SAN VINCENZO: DURE CRITICHE DA FUTURO CIVICO E FORZA ITALIA PER LA NOTA PD

San Vincenzo (LI) –  Dure critiche da parte di “Futuro Civico” e “Forza Italia” alle parole dei due coordinatori del circolo Pd sanvincenzino Maurizio Scatena e Fabio Pellegrini. Parole ritenute inaccettabili da entrambi i partiti. Riportiamo integralmente le due note e a seguire l’articolo integrale pubblicato dal PD di San Vincenzo.

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FUTURO CIVICO: INACCETTABILI LE VICENDE ACCADUTE A SAN VINCENZO

Il commissariamento del Comune di San Vincenzo da parte del prefetto di Livorno, Paolo d’Attilio, che ha affidato la gestione della macchina amministrativa comunale al suo vice Salvatore Parascandola, rappresenta l’apice di una vicenda che ha avuto il suo inizio il 9 marzo scorso con l’arresto per corruzione dell’allora sindaco Massimo Bandini e di due imprenditori operanti in quel comune, e ben 26 indagati tra i quali il vicesindaco alcuni assessori e una parte dei dirigenti del Comune.

Ma non basta, a lato di questa vicenda vediamo apparire anche un secondo filone d’inchiesta che vede una cassetta di sicurezza con quattro Rolex e 300.000 € in contanti in una cassetta di sicurezza intestata all’ex tesoriere del Pd di San Vincenzo.

Fatti mai visti in Val di Cornia ma anche raramente nel resto della Toscana, al punto che il Partito Democratico di San Vincenzo, nelle figure dei due coordinatori del circolo Pd San Vincenzino Maurizio Scatena e Fabio Pellegrini prendono le distanze in modo netto dalla vicenda che dicono di aver appreso solo dai giornali.

Riteniamo che quanto accaduto in quel comune sia completamente inaccettabile e mostra, pur con le dovute garanzie del nostro sistema giudiziario, un modus operandi, che se confermato in sede processuale, è intollerabile per i cittadini.

La nostra speranza è che questa vicenda sia solo una brutta eccezione nel territorio della Val di Cornia. È l’ora come cittadini di interrogarsi realmente su quale sia il vero
bene per il territorio.

Critica e stupore per quanto accaduto sono sentimenti inevitabili, ma a questi deve seguire la volontà di mettersi in gioco per far sì che quanto accaduto non si ripeta. Punendo al momento del voto anche politicamente i responsabili, e chi dei propri amministratori non ha controllato a dovere. Il rischio altrimenti è che i sanvincenzini possano trovare in comune dopo le elezioni il “lato B” dello stesso disco, oppure l’altra faccia della stessa moneta.

Il cambiamento, quello vero, richiede una presa di coscienza e di responsabilità nei confronti di tutti i concittadini che devono mettersi in gioco affinché il futuro di San Vincenzo sia realmente diverso. Un futuro civico dove i partiti offrono alla città il meglio del loro materiale umano, senza rendite di posizione o peggio interessi di bottega.

A San Vincenzo serve un “vero reset”, serve un nuovo “Futuro civico” dove gli interessi di tutti i residenti siano predominanti rispetto a quelli di pochi.
Per questo “Futuro Civico” osserva con grande attenzione ciò che sta avvenendo a San Vincenzo. Un comune dove, dopo il fallimento dei partiti, il futuro torni realmente nelle mani dei cittadini senza sorprese, o peggio magheggi post elettorali.

Ufficio Stampa “FUTURO CIVICO”

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FORZA ITALIA: IL PD SI COMPORTA COME UN GOFFO PONZIO PILATO

Abbiamo letto con sorpresa ed anche un po’ di inquietudine, l’intervento dei due coordinatori della  sezione del Partito Democratico di San Vincenzo che, in maniera pilatesca quanto goffa, prendono le distanze dall’amministrazione piddina, travolta dalle indagini su presunti gravi reati, nell’esercizio delle proprie funzioni.

E’ bene ricordare che, sia il Sindaco che gli assessori coinvolti, con particolare riferimento al delegato all’Urbanistica, sono rappresentanti di assoluto riferimento del Partito Democratico di San Vincenzo, nel quale hanno  rivestito importantissime cariche a livello zonale. Lo stesso tesoriere del PD, in carica fino a pochi giorni fa, è lo stesso a cui è intestata la famosa cassetta di sicurezza contenente molto denaro e orologi di lusso di provenienza non chiara.

I coordinatori locali del PD, che attualmente si stracciano le vesti, sono gli stessi che hanno avallato politicamente le scelte dell’amministrazione e che, evidentemente, hanno selezionato il tesoriere del partito. Non volendo entrare assolutamente nel merito giudiziario che non ci compete, non si può però sottacere l’enorme responsabilità politica di coloro che, alla guida del PD di San Vincenzo, hanno permesso che fosse perpetuata questo tipo di politica destruente e sfrontata, come ben si evince dalla cronaca giudiziaria, a prescindere dalla liceità giuridica di tali comportamenti.

In un paese normale, quanto successo porterebbe inevitabilmente alle dimissioni di quei quadri politici locali che “non c’erano e se c’erano, dormivano”.

Non solo questo non è avvenuto, ma gli stessi si lanciano in un improvvido quanto intempestivo comunicato, che di fatto apre, in maniera surreale, la campagna elettorale, con la solita supponenza, chiamando a raccolta la comunità contro “la destra”, come se il problema del paese fosse la reale possibilità di una alternativa di governo legittima e democratica e non il malgoverno degli ultimi anni e, soprattutto, la questione morale, su cui i nostri, forse distratti, elegantemente sorvolano.

Insomma, nonostante tutto, niente di nuovo sotto il sole. Nessuna presa di coscienza della difficoltà in cui questo PD ha messo un intero paese, alla vigilia della stagione estiva, nessun elemento di autocritica,  né tantomeno un cenno di ritegno e pudore, ma la solita crociata contro gli avversari, con la consueta sicumera ed arroganza del potere che, in questo frangente suscita, non rabbia, ma solo umana commiserazione.

Forza Italia, Coordinamento Provinciale di Livorno

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LA NOTA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI SAN VINCENZO
«Il Pd non può essere associato ai fatti contestati a suoi ex dirigenti»

«Il Partito Democratico di San Vincenzo è un partito sano e non può essere associato in alcun modo ai fatti contestati dagli inquirenti a suoi ex dirigenti». Così Maurizio Scatena e Fabio Pellegrini, coordinatori del circolo Pd sanvincenzino. In una nota i due coordinatori del circolo provano a marcare le distanze a seguito dell’inchiesta della Procura di Livorno che coinvolge 26 persone tra amministratori, tecnici comunali, professionisti e imprenditori. Indagati tre dei quattro assessori della ex giunta sanvincenzina, con l’ex sindaco Alessandro Bandini che dal 9 marzo è agli arresti domiciliari. «Fa bene la magistratura a indagare a fondo su tutte le situazioni che ritiene rilevanti, ma il coordinamento del Pd di San Vincenzo è totalmente estraneo a una vicenda che ha appreso solo dai giornali». […]
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Scritto da il 10.4.2021. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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