CALENDA E SALVINI, TENSIONI PER I DUE BIG DELLA POLITICA VENERDI’ A PIOMBINO

Piombino (LI) – Due appuntamenti di prestigio a Piombino domani venerdì 22 febbraio. La mattina alle 11.30 presso lo stabilimento Aferpi interverrà Matteo Salvini (LEGA), mentre il pomeriggio all’Hotel Phalesia il ministro uscente Carlo Calenda interverrà in sostegno della candidata al Senato SIlvia Velo a partire dalle 17. In occasione di questo secondo appuntamento riportiamo due comunicati: il primo dell’associazione di lavoratori Camping CIG, che a partire dalle ore 16 sarà in presidio davanti al Phalesia, e il secondo di Luigi Coppola, ex consigliere dell’UDC, oggi candidato in NPI, che fa un’analisi del possibile intervento del ministro. Riportiamo entrambi i testi integralmente, invitando i più giovani a partecipare ad entrambe le iniziative, per comprendere meglio questa complessa vicenda.

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CAMPING CIG: CALENDA, NIENTE GIOCHETTI ELETTORALI!

I manifestanti del Camping CIG sotto il MISE

Il giorno 23 febbraio, venerdì, alle ore 17, all’hotel Falesia, il ministro Calenda sarà il personaggio di punta di una iniziativa elettorale del PD. Colui che nell’ultimo periodo è stato il maggior responsabile della situazione nella quale versa la fabbrica ed il territorio, che ha concesso dilazioni su dilazioni a Rebrab, che ha sempre evitato il confronto con i lavoratori limitandosi ad incontrare i sindacati, ai quali lui comunicava la situazione (e loro passivamente la ricevevano), oggi, in piena campagna elettorale, si presenta a Piombino, senza aver fatto nulla per una realtà nella quale la crisi occupazionale continua a colpire e coinvolge altri pezzi della nostra economia industriale, come l’Arcelor-Mittal, in sciopero contro la possibile delocalizzazione di una delle principali linee di produzione e la perdita, oltre che di concorrenzialità, di altri 60 posti di lavoro.

Mossa squisitamente elettoralistica, che pretenderebbe, con lacrime di coccodrillo (oh, quanto ci sta a cuore la vostra situazione…!) sanare anni ed anni di responsabilità del partito di governo. Alla precedente campagna elettorale, per il governo locale e regionale, spuntò il coniglio Rebrab (vedete come siamo bravi, abbiamo trovato la soluzione di tutti i mali!!!). Poco importò allora se qualcuno poneva dubbi, erano gufi, Cassandre, elementi contro i lavoratori. Oggi, certificato che le cassandre avevano pienamente ragione, si gioca la carta di recupero ed il coniglio questa volta sarà, molto presumibilmente, la cacciata di Rebrab e la nomina di un nuovo commissario.

Benissimo l’allontanamento di Rebrab, anche se doveva essere fatto anni fa, ma questa volta non accettiamo giochetti per recuperare un po’ di voti sulla pelle dei lavoratori.

Non basta la nomina di un commissario che poi dovrà vedersela con un altro governo, un altro ministro, altre necessità elettorali.

Accanto al nome deve essere anche definito in maniera chiara il mandato del commissariamento, e cioè:
·      Obbligo di far ripartire immediatamente la produzione dei treni di laminazione;
·      Obbligo di partecipare alla gara per le assegnazioni delle commesse di rotaie di RFI;
·      Obbligo di avviare lo smantellamento degli impianti dismessi e pericolanti;
·      Strumenti finanziari straordinari (tipo i prestiti ponte utilizzati per Alitalia ed anche per l’ILVA) adeguati per assolvere a quanto sopra;
·      Fissazione di parametri rigidi per gli eventuali nuovi acquirenti (ciclo a forno elettrico, ecocompatibile, dislocato nelle aree più lontane dalla città e non interferenti con lo sviluppo di una diversificazione economica del territorio);
·      Garanzie sul salario dei lavoratori diretti e degli appalti, sulle condizioni di lavoro, sulla sicurezza e la salute, sui diritti sindacali;
·      Obbligo di trasparenza e di consultazione dei lavoratori e della cittadinanza tutta in caso di nuovi accordi (niente clausole segrete o riservate, piano industriale e finanziario dettagliati sottoposti alla verifica dei lavoratori).

Noi saremo all’hotel Falesia venerdì per sottoporre questi punti che rappresentano il minimo accettabile per iniziare un processo di recupero del tessuto produttivo e sociale del territorio. Per marcare il senso di questa iniziativa, per allontanare ogni speculazione che ci accusi di fare campagna elettorale, saremo presenti senza alcun simbolo di partito o di lista e chiediamo lo stesso atteggiamento a chi vorrà unirsi a noi.

