AFERPI: A ROMA PER SENTIRE ANCORA CHIACCHERE

Gli operai davanti al Ministero a marzo 2016

L'AD di Aferpi Fausto Azzi

Gli operai davanti al Ministero

Gli operai davanti al Ministero

Roma – Ancora tante promesse e rassicurazioni da parte dell’azienda Aferpi, oggi a Roma per l’incontro al Mise che, dopo il rinvio del mese scorso, doveva chiarire gli impegni dell’azienda per lo sviluppo del proprio piano industriale.

Fim, Fiom e Uilm volevano verificare come questi impegni verranno realizzati in un nuovo cronoprogramma che comprenda date d’acquisto del forno elettrico, avvio di smantellamenti e smontaggi della vecchia area a caldo, e tempi per l’avvio dei progetti per l’impianto agroindustriale e per concludere quale la fine del TFR dei lavoratori.

Bene a tutte queste domande non è stata data alcuna risposta certa.

L'AD di Aferpi Fausto Azzi

L’AD di Aferpi Fausto Azzi

L’Amministratore Delegato di Aferpi Fausto Azzi ha cercato di trasmettere l’immagine di un’azienda che comunque non sta ferma, citando gli accordi raggiunti con la Jsw e la Jspl per la fornitura di blumi e billette di qualità, che consentirebbero di dare continuità alla produzione di rotaie, vergella e barre di qualità, e la volontà di andare avanti con i progetti annunciati confermata dalla decisione di assumere, a iniziare da aprile, altri 205 lavoratori attualmente in CIG con l’amministrazione straordinaria Lucchini.

Cosa succede adesso?  Il 17 marzo sarà riunito il tavolo sull’accordo di programma per la rendustrializzazione di Piombino. Il 20 aprile, invece, si riunirà la conferenza dei servizi per la valutazione del progetto integrato delle bonifiche (pubbliche e private), mentre i per i primi giorni di aprile è di nuovo previsto un incontro al Mise per valutare lo stato di attuazione del progetto di Aferpi.

Riportiamo, per non dare la nostra opinione, ma una cruda analisi  dei fatti, i commenti all’uscita dall’incontro, con i comunicati dei diretti protagonisti.

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AFERPI, UGL: “INCONTRO INTERLOCUTORIO, AD APRILE AVREMO LE RISPOSTE”

“È stato un incontro interlocutorio, perché non abbiamo purtroppo ottenuto le risposte attese da noi e prima di tutto dai lavoratori. L’azienda ritiene di poterle dare nel prossimo incontro che dovrebbe avvenire nella prima decade di aprile, tuttavia le nostre perplessità restano invariate”.

Lo affermano il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, e il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega per Impiegati e Quadri, Paolo Di Giovine, al termine del confronto che si è svolto oggi tra sindacati e Aferpi, la ex Lucchini di Piombino, al Mise.

“Ad aprile – spiegano – l’azienda intende fornirci dati concreti sull’installazione del nuovo forno elettrico e sulla progettualità della nuova linea di laminazione. Ma già oggi siamo fuori tempo con gli impegni che l’azienda doveva aver già onorato.

Avremmo dovuto avere notizie concrete sul reintegro dei lavoratori nello smaltimento dei vecchi impianti e nella costruzione del nuovo impianto fusorio elettrico. Avremmo dovuto avere risposte anche per i lavoratori dell’indotto, che a breve vedranno scadere gli ammortizzatori sociali, evento che aprirà un nuovo e preoccupante scenario, risolvibile solo dal ministero del Lavoro”.

“Da domani – concludono i sindacalisti Ugl – ci confronteremo con i nostri rappresentanti di Piombino: siamo intenzionati ad esprimere e confermare i nostri dubbi rispetto alle tempistiche nella realizzazione del piano da parte della nuova proprietà”.

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FIOM-CGIL: AFERPI LUCCHINI, ANCORA INCERTEZZE, PREOCCUPAZIONE PER ALLUNGAMENTO DEI TEMPI

Si é tenuto oggi, presso il ministero dello Sviluppo economico, un incontro per fare il punto della situazione sullo stabilimento Aferpi di Piombino a 5 mesi dagli impegni presi nella stessa sede.

All’ incontro, oltre al sottosegretario Teresa Bellanova, erano presenti rappresentanti dei ministeri dell’ Ambiente e del Lavoro, il sindaco di Piombino, l’Autorità portuale di Piombino/Elba, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Per Mauro Faticanti, coordinatore siderurgia per la Fiom nazionale “siamo molto preoccupati per l’allungamento dei tempi della realizzazione di tutte le fasi del piano industriale, poiché se non vengono concretizzati in fretta gli impegni presi si rischia di andare verso la fine della copertura degli ammortizzatori sociali, con il rischio di possibili centinaia di esuberi. Per la Fiom, ma la stessa cosa è stata ribadita anche dal Governo, questo non è accettabile”.

“L’azienda, dal canto suo, ha dichiarato oggi che entro marzo ‘contrattualizzera’ l’acquisto della tecnologia per partire con i lavori della siderurgia ma, anche a domanda diretta, non ha spiegato cosa questo significhi nella pratica”.

“Come sindacato, ha concluso Faticanti, abbiamo infine ribadito la richiesta, per portare lavoro, di velocizzare gli smantellamenti previsti dal piano”.

Il prossimo 17 marzo si riunirà la ”cabina di regia” con istituzioni locali, rappresentanti dei Ministeri coinvolti e organizzazioni sindacali, per la verifica dell’accordo di programma mentre per la prima settimana di aprile, è previsto una nuovo aggiornamenti presso il ministero dello Sviluppo economico.

