PIOMBINO: AFERPI, OGGI SCIOPERO E MANIFESTAZIONE PER IL LAVORO

Piombino (LI) – Aferpi: per oggi giovedì 2 febbraio Fim-Fiom-Uilm-Ugl hanno proclamato sciopero di 24 ore. Prevista una manifestazione con concentramento e partenza alle ore 9,30 dal cavalcavia dello stabilimento della ex Lucchini, in largo Caduti sul lavoro, con la presenza delle segreterie nazionali. Ci sarà anche un comizio in Corso Vittorio Emanuele II° davanti al palazzo comunale.

Spiegano i sindacati: “A seguito della mancata realizzazione, a oggi, del piano industriale Cevital, vogliamo denunciare che lo stabilimento si sta gradualmente spegnendo. Manifestiamo in difesa del Progetto Piombino che deve essere salvaguardato a prescindere così come configurato nell’accordo di programma del 2014, verso il quale i firmatari sono tenuti a rispettare tutti gli impegni presi. Sarà solo l’inizio della mobilitazione che continuerà finché Piombino non avrà certezza del proprio futuro. Partecipiamo numerosi a salvaguardia dell’economia del nostro comprensorio che non può fare a meno dell’industria”.

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PD: LA PAZIENZA PER REBRAB E’ FINITA DA UN PEZZO

Il segretario PD Val di Cornia Valerio Fabiani

Il Partito Democratico aderisce alla manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali che si terrà giovedì 2 febbraio. L’ufficializzazione della decisione è arrivata dopo l’attivo degli iscritti che si è tenuto lunedì 30, presso la sala del Perticale, a Piombino. Sala affollata per l’incontro dei militanti democratici finalizzato a fare il punto della situazione su Aferpi e preparare la partecipazione alla manifestazione. La riunione è stata introdotta dalla relazione del segretario del Pd Valerio Fabiani ed è stata conclusa dagli interventi del sindaco Massimo Giuliani, del consigliere regionale Pd e presidente della commissione industria Gianni Anselmi e del sottosegretario all’ambiente e deputata Pd Silvia Velo.

Nel corso della riunione sono intervenuti anche figure simbolo del partito e della sua storia come l’ex sindaco e deputato Pci Enzo Polidori, e lavoratori del polo siderurgico come Alessandro Martini anche Rsu Fiom in Piombino Logistics o Valerio Pietrini operaio Aferpi e segretario del circolo di fabbrica del Pd. Ci sono stati anche gli interventi di Franco Franceschini coordinatore di zona della Cgil che ha spiegato la posizione del sindacato e della segretaria dei Giovani Democratici Alessandra Persiani che ha annunciato l’adesione alla manifestazione dei ragazzi della sua organizzazione. Ogni intervento ha fatto emergere la dura critica nei confronti della proprietà Aferpi per gli impegni disattesi e i ritardi e al tempo stesso la necessità di incalzarla per fare una ”operazione verità”.

La discussione si è anche concentrata sul lavoro svolto dalle istituzioni ad ogni livello per favorire l’investimento promesso da Rebrab: garanzia di un costo agevolato dell’energia, circa 100 milioni di certificati bianchi, le bonifiche, 30 milioni per l’innovazione, tempi rapidi per l’adeguamento degli strumenti urbanistici del Comune, fino all’impegno della Regione per ricercare una forma di garanzia per mettere in sicurezza la continuità produttiva. Per non parlare del fatto che Aferpi-Cevital, insieme naturalmente alle altre aziende interessate, potrà beneficiare del porto che è stato realizzato con un imponente investimento pubblico così come quella delle altre infrastrutture (di ieri la notizia di tempi più rapidi per la 398). Tutto questo insieme ai sacrifici, che i lavoratori e il territorio hanno dovuto sopportare fin qui, fa dire al Pd che adesso tocca alla proprietà Aferpi fare la sua parte, senza perdere ulteriore tempo.

“La pazienza è finita da un pezzo – dichiara il segretario Fabiani – Rebrab passi dagli annunci ai fatti concreti, non può continuare a far precipitare nell’incertezza una comunità intera e con essa un pezzo nevralgico del processo di reindustrializzazione in cui abbiamo investito così tante risorse ed energie. Porti al ministro Calenda il piano industriale con relativo piano finanziario e ci consenta di valutare e di decidere”. Il Pd sarà quindi in piazza, come sempre a fianco dei lavoratori, in difesa del futuro del territorio e per chiedere a gran voce che la proprietà rispetti gli impegni che si è assunta davanti alla città e davanti allo Stato italiano. “Mi unisco volentieri all’appello che il sindacato ha rivolto a tutti – conclude Fabiani – confido in una grande mobilitazione e invito anch’io tutti a partecipare, forze politiche, imprese, studenti, associazioni e singoli cittadini. In tanti per difendere il nostro futuro e la nostra dignità.”

