VILLAMARINA: PRESIDIO DI PROTESTA DELLA VAL DI CORNIA MERCOLEDI’ A FIRENZE

la grafica di partecipazione al presidio fiorentino

Piombino (LI) – Mercoledì 9 giugno si terrà la manifestazione organizzata a Firenze dal “Comitato Ospedale di Piombino” con un presidio davanti alla sede della Regione Toscana in Via Cavour 4 a Firenze dalle ore 10 alle ore 13. Una delegazione dei manifestanti incontrerà alcuni rappresentanti regionali. E’ prevista la presenza anche del sindaco di Piombino Francesco Ferrari. Gli organizzatori invitato tutti i residenti in Val di Cornia a partecipare.

«Siamo sempre più preoccupati – commentano gli organizzatori in una nota – per la situazione dell’Ospedale di Villamarina a Piombino, che sembra non poter garantire, anche in considerazione dell’imminente arrivo della stagione estiva quando la potenziale utenza dell’ospedale aumenterà notevolmente, uno standard di sicurezza in grado di tutelare la salute di tutta la comunità.

È ormai evidente che il depotenziamento e ridimensionamento del presidio sanitario, è frutto di una chiara strategia politica, con molti cittadini che considerano fallimentare il modello di ospedale unico Piombino-Cecina che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto invece rafforzare entrambi i nosocomi con un’azione sinergica, incrementando i servizi per i residenti, ma che in realtà ha depotenziato i servizi dei due Ospedali che si trovano a ben 50 km di distanza l’uno dall’altro, con particolare “accanimento” per quello di Piombino».

La nota indica anche le principali criticità attualmente riscontrate a Villamarina:
– l’attività del punto nascita è sospesa dal Giugno 2019, determinando il totale ridimensionamento di tutta l’area materno infantile, compresa la pediatria che non ha più la guardia notturna;
– il reparto di Radiologia con soli tre medici in full-time non riesce a garantire i turni per le prestazioni ordinarie, sono garantite soltanto le urgenze;
– il reparto di Nefrologia, che tratta anche numerosi pazienti dializzati della Val di Cornia, per due recenti pensionamenti ed una dimissione volontaria, rimarrà con un solo operatore medico;
– i reparti di Ortopedia, Cardiologia non hanno un direttore di ruolo e scontato una grave carenza di personale; sotto organico anche Anestesia e Rianimazione, da settembre rimarranno in servizio solo 6 operatori”.

Preoccupazione condivisa da molti partiti ed associazioni locali che compendono la protesta dei residenti che si protrae ormai da oltre 130 giorni presso la struttura, e che saranno presenti con i manifestanti a Firenze senza alcun simbolo politico.

«La speranza – concludono – è quella di poter finalmente incontrare l’assessore regionale Bezzini e il presidente Giani che in oltre quattro mesi mai si sono mai presentati al presidio ne hanno dato alcuna risposta alle domande fatte sia da noi che dall’amministrazione comunale».

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Per far comprendere ai nostri lettori che la situazione è tutt’altro che “nella norma” pubblichiamo anche una nota dei sindacati di categoria del comparto “Valli Etrusche” (che comprende l’ospedale di Piombino, Cecina e Campiglia) giunta alcuni giorni fa in redazione.

CGIL CISL UIL DICHIARANO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DEL COMPARTO SANITA’ VALLI ETRUSCHE

I sindacati di categoria CGIL FP, CISL FP, UIL FP a seguito di numerosi incontri territoriali nonché di altrettante segnalazioni di criticità dei servizi e degli organici, prendono atto della inconsistenza delle risposte avute dalla Direzione Aziendale e con la presente dichiarano lo STATO DI AGITAZIONE con le seguenti motivazioni:

1) mancate risposte a ripetute richieste circa l’assetto produttivo del Presidio Ospedaliero Valli Etrusche ( Cecina­-Piombino) ed in particolare Area Medica, Utic-Cardiologia,  Rianimazione, Specialistiche Chirurgiche, Blocco Operatorio, Pronto Soccorso, Diagnostiche, Riabilitazione Campiglia.

I sindacati si chiedono poi “chi fa che cosa e con quali risorse” per le gravi carenze anche nella Sanità Territoriale, come ADI, Distretti, Campagna Vaccinale, Cure Intermedie, Ospedale di Comunità, ect… a causa di particolari e ben note criticità dovute a carenza di organici e insufficienze organizzative come mancate risposte in termini di sostituzione di pensionamenti ( turn over ), mobilità, ed incrementi necessari a sostenere nuovi servizi e/o potenziamenti degli stessi (vedi ADI-RIABILITAZIONE, USCA ect).

Inoltre tra Cecina e Piombino si rilevano 16 unità di infermieri e OSS mancanti. Manca inoltre il previsto e necessario piano di rafforzamento estivo in particolare dei Pronto Soccorso e delle Diagnostiche.

Le difficolta della radiologia di Piombino e del PS sta rallentando tutte le attivita’ del presidio di Villamarina che invece ha tutte le possibilita’ di riprendersi il ruolo che gli compete nella rete ospedaliera (esempio attivita’ chirurgica raddoppiata nei primi 4 mesi del 2021 da 250 ad oltre 500 interventi.

«Mancanza di un previsto e necessario Piano Ferie in grado di assicurare il bisogno di riposo biologico degli operatori sottoposti a forte stress da lavoro durante la pandemia; ad oggi non sappiamo quante ferie residuano del 2020 e non abbiamo nessuna garanzia che il piano ferie 2021 sia sostenibile. L’azienda a richiesto 40 infermieri interinali per tutta la nord ovest e per il solo periodo 15 giugno-15 settembre, una goccia nell’oceano totalmente insufficiente».

Sui suddetti argomenti le scriventi OOSS hanno più volte tentato di avere risposte dalla Direzione Aziendale che non sono pervenute.

Scritto da il 8.6.2021. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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