RIMATERIA: PER LA CGIL DEVE DIVENTARE GRANDE 106 ETTARI

l’azienda durante il sequestro dei NOE

Piombino (LI) – Sono arrivati in redazione due comunicati, ad un giorno dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale del contributo di trecentocinquanto mila euro (350.000 euro) all’azienda Rimateria, gestore della discarica di Ischia di Crociano (recentemente sequestrata dai Carabinieri del NOE), impianto che non prende i nostri rifiuti urbani, ma quelli speciali provenienti da tutta Europa.
Particolarmente interessante quello della CGIL, che di fatto butta giù la maschera e parlando di “bonifiche” spiega quale potrebbe essere il vero piano dell’azienda che presto diventerà privata: quello di estendersi fino a 106 ettari (quasi 152 campi di calcio regolamentari uno a fianco all’altro a quota 32 metri di altezza), arrivando di fatto quasi a costeggiare il futuro porto della Chiusa. Il secondo comunicato congiunto arriva invece da tutte le liste di opposizione che denunciano la mostrusità di una simile operazione.

Intanto il sondaggio sui social Networks ha raggiunto uno schiacciante 255 NO (pari all’88,9%) contro 21 SI’, anche se il partito di governo sembra abbia deciso di non prendere minimamente in considerazione questa volontà popolare. Chi vuole votare può comunque farlo PREMENDO QUI.

Anche la Petizione da inviare al presidente della Regione Enrico Rossi ha raggiunto solo sul web quasi 400 firme, alle quali vanno aggiunte altrettante cartacee. Grandi numeri per una città che è stanca di sentire “narrazioni” condite da puzzo e disoccupazione. Chi vuole firmare la petizione può PREMERE SU QUESTO LINK.

Leggiamo adesso insieme i due comunicati integralmente.

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FP-CGIL: “ACCELERARE SU PROGETTO RIMATERIA E BONIFICHE. SUBITO VIA LIBERA AL PRESTITO ALL’AZIENDA E TAVOLO DI CONFRONTO”

Il nuovo ampliamento della discarica: In verde i confini della discarica attuale (premi per ingrandire)

Bonifiche, serve una scossa. Per mesi abbiamo dibattuto sulla discarica di RiMateria quando invece la necessità del territorio e dei cittadini è risolvere le emergenze derivanti dagli accumuli di rifiuto prodotti dalla ex Lucchini, non controllati e non bonificati.

Le discariche sono 4 + 1:
1) Discarica RiMateria (ex ASIU) ad oggi controllata da un’azienda in attività;
2) Discarica ex Lucchini esaurita;
3) Discarica ex Lucchini non esaurita;
4) Li53 Discarica non controllata e non bonificata, a cui aggiungere la quinta, la cosiddetta “36 ettari” non controllata e non bonificata, all’interno dell’impianto siderurgico ex Lucchini, più volte sequestrata dall’autorità giudiziaria per la sua potenziale pericolosità.

Sulla questione bonifiche serve chiarezza e un sensibile cambio di passo: basta parole, il territorio ha bisogno di fatti concreti. La bonifica delle aree inserite nel Sin di Piombino è di vitale importanza. Sin isituito – lo ricordiamo – nel 1998 e perimetrato nel 2000 e 2006 ( http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2017/060-17/il-sito-di-bonifica-di-interesse-nazionale-di-piombino ).

Le istituzioni, a più riprese, hanno assicurato un impegno da 50 milioni di euro: tutto è fermo o quasi, in tanti anni la situazione non pare essersi sbloccata sensibilmente. Per noi diventa chiaro come la priorità sia garantire la prosecuzione dell’attività di RiMateria e del suo iter autorizzativo in quanto unico soggetto che mantiene in sicurezza le aree ad essa affidate, e che ha la capacità di poter finalmente mettere sotto controllo e di bonificare le discariche non controllate.

Chiediamo percio’ al consiglio comunale di approvare il prestito all’azienda per garantire la fideiussione alla Regione Toscana per la prosecuzione del progetto RiMateria necessario alla messa in sicurezza del territorio.

Nessun Ampliamento , le 4 discariche oggetto del progetto RiMateria si estendono per circa 70 ettari e i lavori di riciclo, conferimento e bonifica non aumenteranno il consumo di territorio ma anzi ne prevederanno la bonifica. Come Fp-Cgil Livorno ci auguriamo che anche la cosiddetta “36 ettari” sia affidata a RiMateria per la conseguente bonifica e riciclo della materia.

