LUCCHINI: IL GOVERNO PRENDE TEMPO PRIMA DI SCEGLIERE

Un momento di un assemblea Lucchini

Un momento di un’assemblea Lucchini

ROMA – Due le offerte vincolanti presentate dal commissario Piero Nardi, sul tavolo tra il ministero dello Sviluppo Economico e i sindacati, convocato per fare il punto sulla cessione dello stabilimento Lucchini. La prima dal gruppo indiano Jsw Jindal e la seconda da quello algerino Cevital.

La riunione a Roma del tavolo nazionale convocata per fare il punto sulla situazione della Lucchini – presenti il viceministro Claudio De Vincenti, il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo, l’assessore a lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco Massimo Giuliani, Maurizio Landini segretario della Fiom e i rappresentanti dei sindacati locali – ha registrato innanzitutto il dato positivo rappresentato dalle offerte vincolanti delle due aziende indiana e algerina. Il governo si è dato tempo una settimana per correggere, precisare e migliorare gli aspetti dei piani presentati per poi andare verso la scelta più conveniente.

Il giudizio dei sindacati territoriali è prudente ma positivo anche se hanno avuto modo di approfondire solo l’offerta Cevital, dalla quale emerge un piano non solo per la siderurgia, ma anche dal punto di vista logistico del porto. Con Jsw Jindal, invece non c’è stato alcun contatto, «sappiamo che le offerte sono diverse sia sul piano di investimenti sia su quello occupazionale, e per noi ovviamente questa diversità conta».

Stasera a Piombino si dovrebbe svolgere un’assemblea sindacale per fare il punto sul percorso e sui tempi di decisione.

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LANDINI: “ACCELERARE TEMPI PER GARANTIRE CONTINUITÀ”

“Il nostro messaggio è che bisogna accelerare assolutamente i tempi della scelta perché non ci possono essere elementi di ulteriore rinvio per il rispetto della competitività e della concorrenza. E’ importante garantire la continuità operativa”. Si è espresso così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, al termine del tavolo tra il ministero dello Sviluppo Economico e i sindacati, convocato per fare il punto sulla cessione dello stabilimento Lucchini alla luce delle offerte vincolanti presentate dal gruppo indiano Jsw Jindal e da quello algerino Cevital al commissario Piero Nardi.

“Il governo si è dato tempo una settimana per correggere, precisare e migliorare gli aspetti dei piani presentati – ha proseguito il segretario – per poi andare verso la scelta più conveniente”. Secondo Landini, il “giudizio dei sindacati territoriali” è “positivo”, anche se “hanno avuto modo di approfondire solo l’offerta Cevital, dalla quale emerge un piano non solo per la siderurgia, ma anche dal punto di vista logistico del porto”. “Con Jsw Jindal, invece – ha evidenziato il segretario – non c’è stato alcun contatto, sappiamo che le offerte sono diverse sia sul piano di investimenti sia su quello occupazionale, e per noi ovviamente questa diversità conta”. Infine, Landini ha annunciato un’assemblea sindacale prevista per questa sera a Piombino per fare il punto sul percorso e sui tempi di decisione.

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SIMONCINI: “PRODUZIONE ACCIAIO E TUTELA DELL’OCCUPAZIONE: DECIDERE PRESTO”

“Adesso – è il commento di Simoncini – diventano importanti i tempi. L’individuazione del soggetto che dovrà far ripartire l’attività della Lucchini deve avvenire presto, prestissimo, entro la metà di questo stesso mese: è giusta la sottolineatura dei sindacati e dei lavoratori sulla necessità di tenere in primo piano i tempi necessari per la ripresa”.

“Sono due – ha confermato l’assessore – gli aspetti fondamentali su cui deve fondarsi il rilancio della Lucchini: per un verso, produzione di acciaio e riapertura dell’area a caldo e per l’altro, salvaguardia dei livelli occupazionali, con un’attenzione particolare al problema dell’indotto. C’è accordo, anche con il Governo, che questi aspetti debbano guidare la valutazione della migliore proposta. Il progetto industriale dovrà dare una risposta credibile, con un piano finanziario certo, a questi due elementi”.

Simoncini ha anche informato sullo stato di avanzamento dell’accordo di programma per Piombino:”Nella prossima riunione di giunta – ha detto – porteremo la precall, cioè l’informativa sugli strumenti attivabili per i progetti di reindustrializzazione. E rapidamente con Invitalia partiranno i bandi rivolti alle imprese che vogliono investire nella Val di Cornia. È inoltre importante che nella prossima seduta del CIPE, dopo i 20 milioni già deliberati, venga il via libera anche ai 50 milioni per le bonifiche”.
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GIULIANI: “NON OLTRE IL 15 NOVEMBRE LA PROROGA PER LE DUE OFFERTE”

“E’ stata fatta un’analisi del momento attuale – ha spiegato il sindaco Giuliani – considerando la presenza contemporanea di due offerte ambedue molto interessanti e valide, quella presentata dal gruppo indiano SWG di Jindal e quella del gruppo algerino Cevital. Tutte le parti sono state concordi sul fatto che tutte e due le richieste presentano elementi di interesse che fanno ben sperare – ha detto il sindaco – Naturalmente, nella valutazione delle due offerte, l’obiettivo sarà quello di puntare alla migliore proposta per lo sviluppo territoriale di medio e lungo termine, che sia comunque il più duraturo possibile e attento a rispettoso dei parametri di sostenibilità ambientale. Tutto questo rientra nelle azioni di reindustrializzazione previste dall’Accordo di programma, così come la questione dell’efficientamento energetico che è stato un ulteriore argomento di discussione e di analisi”.

Per una attenta valutazione a 360° delle offerte, il commissario straordinario Nardi ha chiesto proprio oggi (martedì 4 novembre) al governo e al Comitato di sorveglianza una proroga di altri 7-10 giorni massimo per consentire un ulteriore approfondimento prima della scelta definitiva.

“Da parte di tutti – ha commentato il sindaco – è emersa la necessità di non ritardare ulteriormente la decisione, per salvaguardare l’approvigionamento degli impianti e continuare la produzione dei lavorati. E’ necessario quindi che entro quella data si arrivi a una decisione finale, consentendo la valutazione delle due offerte, entrambe molto valide”.

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FAGIOLI: LUCCHINI RIDURRE I TEMPI DELLA CESSIONE

«Sulla vertenza Lucchini di Piombino è necessario ridurre al minimo i tempi per la decisione relativi alla cessione per creare le condizioni di una ripresa dell’economia del territorio.

Bisogna evitare che per inseguire proposte dell’ultima ora si rinviino i tempi della decisione finale, per questo sono da respingere, con fermezza tali tentativi.

Ci aspettiamo dal commissario Nardi e dal Ministero dello Sviluppo Economico la massima trasparenza come hanno sempre dimostrato in questa vicenda. Abbiamo dichiarato perciò al vice-ministro De Vincenti che è necessario che arrivi una risposta definitiva entro la metà del mese di novembre».

Fausto Fagioli

Scritto da il 4.11.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 13 giorni, 22 ore, 57 minute fa

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