PIOMBINO: -10 GIORNI, MA PER ORA ANNUNCI SU PORTO E SIDERURGIA

il porto di Piombino al termine dei lavori

Piombino (LI) – Mancano 10 giorni al 1° luglio 2017, data nella quale, a meno di modifiche legislative, Issad Rebrab diventerà padrone di tutta l’area siderurgica di Piombino. Ma la preoccupazione sembra essere solo nei pochi dipendenti che si riconoscono nel “Camping CIG”, mentre il resto della popolazione sogna futuri turistici inconcludenti, perché, come per tutte le imprese, devono essere basati su una seria programmazione del territorio.

Per quanto riguarda lo sviluppo del Porto di Piombino, visto che le attività portuali procedono troppo lentamente, anche il segretario del Pd Valerio Fabiani (partito di maggioranza), ha chiesto che si faccia in fretta. Il prossimo Lunedì è stato convocato il Comitato portuale di Livorno, e all’ordine del giorno c’è anche la proroga di Massimo Provinciali nel ruolo di segretario a Livorno, e per questo il Fabiani si lamenta dell’operato del presidente Corsini, perché dopo mesi alcune ditte devono essere ancora pagate e non è stata ancora fatta la gara per la bretella e gli svincoli di collegamento alla 398. Secondo il PD va quindi evitato un approccio troppo burocratico, e le A.P. non possono limitarsi a una funzione notarile di controllo.

Sempre sul porto problemi anche per la Pim (Piombino Industrie Marittime), che sta ancora attendendo le autorizzazione ambientali (Via e Aia) che sono previste per settembre, e punterebbe, una volta operativa sul “refitting” delle navi; ma per farlo ha bisogno di un bacino di carenaggio, con l’ipotesi di assemblare i cassoni della Concordia che vi proponemmo qualche mese fa, ma che oggi è ben lontana dall’andare “in porto”.

Per quanto riguarda le navi militari da demolire, così come per gli attracchi delle le navi da crociera che sono numericamente insignificanti per l’economia di Piombino, anche su queste ultime, vista la vecchiaia di questi natanti, alla fine i ricavi previsti saranno minimi, sempre che la Marina Militare un giorno ce le invii davvero.

Su General Electric è stato chiuso in questi giorni, insieme al presidente Enrico Rossi, un accordo con Terna per la fornitura dell’alta tensione, in quanto G.E. ha bisogno di 40 megawatt per operare, e quindi anche questo insediamento slitta ad una data non precisata del 2018.

Issad Rebrab e Piero Nardi

Intanto in questi giorni si valuta anche il rinnovo delle concessioni ad Aferpi, visto che l’ultima proroga, decisa a febbraio, è scaduta il 15 giugno scorso. Sembra, ma a questo punto chiediamo al Presidente Corsini su quali basi, che l’idea sia di concedere un’ulteriore proroga, almeno fino ad ottobre 2017.

Per quanto riguarda il governo, la modifica della Legge Marzano sembra sia stata messa nel cosiddetto “Decreto Mezzogiorno”, approvato dal consiglio dei ministri “salvo intese”, il che significa che i dettagli più tecnici saranno negoziati in un secondo momento ed il testo – ora al Quirinale – potrà comunque essere cambiato prima di arrivare in Parlamento.

Per saperne di più in proposito, Stefano Fassina, che nei giorni scorsi era venuto a Piombino a parlare con il Camping CIG, domani pomeriggio interverrà nel “Question Time” nella Camera dei Deputati presentando un’interrogazione a risposta immediata ai rappresentanti del Governo.

L’eventuale rafforzamento dei poteri della Procedura previsti nel “Decreto Mezzogiorno” però non è sufficiente, perché resta a parte l’obbligo di raggiungere, entro il 30 giugno, un’intesa tra il commissario Nardi e Cevital sulla prosecuzione della sorveglianza governativa per altri due anni dello stabilimento Aferpi. E su questo fronte si attendono novità in tempi brevissimi visto che oggi e domani si terrà il CDA di Aferpi.

L’RSU Martinelli denuncia anche il silenzio che è calato su tutta l’operazione:

«- Se da quel CDA non esce la certificazione che i treni di laminazione ripartono con una presenza minima di 800 lavoratori (se non ci sono contratti di acquisto vuol dire che non si riparte);

– se non è stato saldato il debito e pagata la rata di inizio lavoro a Demag (vuol dire che l’acciaieria non si fa);

– se non è stato presentato il piano industriale e il finanziamento per le concessioni Portuali (vuol dire che Piombino Logistics è destinata a sparire) […].

Se dal CDA di Aferpi non emergono quindi risposte positive, il perdurare del silenzio dei dirigenti di Aferpi come dobbiamo valutarlo? Stanno facendo l’interesse della fabbrica e di questo territorio?».

Sembra comunque che entro domani riparta il treno rotaie per lavorare circa 9 mila tonnellate di blumi destinate ad RFI (si stima una decina di giorni di lavoro, ndr.). Ovviamente l’azienda promette che da fine luglio arriveranno 86mila tonnellate di blumi per il treno rotaie ed altri ordinativi per gli altri due treni fermi da fine 2016. Sulla affidabilità di questi annunci, visto che Rebrab aveva promesso che la prima colata del forno elettrico sarebbe avvenuta a dicembre 2016 e invece non sono partiti neanche i lavori, ci siamo già espressi in passato.

Il ministro Carlo Calenda

Sulla possibilità del prolungamento della sorveglianza per Cevital inciderà sicuramente l’accelerazione impartita da British Steel, che ha recentemente formalizzato una manifestazione d’interesse.
La ricerca di un partner siderurgico infatti è uno degli elementi indispensabili secondo le prescrizioni del ministro Calenda a Cevital, specificando che il nuovo socio dovrà anche avere la maggioranza. Bisogna adesso capire se Rebrab proverà invece a rimanere a capo di Aferpi o di Cevitaly (che controlla Aferpi e Piombino Logistics). Una questione che comunque deve essere risolta entro il 30 giugno ma che si presenta più come un’ulteriore toppa, che non come una soluzione per la crisi di Piombino.

Da più parti infatti viene chiesto al Governo di mettere in mora Cevital, riprendere il controllo del territorio e avviare immediatamente tramite decreto le bonifiche del SIN di Piombino sulla base dell’esperienza della Ruhr in Germania.

Chissà se alla fine, di fronte all’ennesimo ricatto dell’algerino, il Ministro Calenda non valuterà anche questa ipotesi?

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 20.6.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 17 giorni, 13 ore, 53 minute fa

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