MATTEO RENZI SHOW A PIOMBINO, CON LETTERA APERTA DEI GRILLINI

il pubblico nel palatenda a Piombino

il pubblico nel palatenda a Piombino

il pubblico nel palatenda a Piombino

Piombino (LI) – Gradinate piene al Palatenda di Piombino con circa 900 persone ad attendere il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che è giunto in elicottero con uno schieramento di forze dell’ordine veramente imponente. Ad accoglierlo un buon numero di operai in “Solidarietà” in attesa di risposte sul futuro della loro azienda oggi sotto il controllo della multinazionale algerina Cevital.

Il Movimento 5 Stelle di Piombino con l’occasione ha scritto al presidente del Consiglio una lettera aperta che pubblichiamo al termine dell’articolo, mentre i sindacati hanno incontrato il Presidente del Consiglio indicandogli tutta la loro preoccupazione per la situazione.

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Nell’atteso intervento di Matteo Renzi a Piombino, iniziato verso le 13 e 40, intervenendo sulla situazione delle acciaierie e sull’acquisizione della Lucchini da parte di Cevital, il presidente del Consiglio ha commentato che “sono stai messi i soldi per le bonifiche, per la strada e per il porto; stiamo sostenendo l’imprenditore che ha firmato l’accordo che adesso deve anche lui rispettare. Sull’acciaieria c’è bisogno che chi ha firmato l’accordo a Palazzo Chigi lo confermi e lo rispetti. Non faremo sconti a nessuno”.

Per quanto riguarda l’acciaio “i primi segnali di ripresa sono arrivati in questi mesi dopo decenni di segno meno. Confermo gli impegni sulla ex centrale Enel e su tutto ciò che serve perché Piombino abbia la possibilità di essere punto di riferimento. Renzi propone  una “lunga strategia per Taranto, Piombino, Genova, Terni, e bisogna investire anche sui porti perché” continua il primo Ministro “la somma di tutti i porti d’Italia fanno meno del traffico del porto di Rotterdam, perdendo occasioni importanti ora che c’è il raddoppio del canale di Suez”.

matteo-renzi-2-novembre-2016Affrontando i temi europei Renzi chiede che “L’Unione Europea cominci a controllare il bilancio tedesco perché il surplus tedesco sta creando problemi a tutta l’Europa. Non facciamo come con l’immigrazione dove ci hanno lasciati soli e costruiscono muri”, ha detto Renzi commentando le parole del ministro delle Finanze tedesco Schauble. “Dopo il referendum voglio che tutti noi con forza diciamo: o si cambia o l’Italia smette di essere il salvadanaio dell’Ue”.

Renzi risponde anche al comitato del “No” che in  mattinata, tramite le parole del suo presidente Alessandro Pace, aveva annunciato di voler fare  ricorso nel caso in cui il voto dei cittadini italiani all’estero dovesse rivelarsi  determinante per la vittoria del Sì.
“Quelli del No dicono che se perdono faranno ricorso – ha commentato Renzi – noi non faremo ricorsi e contro-ricorsi,  faremo una battaglia con il sorriso e parliamo del merito. Il tentativo è di buttarla in rissa,  la nostra reazione è calma e gesso, sorrisi e tranquillità”.

matteo-renzi-protesta-palatenda

la protesta fuori dal palatenda

Mentre Renzi parlava al Palatenda fuori un gruppo di lavoratori della ex Lucchini ha manifestato esponendo striscioni con scritto ‘Renzi e Rebrab solo promesse per Piombino’ e ‘Aferpi 1/7/17 licenza di licenziare’. Gli operai chiedono chiarezza: “meglio una bugia dolorosa ma che sia la verità”.

La situazione in città è comunque sempre più critica, e ad aggravare il malcontento c’è anche l’avvio della “Variante Aferpi” che prevede la modifica del tracciato della SS398 e l’acquisizione da parte di Aferpi  di altri 85 ettari in costa est del Quagliodromo, che si sommano ai 950 ettari dell’attuale fabbrica.

L’area del Quagliodromo, una spiaggia molto frequentata dai piombinesi, è contigua all’oasi WWF di “Orti-Bottagone”, e nel progetto Aferpi diventerà un’area siderurgica; tutto questo,  insieme alle mancate promesse da parte di Rebrab su bonifiche e forno elettrico, la cui prima colata era prevista a dicembre 2016, hanno ulteriormente aumentato il livello di scontro nella città Ex “Stella del Mediterraneo”.

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LE PROTESTE FUORI DAL PALATENDA DI PIOMBINO

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PER VEDERE L’INTERVENTO INTEGRALE DI MATTEO RENZI A PIOMBINO
PREMERE SU QUESTO LINK

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LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE A MATTEO RENZI

il gazebo del M5S

il gazebo del M5S

Caro Matteo,
anzi, carissimo Matteo.

