PIOMBINO: CHIESTO REFERENDUM SU AMPLIAMENTO DISCARICA RIMATERIA

il consiglio comunale di Piombino

Piombino (LI) – Dopo le 24 dettagliate osservazioni sull’ampliamento per 2,5 milioni di metri cubi della discarica Rimateria, anche le opposizioni in modo compatto chiedono, non essendo l’argomento  nel programma elettorale di Giuliani, che i Piombinesi si esprimano liberamente su una scelta così importante per questa città.

Nel consiglio comunale che si terrà a Piombino il 30 agosto prossimo due sono gli ordini del giorno, una mozione ed una interrogazione proprio sulla discarica di Ischia di Crociano. Le opposizioni (Rifondazione Comunista, Un’altra Piombino, Ferrari Sindaco — Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Ascolta Piombino) hanno quindi richiesto compatte l’indizione di due referendum.

Il primo referendum, proposto con un ordine del giorno, ha come finalità quella di “consentire alla popolazione piombinese di esprimersi sull’essere d’accordo o meno sul nuovo progetto di RiMateria che prevede la realizzazione nel Comune di Piombino, e particolarmente nell’area di Ischia di Crociano, di una discarica capace di accogliere 2.500.000 metri cubi di rifiuti speciali come previsto dalla richiesta di VIA presentata il 30 maggio 2018 alla Regione Toscana”.

Il secondo referendum, proposto anch’esso con un ordine del giorno, chiede al Consiglio comunale di “indire il referendum consultivo, previsto dall’art. 34 dello Statuto della Città di Piombino, allo scopo di consentire alla popolazione di esprimersi sull’essere d’accordo o meno sulla cessione, anche parziale, di quote di proprietà di RiMateria a soggetti privati”.

L’articolo 34 dello Statuto comunale prevede infatti il referendum consultivo definendolo come “strumento di partecipazione democratica e diretta dei cittadini in quanto espressione di un giudizio in merito a questioni ritenute di particolare rilevanza per l’intera comunità e per il territorio”.

Lo Statuto prevede infatti che il referendum possa  essere indetto su richiesta:
• del Consiglio comunale con voto dei due terzi dei consiglieri in carica;
• di duemilacinquecento cittadini residenti del Comune che abbiano compiuto il 16° anno di età.

Il nuovo ampliamento della discarica: In verde i confini della discarica attuale (premi per ingrandire)

È evidente che per raggiungere i due terzi dei consiglieri non bastano le sole forze delle opposizioni per cui il referendum potrà essere indetto dal Consiglio comunale solo se anche le forze della maggioranza, e segnatamente quelle del Partito Democratico, saranno d’accordo. Se ciò non avvenisse le opposizioni potranno comunque dar via alla raccolta di duemilacinquecento firme di cittadini residenti nel Comune che abbiano compiuto il 16° anno di età, ma chiaramente una simile azione è un grande danno d’immagine per il governo di Piombino che già ai tempi dei fanghi di Bagnoli boccio cavillosamente il quesito proposto. E la popolazione ancora non glie lo ha perdonato.

La  mozione allarga la visuale chiedendo al Consiglio comunale di  “avviare un percorso partecipativo di trasparenza sul piano di sviluppo di RiMateria relativo al tipo di governance, di indirizzo rispetto all’accordo di programma, sui tempi e le modalità di integrazione con la componente privata, sugli assetti territoriali, sulla emergenza economica, sulla vita stessa della società proiettata in una dimensione gestionale dei flussi di materia del territorio della val di Cornia”. Difficile dire in cosa possono consistere “un percorso partecipativo di trasparenza”  e le sue modalità ma in ogni caso è chiaro che la proposta scaturisce dalla necessità di un’ ampia discussione sul rapporto tra il progetto RiMateria e l’idea di sviluppo del territorio  che si ha o non si ha ma che lo stesso progetto RiMateria, anche in connessione con i temi del risanamento ambientale e della reindustrializzazione, impone di avere.

Infine nel prossimo consiglio comunale c’è anche l’ interrogazione presentata dalla lista “Un’altra Piombino” il 16 maggio scorso e non ancora discussa, che chiede al sindaco di

  • riferire al consiglio comunale sullo stato dei rapporti tra SEI Toscana e RiMateria con particolare riferimento allo stato della trattativa e delle condizioni per la cessione del ramo d’azienda,
  • comunicare l’importo del credito vantato da RiMateria e di quello riconosciuto da Sei Toscana,
  • riferire se il credito che RiMateria fa valere verso SEI Toscana sia supportato da accordi scritti (per cui documentabili) che deroghino alla gara e in caso di risposta positiva di produrre questi accordi,
  • se, trattandosi di una società partecipata, possa profilarsi il rischio che la differenza tra il credito avanzato da RiMateria e quello riconosciuto da SEI Toscana ricada sui Comuni soci di ASIU e pertanto sulle bollette dei cittadini.

Con la già annunciata imminente firma per la cessione della discarica ai privati, questa azione delle opposizioni è una chiara richiesta di trasparenza, anche perchè, oltre alla questione salute sempre troppo poco considerata, nell’ampliamento “ballano” centinaia di milioni di euro di conferimenti in venti anni.

Scritto da il 24.8.2018. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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