AUTOSTRADA AURELIA: LISTE CIVICHE SUL PIEDE DI GUERRA

Un tratto dell'A12

Alzi la mano chi è contro l’autostrada? Posta così la domanda sicuramente nessuno. Ma se poi venite a sapere che questa sarà realizzata levando i cartelli blu e mettendo quelli verdi sull’attuale superstrada, che anche i residenti (probabilmente) pagheranno e che quando uscite a Venturina pagate anche la SS 398 fino al Gagno, siete sempre sicuri che terrete la mano abbassata? E se a questo si aggiunge l’assordante silenzio in cui tutte le amministrazioni si stanno muovendo per non dare chiarimenti ai cittadini, non vi viene il dubbio che questa operazione viene fatta non nell’interesse dei residenti, ma di qualcun’altro? E se poi scoprite che “Autostrade per l’Italia” non è una società statale, ma una controllata della Benetton (si proprio quella dei maglioni)? E se… bene questi e molti altri dubbi se li sono posti i rappresentanti delle liste civiche della Val di Cornia, che in un comunicato congiunto annunciano azioni importanti, fuori e dentro i consigli comunali per un’operazione che ha molti più lati oscuri di quelli che il semplice cittadino può pensare.

«Sull’autostrada tirrenica bisogna saperne di più e tutelare l’economia e gli interessi delle nostre popolazioni.  Questo l’esito dell’assemblea promossa dalla liste civiche di Campiglia, San Vincenzo e Suvereto. I Sindaci, interpellati, non hanno dato informazioni, ma le novità e le preoccupazioni sono molte.

Il 22 luglio 2010, su sollecitazione del Ministero delle Finanze, il Comitato Interministeriale per la Programmazione economica (CIPE) ha richiesto alla Società Autostrade Toscane (SAT) di elaborare un “nuovo piano economico finanziario” per la realizzazione dell’autostrada Rosignano-Civitavecchia con lo scopo dichiarato di non gravare sulla spesa pubblica statale. Una richiesta dalla quale si deduce, contrariamente a quanto sostenuto da Regione e Governo, che la realizzazione dell’opera presupponeva impiego di denaro pubblico, tra cui un “rimborso” che lo Stato avrebbe dovuto corrispondere alla SAT a termine della concessione.

Dopo questa decisione, i dirigenti della SAT  hanno dichiarato che la rielaborazione del piano economico finanziario comporterà variazioni al progetto, al tracciato, alla durata della concessione e la rinuncia ad opere richieste dalla Regione e dagli enti locali, nonché riconsiderazioni sui pedaggi.

L’accordo sottoscritto con il Comune di Piombino alla fine del 2010 conferma che siamo di fronte a mutamenti sostanziali in quanto la SAT realizzerà il prolungamento della SS. 398 solo fino al Gagno, e non fino al porto come previsto nel progetto del 2008, ed istituirà un pedaggio per lo svincolo di Piombino su cui graveranno anche i costi del tratto Montegemoli – Gagno.

A questo quadro si aggiungono altri preoccupanti profili, come la lievitazione dei costi passati dai 594 milioni di euro del progetto ANAS del 2001 fino ai 3.8 miliardi di euro del progetto SAT del 2008, con la previsione di tariffe tra le più elevate d’Europa. Tutto ciò senza nessuna procedura di evidenza pubblica. Così come il conflitto d’interesse che sembra gravare sul Dott. Antonio Bargone, contemporaneamente Presidente della SAT e Commissario per conto del Governo per sovraintendere alla realizzazione dell’autostrada Tirrenica, dietro compenso annuo di 220.000 euro lordi (G.U. del 16/10/2010): una sovrapposizione d’incarichi che, se confermata, fa venir meno i ruoli di controllore (lo Stato) e controllato (la SAT).  Tutte cose che dovrebbero conoscere i nostri sindaci, i consiglieri regionali e i deputati della nostra circoscrizione, ma di cui nessuno parla.

I cittadini presenti all’assemblea hanno chiesto che sia fatta chiarezza. Per questo le liste civiche presenteranno ordini del giorno nei Consigli Comunali. Nello stesso tempo avanzeranno  proposte per il confronto con il governo e con la SAT, tra cui:

–         non possono essere imposti pedaggi dove non ci sono, come in Val di Cornia, strade alternative all’attuale Aurelia;

–         deve essere finanziato e realizzato prioritariamente il collegamento diretto con il porto di Piombino in quanto unica opera infrastrutturale in grado di favorire lo sviluppo dell’economia locale;

–         deve essere posta attenzione a non danneggiare ulteriormente il territorio rurale;

–         per la costruzione delle opere devono essere usati i rifiuti industriali, per i quali è stato costruito l’impianto TAP con contributi pubblici, e non gli inerti di cava delle colline di Campiglia e San Vincenzo.

Le liste civiche invitano infine le amministrazioni a non procedere in ordine sparso, con accordi separati al ribasso, e chiedono che sia attivato subito un tavolo unico tra tutte le istituzioni,  prima delle decisioni che il CIPE dovrebbe assumere in primavera. Chiedono infine trasparenza e massimo coinvolgimento dei cittadini affinché prevalga davvero l’interesse pubblico».

10 febbraio 2011

Comune dei Cittadini, Forum San Vincenzo, Uniti per Suvereto

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