Invitiamo tutti i lavoratori di Aferpi ma non solo: della Arcelor-Mittal, della Coop, dell’indotto, di tutti i settori che a cascata sono trascinati nella crisi, tutti i giovani che ad oggi non vedono un futuro possibile, a partecipare con noi al presidio. Soprattutto invitiamo i sindacati a mobilitare tutti i lavoratori per non perdere questa occasione.

Appuntamento all’hotel Falesia, venerdì 23, alle ore 17.

CAMPING CIG

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COPPOLA (NPI): BUONE NUOVE DI CALENDA A PIOMBINO

Luigi Coppola e Massimo Aurioso

A breve arriverà il ministro Calenda a Piombino, speriamo che porti notizie buone e concrete, non solo promesse utili fino al 5 marzo. D’altra parte siamo abituati a questi metodi, passando da un’elezione all’altra senza che arrivino soluzioni. Preoccupa sentirlo esprimere in merito alla vertenza Embraco, accusando la multinazionale di “mancanza di attenzione al valore delle persone e alla responsabilità sociale di impresa”.

Forse crede che le aziende siano Bancomat al servizio della politica e che la delocalizzazione non sia anche responsabilità del governo. Nel caso lo stesso sembrerebbe per lui valere anche per la vertenza Aferpi, dove la colpa sarebbe solo “dell’imprenditore inadempiente”, non di chi ha certificato una gara assegnandola a chi prometteva di “assumere persino le mogli ed i figli dei dipendenti” (in tipica salsa Olivetti, per chi ama il gusto retrò degli anni 80) presentando un foglietto spacciato per piano industriale, ridicolo persino se confrontato a un bilancio che fa una famiglia per sopravvivere. Verrebbe da chiedersi cos’ha fatto il governo in questi anni, tra piacevoli conversazioni e giochi delle parti in cui si continuava a recitare la pantomima del “progetto credibile”.

Il sospetto è quello di aver voluto mantenere l’egemonia politica del territorio sulle spalle dei contribuenti, dirottando ingenti risorse pubbliche per navigare a vista, con un progetto bocciato fin da subito dal  sistema creditizio e dai tecnici del settore, e con un imprenditore totalmente inesperto nel campo della siderurgia. Il tutto forse con lo scopo di guadagnare preziosi anni garantendo le poltrone a coloro che oggi vedono bene di defilarsi dal carro delle responsabilità, ma totalmente corresponsabili di una politica esclusivamente assistenzialistica. Già, perché a Piombino la parola lavoro è diventato solo un bonifico che fa riferimento ad un unico e solo datore di lavoro: l’INPS.

La regia del prossimo film, di altissimo livello, mette sullo schermo uno dei più antichi giochi da tavola: il gioco dell’oca. Commissariamento, anni di solidarietà, vendita, cassa integrazione, ipotetico nuovo commissariamento, nuovi anni di cassa integrazione, nuove deroghe, decreti ad hoc, il tutto per allungare il brodo nell’immobilismo più totale.

In questo contesto si alimentano le “gelosie sociali” da parte di un indotto spazzato via nel silenzio più assoluto, liberi professionisti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori costretti a subire la beffa del “lavoro nero con sussidio” a cui, ob torto collo, visti i bisogni concreti delle famiglie, si fa finta di non vedere. Già, perchè per chi è costretto a rendere più del 60% dei ricavi allo Stato diventa difficile accettare che si possa essere pagati senza andare a lavoro, anche se questo accade non certo per volontà e responsabilità dei lavoratori.

Si chieda Calenda, visto che parla a nome del Governo che in parte rappresenta, anche chi è il responsabile di questa bomba ecologica di quasi 1000 ettari di rifiuti interrati, di discariche nauseabonde a cielo aperto, di infiltrazioni ipoteticamente anche malavitose, di un territorio degradato con un appiattimento culturale e professionale di livello inquietante.

Certamente ci dirà che Rebrab e Jindal nella trattativa di compravendita sono a buon punto, o che si persegue il nuovo commissariamento, o chissà che altro ancora. Tutto bene, tanto fra pochi giorni si vota ed il passato scompare tutto d’un botto, dimenticando i fallimenti certificati e sottoscritti. E’ necessario un drastico cambio di rotta improntato al libero mercato, all’innovazione tecnologica, all’efficienza, ad aziende sane che producono profitto senza ingerenze statali, a professionisti debitamente formati che svolgono lavori in linea con i tempi che viviamo.

Servono anche azioni impopolari. Serve equità sociale e nuove opportunità per i nostri figli. Serve la politica del coraggio e non delle false promesse, altrimenti non ne usciremo mai, ed i fallimenti di oggi diventeranno il dramma di domani.

Luigi Coppola
(candidato al Senato collegio Toscana 2 per la lista “Noi con l’Itala-UDC”)

Scritto da il 22.2.2018. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 12 giorni, 7 ore, 14 minute fa

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