PIOMBINO: PER CARRAI SIDERURGIA, MANUFATTURIERO, LOGISTICA E RIGASSIFICATORE

il Sindaco Ferrari con il vice presidente JSW Carrai

Piombino (LI) – Si è tenuto a Palazzo Appiani l’incontro tra il vice presidente esecutivo di Jsw Marco Carrai, le organizzazioni sindacali Ugl, Fim, Fiom e Uilm, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e l’assessore al Lavoro Sabrina Nigro per fare il punto dopo i tre incidenti avvenuti in fabbrica. Il Comune ha chiesto un incontro urgente al Mise per la redazione dell’addendum.

Per Marco Carrai, vice presidente di JSW Italy la priorità dell’azienda e dei suoi vertici rimane la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. I lavoratori, le persone che vivono sul territorio e tutta la città sono profondamente legati a questa realtà industriale che merita di essere rilanciata: il nostro impegno è per loro, ogni giorno, senza soste.

Carrai ha ricordato che entro il 16 Settembre prossimo sarà presentato il nuovo piano industriale, «dalla natura fortemente multicentrica, che ha l’obiettivo di stimolare ulteriormente l’occupazione».

Il piano sembra prevedere una serie di attività mirate a consolidare il comparto siderurgico dell’azienda, differenziare la produzione e rilanciare sia questo territorio, sia le comunità ad esso connesse. Condizione imprescindibile per l’attuazione del piano è quella di investire in manutenzione e sicurezza.

Stando alle anticipazioni del vice presidente Carrai il piano industriale sarà articolato in 2 fasi:

La fase 1 a breve termine prevede l’ammodernamento e l’efficientamento degli impianti attualmente in marcia e la fase 2 a medio lungo termine prevede la costruzione di un forno elettrico per tornare a colare acciaio. Il tutto in un quadro più ampio che il vice presidente Carrai ha definito «un progetto industriale a tante teste, che oltre alla siderurgia comprende anche la logistica, il manufacturing e un rigassificatore.

Carrai ha infine ribadito che non ci saranno licenziamenti e che entro il 15 Ottobre lo Stato deve intervenire attraverso Invitalia o con altre formule da definire, con investimenti che accompagnino il Piano Industriale e garantiscano una vigilanza sugli investimenti.

Il sindaco Ferrari e l’assessore Nigro hanno sottolineato l’urgenza sul fronte sicurezza e la necessità di un celere intervento da parte dell’azienda. Il sindaco ha approfittato dell’incontro per discutere dei progetti che l’azienda ha per il futuro della fabbrica ricordando che questo territorio ha sopportato anni di annunci sistematicamente disattesi, che mai si sono trasformati in concreti progetti. Occhi puntati verso la data di presentazione del piano industriale, ritenuto unico documento che possa davvero chiarire quali siano le intenzioni dell’azienda in merito al sito piombinese.

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FIM, FIOM, UILM: ADESSO SOLO ATTI CONCRETI

Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato l’ad Carrai presso lo stabilimento.

«Per i sindacati il tavolo che dovrà dare garanzie è quello del Governo e la valutazione sul piano industriale la deremo tramite assemblea con i lavoratori, consapevoli che il giudizio reale sarà dato solo con primi atti concreti.

La prossima settimana si terrà un incontro con Invitalia e l’azienda presso il Ministero dello Sviluppo economico per costruire tecnicamente un accordo che permetterà l’ingresso dello Stato in partecipazione in Jsw e l’immissione di nuovi capitali. Siamo ai primi passi che sembrano positivi ma come Fim, Fiom e Uilm potremo dare una valutazione, tramite assemblea con tutti i lavoratori, solo dopo la presentazione al Ministero del piano industriale, consapevoli tuttavia che saranno solo i primi atti concreti a permettere di darei giudizio reale».

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UGL:  SIAMO ARRIVATI AL TEATRO DELL’ ASSURDO

«Nell’incontro avvenuto a Palazzo Appiani, tra le Istituzioni cittadine rappresentate dal Sindaco Ferrari e dall’Assessore Nigro, il Vice Presidente Esecutivo di JSW Marco Carrai e le OO.SS, si è parlato di 2 questioni urgenti e fondamentali.

-Piano Industriale
-Sicurezza

Per il Piano Industriale Carrai ha annunciato che sarà presentato intorno al 15 Settembre e che sarà articolato in 2 fasi. La fase 1 a breve termine prevede l’ammodernamento e l’efficientamento degli impianti attualmente in marcia e la fase 2 a medio lungo termine , prevede la costruzione di un forno elettrico per tornare a colare acciaio. Il tutto in un quadro più ampio che il Vice Presidente Carrai definisce “un progetto industriale a tante teste” che oltre alla siderurgia comprende anche la logistica e il manufacturing e un rigassificatore.
Carrai ha infine ribadito che non ci saranno licenziamenti e che entro il 15 Ottobre lo Stato deve intervenire attraverso Invitalia o con altre formule da definire, con investimenti che accompagnino il Piano Industriale e con una vigilanza sugli investimenti stessi.
Nell’ambito sicurezza Carrai ha proposto la formazione di una commissione mista Azienda-Sindacati per analizzare le criticità e fare una disamina urgente ed approfondita per tutto ciò che riguarda la sicurezza negli impianti.

Come UGLm abbiamo evidenziato che i lavoratori di Piombino aspettano da 6 anni un Piano Industriale serio e credibile che fino ad oggi non è stato mai presentato e che Jindal in due anni ha fatto poco e niente, che gli impianti sono obsoleti e vetusti, che mancano addirittura pezzi di ricambio per svolgere adeguatamente le manutenzioni. I recenti incidenti sono lì a dimostrarlo.
Che l’Azienda è in grave ritardo anche nei pagamenti alle Ditte dell’Indotto, Aziende che si occupano di Mensa e di pulizie , oltre che ai fornitori .
Ci auspichiamo che questa sia veramente “la volta buona” e che il 15 Settembre venga presentato il Piano Industriale , dettagliato e finanziato. E che al contempo vengano specificati gli interventi a carico dello Stato, vogliamo sapere in che misura, a che titolo e che ruolo avrà lo Stato in questo progetto.
Riteniamo che, sia per quanto riguarda la sicurezza, che per il Piano Industriale, non ci sia più un minuto da perdere».

Segreteria provinciale UGLM
RSU JSW UGLM

Scritto da il 4.9.2020. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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