CAMPIGLIETO: LA FUSIONE FU OCCASIONE O OSSESSIONE?
AGGIORNAMENTO: RIPORTIAMO IL COMMENTO DI WALTER GASPERINI.
Campiglia Marittima – Arrivano i primi dati dal ministero e ai comuni che si sono fusi vanno i finanziamenti previsti, finanziamenti che però non arrivano al comune di Campiglia per la mancata fusione con Suvereto. Per il sindaco Soffritti si tratta di un occasione mancata, per il Coordinamento Assemblea Popolare di Suvereto invece di una opportunità per rilanciare l’Unione dei Comuni. Leggiamo insieme integralmente.
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SOFFITTI: “FUSIONE, UN’OCCASIONE MANCATA”
Come ha sottolineato anche durante la seduta del consiglio comunale di giovedì pomeriggio durante la discussione dell’ordine del giorno al futuro degli assetti istituzionali e gli ambiti territoriali, il sindaco di Campiglia Rossana Soffritti interviene sulla fusione dei comuni: arrivano dal ministero i primi dati e appare evidente la concretezza di quel progetto su cui i sindaci di Campiglia e Suvereto avevano chiamato i loro concittadini al referendum per unire i due comuni.
“Sono stati resi noti dal ministero i contributi assegnati ai comuni che hanno scelto di fondersi – osserva Rossana Soffritti – esattamente tutti quelli che la legge prevedeva e che insieme ai contributi regionali e allo sblocco del patto di stabilità, avrebbero permesso alle nostre comunità di poter contare su investimenti importanti e sul potenziamento di servizi. Milioni di euro. Non saremmo oggi a discutere di come far partire progetti per la sicurezza del territorio o di dover scegliere faticosamente se asfaltare le nostre strade, qualificare il parco termale, il centro di Venturina Terme, mettere in sicurezza Cafaggio o intervenire sul centro storico di Campiglia perché avremmo potuto fare tutto. Non dovremmo affrontare tra breve con tanta apprensione il bilancio di previsione 2015 – afferma il sindaco – perché con serenità avremmo assicurato i servizi comunali senza gravare troppo sulle tasche dei cittadini.
Ci si potrà consolare con l’autonomia e la possibilità di organizzare ognuno per proprio conto festicciole ed iniziative che meglio si adattano alle nostre “identità”. Amministrare, specialmente di questi tempi, penso sia un’altra cosa e debba avere obiettivi diversi. Devo dire che solo il Pd come forza politica e le coalizioni che sostenevano le amministrazioni comunali hanno creduto fortemente in un’occasione di crescita, innovazione istituzionale e sviluppo”. Queste le riflessioni a poco più di un anno di distanza dal giorno del referendum del 6 ottobre 2013, e Rossana Soffritti aggiunge “Si dirà che hanno scelto i cittadini. Io ringrazio ancora oggi, a distanza di un anno, tutti coloro che avevano creduto in questa opportunità e che era la maggioranza per la verità, se leggiamo i dati in maniera complessiva”.
Al termine della riflessione Soffritti conclude con un auspicio: “La consapevolezza di cosa abbiamo perso potrà forse aiutare tutti a sostenere meglio le prossime sfide e a non cedere alla tentazione di sollecitare timori, e auspico che tale consapevolezza sia la base per sostenere azioni che alimentano la speranza e il coraggio del cambiamento”.
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ASSEMBLEA POPOLARE: CAMPIGLIA E L’OSSESSIONE DELLA FUSIONE
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Leggiamo con sconcerto le affermazioni del sindaco di Campiglia Rossana Soffritti. A distanza di un anno, anziché prendere atto democraticamente del risultato del referendum, nel quale la maggioranza dei cittadini campigliesi non è andata neppure a votare e la stragrande maggioranza di quelli di Suvereto ha bocciato il progetto di fusione voluto dai sindaci e dal pd, Soffritti parla di occasione mancata e offende l’identità del territorio riducendo tutto volgarmente a una questione di soldi e di “festicciole”, senza rendersi conto delle azioni che proprio grazie alla mancata fusione il Comune di Suvereto sta portando avanti con impegno e serietà per la promozione territoriale, lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità.
Si tratta chiaramente di un comportamento deteriore e di una visone miope delle politiche di area, la conferma a posteriori che l’ipotesi di fusione avrebbe rappresentato davvero la pietra tombale della sovracomunalità in Val di Cornia. Dimostra anche ignoranza della tradizione di coordinamento, che aveva a lungo caratterizzato quest’area, e assenza di prospettiva.
La Soffritti scrive che a causa della mancata fusione dei comuni lei non può garantire la sicurezza del territorio, l’asfaltatura delle strade, la qualificazione del parco termale, gli interventi al Cafaggio, nel centro storico di Campiglia e a Venturina. Non dia la colpa ai suveretani e non trovi scuse se non riesce a dare ai suoi cittadini le risposte che meritano, non confonda l’incapacità della sua amministrazione con la democrazia e il buongoverno. Proprio il caso di Suvereto dimostra che queste azioni – dallo sviluppo del territorio al centro storico, alle terme – sono possibili, e sono possibili proprio grazie al mantenimento dell’autonomia comunale. Sono le cose su cui sta lavorando seriamente la giunta Parodi, un modo nuovo di governare che ha contribuito tra l’altro a riprendere il discorso della collaborazione tra i comuni tramite l’obiettivo dell’Unione.
