L’AUTOSTRADA TIRRENICA FUORI DAL DEF, MA SEMPRE AVANTI
FIRENZE – Entro il 30 maggio verrà firmato il protocollo d’intesa per l’autostrada Tirrenica. Ed entro il 30 settembre verrà presentato il progetto esecutivo per completare l’autostrada da Tarquinia a Rosignano. E’ questo il risultato dell’incontro tra Regione Toscana, Sat e ministero delle Infrastrutture tenutosi a Roma il 1° aprile.
Secondo quanto concordato fra il viceministro Riccardo Nencini, il presidente della Toscana Enrico Rossi, gli esponenti della Sat e i rappresentanti della Regione Lazio, in attesa di un cenno del nuovo ministro Del Rio, con il nuovo progetto “Low cost” verrebbe quindi realizzato solo un tratto di autostrada, quella fra Civitavecchia e Grosseto sud dove sarà previsto un pedaggio, mentre da lì fino a Rosignano rimarrà la superstrada adeguata e manutenzionata. In tutto si tratta di 205 chilometri di infrastruttura per un investimento di circa 1,4-1,5 miliardi che dovrebbero essere finanziati interamente da Sat. Fra le ipotesi per il finanziamento di nuovo si è parlato della possibilità di aumentare il pedaggio su tutte le autostrade d’Italia in concessione al gruppo Atlantia che oggi detiene oltre il 99% di Sat.
Per i cittadini ed i residenti però l’unica certezza è che sono passati più di 90 giorni da quando i consiglieri regionali del Pd Matteo Tortolini e Marco Ruggeri hanno chiesto al Presidente della Regione Rossi l’applicazione della mozione 930 del 29 ottobre 2014 e la immediata rimozione del balzello da 60 centesimi alla barriera di Vada per chi prosegue sulla variante Aurelia. Ma ne alla mozione, ne alla interpellanza la regione ha dato seguito, e il cittadino, tra un annuncio e un altro, paga ogni volta un euro e venti per andare a Livorno senza l’autostrada.
Il nuovo Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dopo l’ulteriore sforbiciata da 51 a 49 le opere considerate prioritarie, e tra queste non c’è la Tirrenica, concentrando le risorse molto scarse di questi tempi, in audizione alla Camera il 21 aprile scorso ha detto di non voler più avallare operazioni di project financing in cui i privati scaricano gli extracosti sullo Stato considerandolo come un bancomat.
La Tirrenica targata “nuova” SAT sembrerebbe comunque già andare in questa direzione: costo ridotto, niente contributo pubblico, esenzioni tariffarie ai residenti. Resta da capire se l’obbiettivo di Del Rio è avvallare il progetto di Nencini o se invece è quello di riqualificare l’Aurelia, con la variante di Orbetello, senza introdurre pedaggi. E’ chiaro che in questo ultimo caso qualche centinaia di milioni di risorse pubbliche dovranno essere trovate (nel progetto Anas del 2001 erano 300 milioni di euro, oggi saranno almeno un 20% in più). Non sarebbero molti soldi e rimarrebbe almeno una strada a fruizione pubblica per andare dal nord a Roma.
Vedremo quali saranno le prossime scelte del governo nelle prossime settimana. Ovviamente l’approvazione del progetto Low cost di Autostrade firma l’addio definitivo a tutte quelle promesse elettorali come il lotto “0” a Livorno o la SS398 a Piombino che dovranno comunque essere realizzate, con decenni di ritardo, comunque con soldi pubblici.
Giuseppe Trinchini
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Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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