AFERPI: REBRAB RILANCIA E PRESENTA DUE PARTNER

Piombino (LI) – Colpo di scena nella vicenda Aferpi. Il settantacinquenne imprenditore algerino Issad Rebrab poco prima dell’ora di cena di martedì scorso 31 ottobre, tramite un’agenzia, ha comunicato che era stata inviata in extremis una nuova lettera di Cevital al ministro Calenda ed al commissario Ex Lucchini Nardi nella quale verrebbero indicati i due nuovi partner individuati dalla multinazionale per proseguire il progetto Aferpi a Piombino.

In questa lettera che segue quella del 27 ottobre si evidenzierebbero due partner industriali i cui nomi adesso sono stati indicati chiaramente da Cevital. Il primo è la cinese Sinosteel equipment & engineering co. ltd che si occuperebbe di realizzare un forno ad arco che potrebbe essere consegnato entro 24 mesi, e per avviare la riaccensione dell’altoforno in sette mesi, e la seconda è una società con sede a Dubai (Coastal group) che attraverso la Magnum Steel Industries Limited sarebbe disposta ad un investimento del 50% nel capitale di Aferpi.

Queste informazioni fino al giorno prima non erano nella disponibilità del ministro Calenda, che nell’incontro con i sindacati aveva confermato l’inadempienza di Cevital visto che la pazienza del Mise è ormai da tempo agli sgoccioli nei confronti del gruppo algerino.

Adesso il Governo dovrà avviare le opportune verifiche sull’affidabilità e reale volontà dei due partner industriali. Rebrab nel frattempo sembra che abbia chiesto anche altri due mesi di tempo. Vedremo nei prossimi giorni come il Mise valuterà questa nuova proposta visto comunque per l’avvio della contestazione da parte del commissario saranno necessari anche questa almeno due mesi, e considerate le feste natalizie tutto potrebbe slittare perfino al 31 gennaio 2018.

L’ipotesi di una battaglia legale comunque, a meno di altre sorprese, si fa sempre più concreta, e questo annuncio da parte della società, nell’ultimo giorno utile secondo l’addendum, potrebbe rappresentare il tentativo un ultimo tentativo di Cevital per rafforzare la propria posizione in questo possibile contenzioso, dopo che nei giorni scorsi Rebrab aveva fatto sapere che si era affidato a “Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners”, uno degli studi legali più importanti d’Italia.

Se la questione alla fine arriverà davvero davanti ai giudici del Tribunale di Livorno, visto che sembra non sia mai avvenuta una causa simile a questa, potrebbe davvero passare molto tempo prima di una decisione finale, visto che sono tre i gradi di giudizio. E il tempo è davvero il peggior nemico per le chance di ripresa delle acciaierie piombinesi, che non solo sono ferme, ma ad oggi non hanno più neanche alcun cliente.

Giuseppe Trinchini

Scritto da il 1.11.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    87 mesi, 2 giorni, 22 ore, 35 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it