Fiom-Cgil

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IL SINDACO GIULIANI, ENTRO MARZO L’ITER PER FORNO ELETTRICO

Il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, ha commentato l’incontro di oggi al Mise tra Aferpi, sindacati, e rapresentanti delle istituzioni. “Si è registrata la volontà da parte di tutti, azienda, istituzioni e sindacati di arrivare a stringere i tempi su un progetto di cui si percepisce la concretezza”.

Il sindaco ha specificato che dall’incontro  è emerso che entro la fine del mese di marzo si aprirà l’iter procedurale con il fornitore del forno elettrico e del nuovo treno rotaie. Secondo Giuliani siamo di fronte a un progetto che non ha eguali negli ultimi vent’anni e presenta complessità notevoli che riguardano tutti gli attori coinvolti. Su bonifiche e concessioni portuali il Sindaco ha specificato che stanno andando avanti anche gli iter procedurali autorizzativi su entrambe e anche su quelli urbanistici di competenza del Comune di Piombino.

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AFERPI, RIUNIONE POSITIVA A ROMA. LA REGIONE RIMODULA LE RISORSE PER PIOMBINO, PENSANDO AL PORTO

FIRENZE – Incontro positivo sulla Ex Lucchini di Piombino oggi pomeriggio a Roma. “Stiamo seguendo la vicenda – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi – Anche dopo la riunione di oggi sembra che il gruppo Aferpi stia rispettando gli impegni e che il programma vada avanti secondo i tempi prestabiliti. Noi comunque continueremo a fare la nostra parte con le opportune verifiche sull’evolversi della situazione, sia riguardo all’industrializzazione dell’area sia per l’intera partita che interessa la città”.

L’incontro a Roma era al ministero del lavoro. Per la Regione Toscana hanno partecipato l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo e il consigliere del presidente per il lavoro, Gianfranco Simoncini. Il governo era rappresentato dal viceministro Teresa Belladonna. Aferpi ha ribadito di fatto gli impegni che il signor Rebrab aveva assunto in occasione dell’incontro con il Ministro Guidi ed il Presidente Rossi , a partire ad esempio dalla Individuazione entro la fine del mese dei soggetti che realizzeranno il treno rotaie e il forno elettrico. Con l’occasione è stato fatto anche il punto sui contratti acquisiti e l’azienda ha ribadito e rassicurato sulla propria solidità finanziaria, oltre a confermare l’assunzione di altri 205 lavoratori. Salirà così a 1.389 il numero dei dipendenti, mentre scende a 743 que lli degli addetti ancora in cassa con l’amministrazione straordinaria.

Con il vice ministro è stata concordata anche la prossima riunione del comitato esecutivo per l’accordo di programma su Piombino. Sarà il 17 marzo, dopodiché ci sarà una cabina territoriale con sindacati e categorie. Aferpi sarò riconvocata a Roma entro il 1 aprile.

L’occasione del comitato esecutivo sarà anche l’occasione per fare il punto sull’avanzamento e gli impegni assunti dal governo sulla strada 398 a quattro corsie e la sua penetrazione nel porto.

Risorse per il porto
C’è poi la partita dell’ammodernamento del porto. Piombino non è solo ex Lucchini e uno scalo potenziato è essenziale per l’attrazione di nuovi investimenti e imprese. Con una delibera presentata stamani dall’assessore Ciuoffo la giunta regionale ha così deciso di rimodulare in parte i 32 milioni di risorse Fas destinati alla riconversione e riqualificazione industriale dell’area, assegnati a suo tempo in base all’accordo di programma del 2014. Otto milioni rimangono destinati al recupero dell’area di Colmata. Altrettanti saranno impiegati per la costituzione di un fondo rotativo per i prestiti. Solo quattro (di otto che erano) saranno invece impiegati per finanziare protocolli di insediamento, tenendo conto che finora la domanda espressa dalle piccole e medie imprese è stata limitata. Per attrarre nuove aziende è essenziale adeguare il porto e realizzare nuove banchine. Sono così stati recuperati 12 .2 milioni e una parte almeno di queste risorse, ora rimodulabili, sarà per l’appunto utilizzata e destinata con un successivo atto a realizzare quelle infrastrutture necessarie per ospitare attività come lo smontaggio delle navi, ma anche la cantieristica e il rifitting, la logistica industriale o la chimica.

Le altre aziende pronte a investire
Imprese interessate si sono già fatte avanti. C’è la Saipem- San Giorno e Neri, che ha già richiesto la concessione. Ci sono imprese del settore chimico. C’è la General Electric – 4,8 miliardi di fatturato in Italia e 3,5 in Toscana, il 5 per cento dell’intero Pil regionale – che anche di recente, in occasione della firma del piano di investimenti da 600 milioni di dollari in Toscana lo scorso 31 gennaio (vedi comunicato) non ha fatto mistero dei suoi progetti per Piombino. La multinazionale americana, già presente a Firenze e a Massa Carrara, conta già una piattaforma di assemblaggio ad Avenza, occupa con la logistica spazi nel retroporto di Livorno e vorrebbe aggiungere una seconda piattaforma a Piombino, capace di lavorare anche con li gas naturale liquefatto. Senza dimenticare la stessa Aferpi nella logistica portuale.

 

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Scritto da il 1.3.2016. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “AFERPI: A ROMA PER SENTIRE ANCORA CHIACCHERE”

  1. Ciuco nero

    Quante belle chiacchiere….. Quante belle promesse…assumono altri 200 lavoratori x poi tenerli non in CIG ma in CDS così lo stipendio gli passa da 800 euro mese a 900 . tanto paga governo e regione. Queste sono le buste paga normali di cui parla rossi.

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 25 giorni, 13 ore, 9 minute fa

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