PIOMBINO: M5S, SULLA SIDERURGIA TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Daniele Pasquinelli M5S

Daniele Pasquinelli, consigliere comunale M5S

Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle di Piombino.

«Prendiamo atto delle pubbliche esternazioni del Sindaco Massimo Giuliani comparse sulla stampa di ieri (che pubblichiamo al termine dell’articolo, ndr.). Stavolta non entreremo nel merito delle stesse, in fondo dovremmo solo esserne contenti perché di fatto avallano, seppur con grave ritardo,  le linee politiche che da mesi stiamo cercando di portare avanti.

Due su tutte: legare le concessioni portuali agli stati di avanzamento del piano industriale (per ora 0) e togliere dalla Variante, che pur deve seguire il proprio iter, le posizioni riguardanti Quagliodromo e 398. Perseguire il buon senso e guardare all’interesse generale della città non implica in nessun modo impedire gli investimenti di AFERPI, ma significa solamente creare un paracadute per l’economia piombinese nel malaugurato caso che di investimenti  non ve ne siano.  Peccato, però, che in questo frangente siamo stati offesi e denigrati da tutti coloro che, scommettendo politicamente su Monsieur Rebrab, non potevano concepire nient’altro che “atti di fede” nei confronti dell’azienda.

Se fossimo stati ascoltati ora avremmo qualche leva contrattuale in mano e la possibilità di programmare velocemente un piano B, al contrario si è scelto irresponsabilmente di dividere ulteriormente una città già divisa fra lavoratori, comitati, chi vede nell’industria l’unico futuro e chi spera nello sviluppo del turismo. Verrà il momento per passare all’incasso, ma le prossime elezioni amministrative saranno nel 2019, ora non siamo in campagna elettorale e come abbiamo sempre fatto continueremo a proporre atti concreti nell’interesse della città.

Tuttavia non possiamo dimenticare tutti gli epiteti che, a partire dal Sindaco , ci sono stati rivolti in questi mesi: gufi, cassandre, speculatori politici; per non dimenticare gli inviti alla dirigenza AFERPI a “sentire con le loro orecchie cose che, a raccontarle non ci si crederebbe”. Tutto è agli atti. Facile ora fare inviti all’unità nell’interesse di Piombino.

Noi, da parte nostra – conclude il Movimento 5 Stelle – continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto fino ad oggi, ovvero fare proposte di buon senso per le quali saremo sempre disposti a discutere nel merito, non per ricercare consenso elettorale, ma per i nostri concittadini. Nel frattempo, però, delle doverose scuse da parte di chi fino ad ora ci ha ingiustamente offeso non guasterebbero; sperando che, qualunque esso sia, da ora in poi si riesca a fornire un quadro veritiero ai lavoratori ed alla città».

MoVimento 5 Stelle Piombino

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REBRAB CI RIPENSA: CONGELATO L’AFFARE LEALI

Il ministro Calenda incontra Azzi e richiama l’azienda agli impegni. La proprietà promette 10 milioni per il circolante

Il Governo ha chiesto tempi rapidi per il piano industriale e finanziario, condizione per avere sostegno nel rapporto con le banche

di Cristiano Lozito (IL TIRRENO del 29 novembre 2016)

PIOMBINO Nella complessa vicenda Aferpi, arriva un altro cambio di rotta da parte di Issad Rebrab: il presidente delle acciaierie piombinesi infatti ha deciso di congelare l’affare Leali, cioè l’affitto di acciaieria elettrica e laminatoio Klesch in Trentino e Lombardia, raccogliendo cioè quello che era più di un invito da parte del ministro dello Sviluppo: Carlo Calenda infatti nell’ultimo confronto con l’imprenditore algerino aveva espreso forti dubbi su un’operazione che andava a intrecciarsi e a complicare il già difficile cammino nella ricerca degli investimenti per l’acciaieria di Piombino.

Rebrab quindi con questa mossa raccoglie la raccomandazione del Governo e pure quella che gli era arrivata dal gruppo dirigente piombinese di Aferpi, mai convinto dell’affare. In realtà però lo stesso patron algerino si sarebbe reso conto che per acquisire l’impianto della Leali Klesch le spese sarebbero ben superiori ai due milioni annui per l’affitto, considerando le necessità per il circolante, lasciando da parte le numerose grane già in essere dal punto di vista giudiziario per questioni di tipo ambientale.

Dopo la visita piombinese di Matteo Renzi, e l’assunzione di responsabilità da parte del premier al Palatenda, il Governo intanto sta esercitando tutte le pressioni possibili su Rebrab per indurlo a rispettare gli impegni su Piombino. Saltato il possibile confronto di sabato scorso a Lecce, e con Rebrab ancora fuori dall’Italia almeno fino alla seconda settimana di dicembre, ieri dunque Calenda ha incontrato l’amministratore delegato di Aferpi, Fausto Azzi, che stavolta ha portato al ministro la voce del presidente Rebrab.

L’impegno del patron algerino riferito al ministro è relativo al versamento in tempi rapidi di 10 milioni che serviranno per il circolante (i laminatoi sono semiparalizzati) oltre al denaro – alcune decine di milioni, ma in tempi non precisati – da versare nel capitale sociale di Aferpi. La sottosegretaria all’Ambiente, Silvia Velo, che ha parlato ieri con Calenda, spiega come il ministro abbia «rinnovato attraverso Azzi l’invito a Rebrab a rispettare gli impegni e a concentrarsi sugli investimenti a Piombino». «Il ministro Calenda – prosegue Velo – ha ribadito che in tempi rapidi vuole esaminare direttamente con Rebrab piano industriale e finanziario, partendo dalla necessità di un general contractor».

Cioè di un capocommessa per l’esecuzione delle opere che sono necessarie alla nuova acciaieria, sfuggendo ai problemi e alle tempistiche legate alla firma di appalti diversificati. «Calenda ha anche confermato – conclude la sottosegretaria all’Ambiente – tutti gli impegni presi dal Governo a proseguire nell’opera di sostegno con le banche per il progetto Piombino. Ma è chiaro che c’è poco tempo, e che la presentazione del piano industriale e finanziario è una condizione irrinunciabile». Il Governo dunque va avanti, ma anche il Comune vuol far sentire la propria voce.

Il sindaco Massimo Giuliani ha ricevuto nei giorni scorsi Azzi in via Ferruccio, per ribadire la posizione del governo locale e chiarire che a questo punto è diventato indispensabile un incontro con Rebrab, che da mesi sfugge al confronto con le istituzioni locali. «Abbiamo fatto tutto il possibile per favorire e accelerare i progetti di Aferpi – dice Giuliani – ma ora il piano va concretizzato. Ed è evidente che se non ci sarà chiarezza sugli investimenti sia per le acciaierie che per l’impianto agroalimentare, abbiamo in mano le nostre carte da giocare. sia per quanto riguarda la Variante che sulle concessioni demaniali».

Scritto da il 30.11.2016. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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