Partito Democratico

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SPIRITO LIBERO: STRANO CHE GLI OPERAI PROTESTINO SOTTO IL COMUNE

Stefano Ferrini di Spirito Libero

Spirito Libero conferma la sua adesione alla manifestazione del 2 febbraio per difendere, come già ricordato in passato, non solo i posti di lavoro di Aferpi ma il futuro dell’intera zona, poiché  la nostra preoccupazione e i nostri dubbi vengono da lontano, non sono allarmi degli ultimi tempi. Si dissocia però da presenziare al corteo che si concluderà sotto il Palazzo Comunale, pur comprendendo che tale conclusione venga spiegata come un momento di visibilità verso la cittadinanza e le istituzioni.

Riteniamo tuttavia che ai più non possa sfuggire – come generalmente accade – che i cortei si tengono di norma sotto le sedi delle controparti oppure per sollecitare sugli argomenti della manifestazione stessa i vari responsabili delle Amministrazioni e/o dei ministeri coinvolti nelle trattative.

Questo corteo sotto il nostro Palazzo Comunale ci appare quantomeno strano, ovvero la scelta della sede ci appare inopportuna sotto l’aspetto del messaggio che rischia di lanciare: Noi pensiamo infatti che il Sindaco, la Giunta, tutte le varie categorie, i partiti sia di maggioranza che di minoranza, i sindacati e chiunque altro abbia a cuore la positiva conclusione della vicenda Cevital dovrebbero essere tutti uniti in piazza e non separati tra chi è in piazza, chi nella sede della Pubblica Amministrazione. Forse le nostre perplessità saranno eccessive, ma dubitiamo fortemente che la conclusione del corteo sotto al Palazzo comunale sarà letta come “uno stringersi intorno e con il Comune” ed anzi riteniamo assai più probabile che verrà strumentalmente interpretata come corteo contro chi amministra. L’aspetto davvero originale, in questa vicenda, è che la stessa Amministrazione sarà parte attiva della manifestazione laddove raramente, almeno a nostra memoria, i sindacati hanno protestato davanti o sotto a un Consiglio di Fabbrica.

Coordinamento Spirito Libero per Piombino

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CAMPING CIG: IL CONIGLIO SI SVEGLIA TUTTO SUDATO E RUGGISCE

i lavoratori del “camping CIG” davanti al Senato

In vista della iniziativa dei sindacati, che hanno finalmente indetto per il 2 febbraio una mobilitazione  (anche se in formato ridotto, guardandosi bene dall’ unificare le lotte di Aferpi, Coop, Magona e di tutte le aziende in crisi) c’è chi si agita e , temendo di finire nel mirino dei lavoratori arrabbiati, cerca di travestirsi e mischiarsi tra loro, magari tentando di prendere  la testa del corteo.

Apprendiamo dalla stampa, con un certo stupore, della uscita del segretario della locale Federazione del PD, Valerio Fabiani, che cosi’ avrebbe tuonato: “La pazienza è finita da un pezzo. Rebrab passi ai fatti concreti, non può continuare a far precipitare nell’ incertezza una comunità intera… Porti al ministro Calenda il piano industriale con relativo piano finanziario e ci consenta di valutare e di decidere”.

Dopo due anni di incensamento del “Modello Piombino” e del “Piano Cevital” qualcun si accorge che il Piano, semplicemente, non c’è? Dopo due anni di gioco a nascondino c’è ancora chi rincorre Rebrab, sperando che magari nell’ incontro ventilato da Calenda per la settimana prossima tiri fuori l’asso ( o, meglio, l’ assegno) dalla manica e per questo ridiventi improvvisamente credibile?

Dopo due  anni in cui il Partito (la P maiuscola è un immeritato lascito ereditario) ha impedito con ogni mezzo che operai e cittadini si mobilitassero per imporre il caso Piombino alla attenzione dei media nazionali, intimorendo e insultando chi osava agitarsi più del consentito (i famosi  gufi!), il capo dei pompieri dà fuori di testa e vuole appiccare il fuoco? No, è sicuramente  una battuta, frutto della proverbiale e brillante propensione del giovane dirigente all’ autoironia! Oppure una frase sconnessa, di quelle che si balbettano nei bruschi risvegli!

Dicono che fossero presenti all’ incontro Massimo Giuliani, Gianni Anselmi, Silvia Velo. Peccato. Ci fossero stati anche Enrico Rossi e Matteo Renzi avremo visto l’ intero “filotto” dei responsabili PD, che hanno voluto catapultare Rebrab a Piombino in un momento in cui faceva molto comodo, dandolo in pasto a chi, per disperazione, doveva crederci e con la complicità dei sindacati confederali. Ora la città è  ridotta allo stremo, sotto il ricatto di uno squalo astuto (che probabilmente farà pagar cara la sua uscita dalla  scena siderurgica ma che non mollerà la presa sul porto) che nella sua vita di conigli ne ha divorati di ben piu’ grossi di quelli nostrani.