In un clima nuovo, in cui si era ricominciato a discutere di politiche sovracomunali, riprendendo il progetto dell’Unione tra Comuni (ricordiamo sempre che l’Unione è il contrario della fusione), l’intervento irresponsabile della Soffritti riporta indietro il dibattito, alimenta i campanilismi e contraddice il suo stesso partito, che ora dovrà chiarire a partire da Suvereto, se crede davvero all’Unione – come scritto nel documento che avevano diffuso in questi giorni – oppure rimpiange la fusione – come sostiene la sindaca. Purtroppo non è la prima volta che succede, visto che già durante la campagna elettorale la Soffritti si era lasciata andare ad invettive contro i cittadini che unitariamente si erano espressi per il no alla fusione. Chieda scusa ai cittadini di Suvereto e cerchi di lavorare per quelli di Campiglia e di Venturina, che dal loro sindaco si aspettano interventi concreti, non polemiche pretestuose sui giornali».
Coordinamento Assemblea Popolare di Suvereto
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GASPERINI: RISPETTO PER I CITTADINI GUARDANDO AVANTI
Con tanti soldi si governerebbe meglio. Questo lo sanno anche gli sciocchi. Leggendo le dichiarazioni della Soffritti, sindaco di Campiglia Marittima, si rimane allibiti. La lezione non è stata sufficiente, eppure è stata davvero importante. Sia a Suvereto che a Campiglia. La fusione non è passata perché la sirena dei soldi non ha convinto e la stragrande maggioranza dei cittadini ha dimostrato che non si voleva far incantare.
È miope e inutile stare girati indietro, possiamo solo continuare i dissapori e certamente questo non produce niente di buono. Ma peggio ancora è non voler leggere le cose nella giusta maniera. Analizziamole insieme, senza demagogia. A Suvereto il risultato è travolgente, hanno votato il 70 per cento degli elettori e l’83 per cento ha detto un chiaro NO. A Campiglia ha votato soltanto il venticinque per cento, e di questi votanti circa il 30 per cento ha detto NO alla fusione. Ma quello che è più evidente è che il 75 per cento dei cittadini di Campiglia non ha partecipato al voto. Quindi, la stragrande maggioranza dei suoi concittadini, non si è fatta incantare dalle sirene dei soldi. Non solo alle amministrative a Suvereto si registra una partecipazione di circa l’80% degli elettori mentre a Campiglia si fermano al 70%. Non voglio esagerare nel definire niente, ma sarebbe utile una riflessione serena su questa diminuzione di votanti e quindi di fiducia. Che non riguarda il referendum ma la fiducia nella politica in generale. Inoltre sarebbe ora che tutti noi si guardasse al numero degli elettori che votano, non solo le percentuali che i partiti ottengono e così scopriremmo quanta disaffezione verso la politica che dovrebbe far gioire meno delle percentuali ottenute.
Ma il tema secondo la mia modesta opinione non è nemmeno questo. La realtà è quella che gli amministratori dovrebbero lavorare su quello che hanno, invece di sognare lidi impossibili e magari invece di ringraziare chi ha creduto in quella scelta senza una preparazione democratica alle scelte, dovrebbe avere il buon senso di tacere e lavorare per il bene comune, di tutto il territorio senza avere mire annessionistiche di nessun genere. La rappresentanza non può essere ceduta e soprattutto non ha costi, quindi perché si continua a guardare indietro senza un briciolo di rispetto verso i cittadini.
Anche questo ci aiuta a leggere le reali intenzioni per una sovra-comunalità che riconosca la realtà delle cose e si faccia carico, nel suo insieme, del rispetto delle autonomie, che sono e vogliono rimane il primo importante riferimento dei cittadini. Questo è guardare avanti con la fiducia e la forza della gente.
Suvereto 16 novembre 2104.
Walter Gasperini
E’ comunque singolare che a lamentarsi sia il comune ricco, e non quello che “era alla canna del gas” e che “non avrebbe potuto mantenere i servizi sociali minimi” .
Questo articolo della Soffritti dovrà far riflettere quel 17% dei Suveretani che avevano dato fiducia alle parole dell’ex sindaco il quale riteneva che i soldi dei contributi erano indispensabili per SUVERETO (su Youtube ci sono decine di filmati).
Se poi andiamo ad analizzare senza superficialità, i contributi versati ai comuni che hanno votato la fusione ci accorgiamo ancora una volta CHE NON E’ VERO di tutti questi milioni falsamente dichiarati dalla solita Soffritti. A “Campiglieto” nel 2014 (Fonte ministero delle finanze) sarebbero andati 500.000 Euro dalla Regione e meno di 400.000 Euro dallo Stato che….visto l’elenco delle cose da “sistemare” a Venturina nel territorio di Suvereto non avrebbero investito un centesimo.
Ancora credono di avere a che fare con cittadini male informati, quando si ravvederanno?
E bravi i suveretani. Tutti alla sagra del cinghiale!
I furbetti del paesino: http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2014/11/17/news/quel-vitigno-e-fasullo-40mila-euro-di-multa-1.10328389