Ci sei già costato molto in questi due anni scarsi di governo. Siamo qui per segnalarti una questione che ti é forse un po’ sfuggita, dovendo seguire molte questioni sicuramente più importanti. Non vogliamo quindi distrarti ulteriormente e non ti biasimiamo se preferisci twittare ciaoni invece di risolvere il nostro, che alla fine,  é solo un problema da poco.

Se ci vorrai concedere pochi istanti però, saremmo grati di spiegarti un attimo come funziona da queste parti: ricordi quando dicesti al Boy Scout che l’acciaieria la comprava l’indiano? Non é colpa tua se non lo sai, quindi te lo diciamo noi: la Lucchini non l’ha comprata nessun indiano.

L’azienda invece é stata rilevata da un ricco imprenditore algerino di nome Issad Rebrab, che si intende soprattutto di vetro piano ed import export. Insomma, non produce acciaio da nessuna parte. Non che sia uno sprovveduto eh, anzi. É riuscito in questi mesi (8) a farsi concedere molte cose da te e dal tuo partito. Sconto sull’energia, ammortizzatori sociali garantiti.

Qui a Piombino l’hanno praticamente nominato assessore all’Urbanistica e lui s’è scritto da capo a piedi una variazione intera, spostando quello che gli dava noia e pigliandosi un bel pezzo di terreno in più, così, perché non si sa mai gli servisse poi. Persino il piano industriale,  grazie al quale aveva vinto la gara (proprio contro l’indiano), non l’ha mica rispettato! Eppure riesce ancora ad ottenere fiducia dalla politica. Purtroppo quella stessa fiducia non la ottiene dalle banche, però.

Il gentile Rebrab infatti, non ha investito anche pochi euro nel progetto di Piombino. Non ha iniziato le bonifiche che gli spettano, né ha presentato piani esecutivi finanziati. Niente di niente. In pratica la situazione é identica a quando la Lucchini la gestiva lo Stato: acquista semi prodotti e li lamina qui per  poi spedirli in giro per il mondo. Non produce acciaio di nessun tipo e non ha intenzione di farlo.

Sperando di aver fatto cosa gradita, ci auguriamo che tu porti il rispetto necessario a questa città e che, almeno oggi, tu abbia lasciato a casa la retorica dei gufi, tanto cara ormai anche ai tuoi colleghi di partito.

PS : se vedi Delrio, digli che la 398 poi s’é scordato di finanziarla e che nel frattempo Rebrab gliel’ha spostata un po più in la, che gli dava noia.

MoVimento 5 Stelle Piombino

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GRANDE PREOCCUPAZIONE ANCHE DA PARTE DEI SINDACATI CONFEDERALI

il momento della firma con Issad Rebrab e Piero Nardi. In piedi che osserva il premier Renzi.

Il momento della firma con Issad Rebrab e Piero Nardi nel 2015. In piedi il premier Renzi.

Fim Fiom Uilm in d­elegazione hanno incontrato il Prem­ier Matteo Renzi, in ­occasione della sua venuta a Piombino ­per la campagna refer­endaria in vista del prossimo 4 dicembr­e.

«Pur apprezzando l’­impegno delle Istituzioni a tutt­i i livelli, abbiamo ­espresso la nostra preoccupazione in ­merito ai reiterati r­itardi che provocano un clima di incert­ezza sullo stesso pro­getto industriale.  Abbi­amo chiesto a Renzi u­n intervento diretto e stringen­te con il Gruppo Cevi­tal  per richiamare la prop­rietà al rispetto deg­li accordi sottoscritti per P­iombino. Fim Fiom Uil­m hanno ribadito al Premier la necessi­tà che Piombino, in o­gni caso, torni a produrre acciaio e­ l’esigenza che, nell­’immediato, venga garantita la conti­nuità produttiva , in­dispensabile per la tenuta  dei Contra­tti di Solidarietà.

I­l sindacato ha sottolineato che l­a ripartenza  dello s­tabilimento è determinante per a­vere un futuro occupa­zionale anche per tutti i lavoratori­ dell’indotto che ogg­i rischiano di rimanere fuori dal­ circuito lavorativo.­ Il Premier ha garantito alla del­egazione il suo impeg­no personale, condividendo insie­me al sindacato la ce­ntralità di questo progetto e la nece­ssità che si realizzi­ il prima possibile. Lo stesso Presiden­te , ha constatato la­ massima unità senza divergenze che Fim­ Fiom Uilm hanno port­ato e porteranno in questa complicata ­vicenda, nell’interes­se dei lavoratori e di tutto il territ­orio».

                        Fim Fiom Uilm ­
                       Provincia Livorno

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Scritto da il 22.11.2016. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 17 giorni, 18 ore, 31 minute fa

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