Agli illustri  personaggi  del “filotto”  ricordiamo le parole del Poeta:

“ANCHE SE VI CREDETE ASSOLTI, SIETE LO STESSO COINVOLTI !”

Bene, sorridiamo alle battute ironiche, “scurdammece ‘o passate” (anche con l’ aiuto di qualche dimissione)  e, come umili terremotati, mettiamoci a lavorare sodo per sgombrare le macerie, recuperare gli anni perduti  e ricostruire la citta’! Magari insieme a quegli illustri personaggi, ma spogliati dei loro “gradi”, in veste di semplici lavoratori che hanno appena perso il posto.

                                               Coordinamento Art. 1 – Camping CIG

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LA REGIONE GARANTIRÀ PRESTITI PER MATERIE PRIMA E RIPRESA PRODUZIONE

FIRENZE – La Regione Toscana si farà garante di Aferpi per l’acquisto delle materie prime necessarie a soddisfare gli ordini che già ci sono. Lo farà tramite “Toscana Muove”, il suo gestore di strumenti finanziari di cui è capofila Fidi Toscana, finanziaria di cui è socia di maggioranza relativa. Ma la Regione aiuterà anche tutte le Pmi dell’indotto legate alla produzione siderurgica.

E’ il modo per far continuare a lavorare i laminatoi ex Lucchini di Piombino e risolvere l’impasse sul capitale circolante che al momento Rebrab, l’imprenditore algerino subentrato nella proprietà e che ha già riassunto i duemila lavoratori gestendoli con la solidarietà, non può aggiungere ai 102 milioni di capitale sociale già sottoscritti.

“La Regione continua a fare la sua parte e con questa delibera facciamo un ulteriore passo in avanti a sostegno del progetto di Aferpi. Aspettiamo adesso il piano industriale di dettaglio, senza cui peraltro i prestiti non potranno essere garantiti” sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “Svolgiamo il nostro ruolo con convinzione – aggiunge –, al pari del lavoro di accompagnamento che stiamo conducendo verso la Bei, per una ulteriore linea di credito, e gli impegni, tutti confermati, per l’accesso ai finanziamenti europei del Fesr sugli interventi di innovazione ambientale nelle acciaierie. Certo, mentre lo facciamo, chiediamo anche all’imprenditore di fugare i dubbi presenti sul territorio sia garantendo la continuità lavorativa che facendo partire gli ordini definitivi per il nuovo forno elettrico ed il nuovo laminatoio”.

La garanzia per Aferpi non sarà gratuita ma a pagamento. E al massimo potrà impegnare 20 milioni di risorse regionali: un intervento motivato “in ragione del procedimento pubblicistico che ha condotto all’acquisizione della ex Lucchini e del ruolo specifico assunto da Aferpi nei provvedimenti che riguardano l’area di crisi di Piombino e la sua reindustrializzazione”.

Sarà anche una garanzia parziale: ovviamente una parte del rischio rimarrà in carico alle banche che concederanno il prestito. Ma si tratta di un rischio basso, visto che gli ordini sono già commissionati e le aziende committenti dovrebbero pagare dopo pochi mesi. Inoltre la Regione ha indicato la necessità che si facciano avanti anche i garanti privati, in modo da coprire con garanzie proprie almeno il 30 per cento del complessivo fabbisogno dell’azienda: su linee di finanziamento diverse da quelle assistite dalla garanzia regionale.

Prima il piano industriale
La giunta regionale toscana ha dato ieri il via libera alla delibera, che incarica gli uffici di adottare tutti gli atti necessari per attivare l’intervento. Prima però l’azienda dovrà presentare il piano industriale triennale aggiornato, lo stesso sollecitato dal Ministero allo sviluppo economico nelle scorse settimane. Aferpi dovrà godere di una valutazione di merito creditizio positiva, per escludere che si tratti di impresa in difficoltà finanziaria. La concessione della garanzia è inoltre subordinata agli esiti della due diligence, ovvero un’attenta valutazione, della società rispetto al complesso degli interventi che sono oggetto di confinanziamento regionale, primi fra tutti quelli che si riferiscono all’accordi di programma del 2015.

Garanzie gratuite per le Pmi
Non solo Aferpi godrà comunque dell’aiuto della Regione per l’accesso al credito. La delibera licenziata dalla giunta toscana prevede infatti anche un fronte riservato alle Pmi, le piccole e medie imprese del territorio nell’ambito sempre del settore siderurgico: per loro la garanzia sarà gratuita .

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Scritto da il 2.2.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    89 mesi, 1 giorno, 20 ore, 20 minute fa

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