SUCCESSO PER IL CONVEGNO SUL VOTO IN VAL DI CORNIA

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Bucci – Benesperi – Floridia – Bertini – Camerini

Piombino (LI) – Il 6 giugno il Corriere Etrusco ha organizzato il convegno intitolato “Elezioni: cosa cambia in Val di Cornia” per analizzare il voto delle recenti amministrative nei Comuni di Piombino, Suvereto, San Vincenzo e Campiglia Marittima.

Per l’andamento del voto nel Comune di Piombino è intervenuto l’ex sindaco ed ex assessore regionale Paolo Benesperi, che  sottolinea come sia rimasto sostanzialmente invariato il numero degli elettori rispetto alle precedenti elezioni e in calo quello dei votanti: il tetto si attesta sul 70%, «ognuno giudichi se è alto o è basso ‒ commenta». La situazione delle elezioni comunali è notevolmente diversa rispetto a quella delle elezioni europee per quanto riguarda il Pd, che a livello locale perde 1434 voti e scampa il ballottaggio grazie alle liste ad esso alleate (Spirito Libero e Sinistra per Piombino); Giuliani viene dunque eletto sindaco, ma con una percentuale bassa, il 55,47%. Il M5S diventa il secondo partito e Forza Italia, terzo partito, perde 1658 voti. Le quattro liste civiche prendono intorno al 3% l’una, denotando una certa frantumazione.

Per quanto riguarda il Comune di Suvereto è intervenuto Alessandro Camerini, laureato in Economia e coordinatore del comitato “No fusione Campiglia-Suvereto”. L’esperto dichiara che è come se la campagna elettorale a Suvereto fosse durata un anno, dato che il referendum sulla fusione risale a ottobre 2013 e la vittoria di Parodi con “Assemblea Popolare” era stata decretata al tempo, con la scelta dei cittadini di evitare la fusione. Alle amministrative la situazione si è dunque ribaltata rispetto al 2009: perde il Pd e vince la lista civica di Parodi, nonostante la vittoria del Partito alle europee.

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Il direttore del Corriere Etrusco Giuseppe Trinchini

L’analisi del Comune di Campiglia M.ma è stata condotta da Fiorenzo Bucci, giornalista de “La Nazione” e scrittore: i numeri, ha osservato, dimostrano che la differenza che intercorre fra la Soffritti, vincitrice, e tutte le altre alternative di governo è di sole 79 preferenze (su 3173 voti totali). 79 voti è un distacco irrisorio, dato che in passato la distanza fra il vincitore e la somma degli altri andava dalle centinaia alle migliaia di voti. L’unione di tutte le opposizioni potrebbe essere l’unico modo per creare una vera competizione a Campiglia, soggetta a un partito estremamente dominante che sembra non scalfibile. Il secondo partito è il M5S, che si è dato molto da fare in campagna elettorale, ma ha raccolto meno che alle europee e meno che a livello nazionale.

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il numeroso pubblico in sala

Nicola Bertini, ex consigliere comunale dal 2004 al 2014, ha illustrato la situazione a San Vincenzo: a livello locale la campagna elettorale per le primarie, infuocata, pare abbia influito sul voto alle comunali. 2066 elettori hanno votato alle primarie, in cui Bandini ha preso 900 voti; alle comunali i voti sono stati 2001 e il sindaco è stato votato da 1/3 dell’elettorato. Il risultato di Bandini è dunque in linea con quello di Soffritti che ottiene il 33% degli aventi diritto, con il 31% di Lolini e il 36% di Giuliani. «Nonostante ci sia un rimescolamento complessivo ‒ conclude Bertini ‒ pare non essere cambiato niente».

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Camerini durante il suo intervento

L’analisi dell’andamento a livello nazionale e regionale è stata curata da Antonio Floridia, presidente della Sise (Società italiana di studi elettorali) e responsabile per la regione Toscana dell’Ufficio e Osservatorio Elettorale. Floridia esordisce evidenziando la recente volatilità elettorale e la scomparsa del voto fideistico: «Siamo nel pieno di una rivoluzione politica e storica ‒ dice il Presidente ‒. L’anno scorso alle elezioni politiche ha cambiato voto il 40% degli elettori». Anche l’astensionismo incide sul risultato finale: Floridia sostiene che oggigiorno il non andare a votare è un’opzione, non più una mancanza vissuta come senso di colpa. In Toscana c’è stato un calo di votanti del 12% rispetto alle ultime elezioni e tutti i partiti hanno perso voti in cifre assolute eccetto il Pd: 515 mila sono i voti col segno meno (la somma di Forza Italia, M5S, Europa Civica etc.) e 237 mila voti in più solo per i Democratici.

Scritto da il 11.6.2014. Registrato sotto cultura, Foto, ultime_notizie, video. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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