PIOMBINO: L’OSPEDALE E’ AL COLLASSO MA TUTTI DANNO “BUONI CONSIGLI”

Piombino (LI) – Da tempo comitati e cittadini lamentano “malfunzionamenti” e chiusura reparti nell’ospedale di Piombino, al punto che c’è chi in città da tempo, malignamente, la chiama “La scatola vuota” per la mancanza cronica di medici e infermieri. La politica, per tropop tempo silente, inizia a prendere coscienza, per ora a parole, della situazione.  Riportiamo la replica del consigliere e medico Mario Atzeni per conto del gruppo Consiliare UDC-CIVICI -POPOLARI-LIBERALI ad una nota del Segretario del locale PD di Federazione De Rosa e una recente nota del Consigliere Anselmi.

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ATZENI: E’ L’ORA DI RIQUALIFICARE DAVVERO L’OSPEDALE

Mario Atzeni

«Abbiamo letto con sorpresa e soddisfazione le dichiarazioni fatte dal  segretario della federazione Pd Simone de Rosas che improvvisamente si è reso conto della necessità di dotare dopo anni di attesa l’ospedale unico delle Valli Etrusche di un suo regolamento e di una rete funzionante in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, ospedaliere e territoriali, andando a colmare  le lacune profonde che negli anni hanno acuito un senso di sfiducia dei cittadini verso un settore così importante come quello della sanità.

Ma questo non è forse quello che noi del gruppo Consiliare UDC-Civici-Popolari-Liberali assieme al  Sindaco, agli altri  gruppi Consiliari di maggioranza, ai cittadini che hanno fatto un presidio davanti a Villamarina per 130 giorni, abbiamo sempre richiesto?

Sempre il  segretario della federazione Pd scopre che c’è bisogno di investimenti per la telemedicina e per la ricerca, insieme a una congrua distribuzione del personale medico e una nuova articolazione dei servizi dai centri di alta specializzazione fino ai territori per  ridisegnare la sanità locale e riportare in alto gli standard delle prestazioni in modo diffuso su tutto il territorio regionale, anche al fine di evitare inutili e dannosi spostamenti di pazienti in cerca di prestazioni, con le  varie attività che devono essere svolte in prossimità del cittadino perchè non è pensabile che gli abitanti della Val di Cornia siano costretti a recarsi a Cecina o Livorno per quasi tutte le esigenze sanitarie

Anche questa è una delle reiterate richieste che l’Amministrazione Comunale ha fatto più volte, inascoltata, alla ASL e alla Regione.

Visto che finalmente il PD si riconosce appieno nella impostazione politica e nelle richieste avanzate molteplici volte dall’Amministrazione Comunale, lo invitiamo a intraprendere assieme a noi il percorso che vogliamo porti ad una  seria e credibile riqualificazione della sanità della Val di Cornia, cominciando a garantire nuovamente i servizi essenziali ospedalieri e territoriali, nel rispetto della dignità e del diritto dei cittadini della Val di Cornia a ricever cure  adeguate e pubbliche così  come è garantito a tutti gli altri abitanti della Toscana».

UDC-Civici-Popolari-Liberali

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PD: PER DE ROSAS E’ L’ORA DI DARE ALL’OSPEDALE UNICO UN REGOLAMENTO

Piombino (LI) – Per la Federazione Pd e l’Unione comunale il partito non è più disposto a tollerare l’arretramento nei servizi essenziali, che è bene ricordarlo, sono regionali.

«L’obiettivo è dotare dopo anni di attesa l’ospedale unico delle Valli Etrusche di un suo regolamento e di una rete funzionante in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, ospedaliere e territoriali, colmando, finalmente, le lacune profonde che negli anni hanno acuito un senso di sfiducia dei cittadini verso un settore così importante come quello della sanità.

Sul tavolo dei sindaci c’è anche la grande scommessa del Pnrr che coglierà il punto solo se costruirà gli strumenti per avvicinare i territori più periferici ai grandi centri, anche nel campo della sanità. Case di Comunità, investimenti per la telemedicina e per la ricerca medica, insieme a una congrua distribuzione del personale medico dovranno riportare in alto gli standard delle prestazioni in modo diffuso su tutto il territorio regionale, evitando inutili e dannosi spostamenti di pazienti in cerca di prestazioni”, hanno proseguito la Federazione Pd sottolineando come questo processo non possa non tener conto del ruolo dei professionisti, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di volontariato.

