “AFERPI: «OTTIMISMO INOPPORTUNO QUELLO DI ENRICO ROSSI»”

  1. Sergio Tognarelli

    La pluridecennale epoca della commistione “fabbrica-regime partitocratico”, ( e tutti sanno di cosa sto parlando) sta arrivando lentamente e faticosamente al suo epilogo. Fabbrica dell’acciaio, dispensa di stipendi, serbatoio di voti per il regime, tutto purtroppo finisce.

  2. Ciuco nero

    Dai che la favola continua.

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 17 giorni, 23 ore, 1 minuto fa

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