Città Futura e Poggio ai Venti nel dimenticatoio?
La questione ambientale non si esaurisce con il Sin. Ci sono infatti due progetti in essere già da diversi anni che però non si sbloccano: la bonifica di Città Futura (progetto da 13,5 milioni di euro) e quello relativo alla messa in sicurezza delle discariche di Poggio ai Venti (5 milioni di euro).

Ad oggi non conosciamo a che punto sono questi progetti, nonostante si stia parlando di questioni fondamentali non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello industriale per l’attrazione di nuovi imprenditori.

Smantellamento impianti e principio di prossimità
Un’altra questione importante è lo smantellamento degli impianti obsoleti, o a fine vita, legati al ciclo produttivo dell’ex acciaieria: le aziende dell’indotto dotate di adeguata tecnologia e di macchinari potrebbero dare un contributo assai importante in questa delicata partita.
In vista dei rifiuti industriali che genererà la nascente azienda, sarebbe inoltre importante fissare il rispetto del principio di prossimità per il loro recupero, riciclo e smaltimento.

La Fp-Cgil Livorno si adopererà per rendere questo territorio sempre più attrattivo per le imprese, per la produzione dell’acciaio come di altri settori industriali.
Riteniamo dunque opportuno quanto prima un incontro con il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Stefano Corsini e il presidente della Regione Enrico Rossi, commissario straordinario per le bonifiche, anche con il coinvolgimento del neo ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio e dell’onorevole Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega al Cipr, dai quali ci aspettiamo una posizione chiara rivolta al rilancio di Piombino e di tutta la Val di Cornia.

Segreteria Fp-Cgil provincia di Livorno

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OPPOSIZIONI: LA NUOVA DISCARICA NON ERA IL PROGETTO INIZIALE DI RIMATERIA

Caramassi con il sindaco Giuliani

Rimateria, nasce dalle ceneri Asiu con un debito di oltre trenta milioni di euro, sotto l’egida della gestione PD. Ci fu presentata come l’azienda che si sarebbe occupata di progettazione e gestione d’impianti per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi, la progettazione e realizzazione d’interventi di bonifica nei siti industriali. L’azienda perfetta, per sistemare i milioni di metri quadrati inquinati di Sin che ancora oggi attendono, accogliendo i turisti che passano da via Unità d’Italia. Nella voce asset impiantistici del documento che ci presentarono vi è scritto e sottolineato”non è in programma alcun nuovo sito di discarica”.

Era già invece previsto da Asiu, lo sapevamo, ripreso da Rimateria, un ampliamento verso le ex discariche Lucchini di circa 300 mila metri cubi come riportato anche dalla stampa. Per caso, si scopre che in Regione è depositata una richiesta per una nuova discarica di 2,5 milioni di metri cubi per il conferimento di rifiuti speciali, sono altri venti anni di conferimenti e cifre stratosferiche, contestualmente si prevede, guarda il caso, l’ingresso dei privati nella società Rimateria.

Se fossimo rimasti al progetto iniziale, lavorando con il governo, per inserire il ciclo dei rifiuti, quindi Rimateria, nell’Accordo di Programma per le bonifiche del Sin, avremmo fatto il bene della città e di Rimateria ma, questa proposta fu bocciata in Consiglio comunale dalla maggioranza: perché?

Anche la messa in sicurezza della Lì53, l’unica discarica incontrollata che la maggioranza ha deciso che si doveva bonificare con i soldi dei piombinesi, come fosse colpa loro, si potrebbe far rientrare nell’Accordo di Programma. Ma il disegno era un altro da sempre, il quadro oggi è evidente, si evince dagli attori che muovono questo teatrino della falsa informazione sui social, dove sostengono che le opposizioni vogliono chiudere Rimateria che intende bonificare le discariche ex Lucchini, diffondendo la paura e il ricatto occupazionale; un sistema psicologico della gestione del potere che li ha caratterizzati per anni.

C’è un livore e un accanimento anomali sul sostenere questo progetto di nuova discarica, sopratutto verso i cittadini che combattono per una città diversa, un disegno di questa maggioranza dove il PD guida la musica, che insieme alla nuova enorme discarica e gli altri impianti di trattamento rifiuti che già ci sono e quelli in divenire, vogliono trasformare Piombino nella pattumiera d’Italia, qualcuno ci guadagnerà, sicuramente non i piombinesi.

 Rifondazione Comunista
 Un’Altra Piombino 
Movimento 5 Stelle
 Ascolta Piombino
Ferrari Sindaco

 

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Scritto da il 14.7.2018. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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