Tra i primi punti da affrontare, il Pd suggerisce quello della carenza di personale: “Si adottino strategie finalizzate al reperimento delle professionalità necessarie, con incentivi per i territori periferici come proposto in consiglio regionale dal consigliere Anselmi”.

E’ notizia di ieri l’ennesimo disservizio con conseguente disagio per gli utenti del nostro sistema teritoriale. L’ambulatorio ferite difficili attivo fino ad oggi grazie al personale della chirurgia di Villamarina che, a causa della carenza di organico, è stato sospeso e i cittadini costretti a recarsi all’ospedale di Cecina. Lo riteniamo inaccettabile. – hanno commentato – Queste attività devono essere svolte in prossimità del cittadino e non è pensabile che gli abitanti della Val di Cornia siano costretti a recarsi a Cecina per curare una ferita”.

È tempo di dare risposte concrete ai cittadini, di trovare soluzioni ai problemi di dotazione di personale e tecnologie segnalati un po’ da tutti i reparti ospedalieri e di dare seguito agli impegni e agli investimenti già programmati dalla Regione, come il Pronto Soccorso di Piombino e la Casa di Comunità, di cui ad oggi non si vede traccia. Come Partito Democratico non siamo più disposti a tollerare qualsiasi arretramento nei servizi essenziali».

3-2-2022

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ANSELMI FA UNA MOZIONE PER VALORIZZARE I PICCOLI OSPEDALI COME PIOMBINO

Il consigliere regionale Pd Gianni Anselmi con una nuova mozione all’inizio di gennaio 2022 ha chiesto alla Giunta regionale (PD) di attivare modelli organizzativi e contrattuali incentivanti e adeguati per risolvere la problematica del reperimento di personale per gli ospedali considerati meno attrattivi come quello di Piombino.

“La mancanza di personale rappresenta uno degli elementi di criticità del sistema sanitario nazionale: un fenomeno particolarmente forte nelle strutture sanitarie periferiche. Si tratta di presidi con crescenti difficoltà nel reperimento del personale sanitario, soprattutto medico, collocati in aree distanti dai grandi centri e nelle aree interne, montane o insulari; ne è un esempio la recente richiesta di potenziamento dell’attuale copertura oraria della continuità assistenziale, ex guardia medica, all’isola d’Elba. Rispetto all’aumento degli indici di invecchiamento della popolazione, alla crescita della cronicità e della fragilità e anche al di là della gestione straordinaria della pandemia, con una mozione chiediamo alla Giunta regionale di portare a compimento, quanto prima e in coerenza con atti già assunti nel marzo 2021, un progetto regionale per l’attuazione di modelli organizzativi e contrattuali incentivanti e adeguati per risolvere la problematica del reperimento di personale per gli ospedali considerati meno ‘attrattivi’; per rafforzare la sanità territoriale e generare risposte efficaci per le esigenze di salute dei cittadini residenti in tutte le aree della Toscana”.

Così la Giunta regionale con delibera, la n.233 del 15/03/2021 e con un successivo decreto dirigenziale, ha definito un percorso per adottare strumenti in grado di affrontare la problematica del reperimento di professionisti destinato a questo tipo di strutture.

“La delibera – ha spiegato Anselmi – prevede, inoltre, una sperimentazione nell’ambito del progetto per lo sviluppo del Presidio delle Valli Etrusche, realizzando un modello pilota. Occorre individuare modalità organizzative e di gestione delle risorse umane capaci di attuare una migliore distribuzione sul territorio delle competenze, anche tenendo conto delle risorse attivate dal PNRR e dei percorsi di integrazione e collaborazione di rete in campo fra presidi ospedalieri”.

“Alle esigenze sanitarie dei territori periferici servono risposte efficaci, economicamente sostenibili, e con modalità operative gratificanti per le professionalità coinvolte. Una sfida – ha concluso – che determinerà il futuro della sanità territoriale, che coinvolge istituzioni, professionisti e cittadini”.

L’unica cosa che possiamo sperare è che questa mozione regionale non faccia la fine di tutte le precedenti vista la condizione del nosocomio piombinese.

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Scritto da il 21.2.2022. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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