AFERPI: «FATE RISPETTARE A CEVITAL GLI ACCORDI PRESI»

la tabella apparsa su "Il Tirreno" del 1 luglio 2016

articolo 1 camping cigPiombino (LI) – Un comunicato stampa di Aferpi, apparso il  30 giugno 2016 unicamente su “Il Tirreno” edizione di Piombino, annunciava che Lunedì scorso Aferpi aveva presentato in Regione il procedimento di “verifica di assoggetabilità” per i nuovi impianti del polo siderurgico. Un procedimento che, di fatto, fa finalmente partire l’iter autorizzativo per la realizzazione del forno elettrico e del treno di laminazione.

L’articolo era completato da una tabella (che riportiamo a lato, ndr.) che presenta i piani di Cevital/Aferpi per il prossimo futuro. Ma questi dati contengono molte inesattezze, che sono state contestate dall’associazione “Articolo 1 – Camping CIG”, alle quali aggiungiamo anche altre osservazioni, che fanno davvero preoccupare per il futuro della siderurgia nella nostra città, quanto meno perché chi vuole fare un investimento così importante deve essere molto preciso con i numeri per non rischiare di fallire.
la tabella apparsa su "Il Tirreno" del 1 luglio 2016

la tabella apparsa su “Il Tirreno” del 30-06-2016

I contenuti della tabella sono comunque lontani dalle slides presentate nel “Piano industriale per la rinascita di Piombino” (premi sul link per consultarlo) presentato a maggio 2015, e numericamente inesatti perché, ad esempio, in “Piombino Logistics” c’erano al 31 dicembre 2015 tra i 110 ed i 120 dipendenti, poi aumentati di una decina/quindici nel corso di questo anno. Per cui sia zero che 60 sono dati errati in tabella.

Inoltre sempre secondo l’articolo, fino all’inizio del 2017 la Regione Toscana non potrà dare l’ok alla realizzazione dei nuovi impianti (sempre che non ci siano problematiche di alcun tipo), che però nel frattempo si sono dimezzati rispetto al piano industriale presentato nel 2015.
Da quella data comunque dovrebbero partire i 28 mesi per la costruzione del Forno e degli impianti annessi. Quindi la prima colata si sposta ottimisticamente ad aprile-maggio 2019, quando non più tardi di due mesi fa sia la politica che il sindacato parlava di settembre 2018.

 

Riportiamo integralmente il comunicato dell’associazione “Articolo 1 – Camping CIG” e a seguire l’articolo de “Il Tirreno”.
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Comunicato “Articolo 1 – Camping CIG”

camping cig centro giovani«Piombino tredicesimo mese dell’ Era Cevital. Da quanto si apprende dall’ articolo pubblicato dal Tirreno in data  30.06.2016  in riferimento alla vertenza Aferpi, sembra  che il piano industriale presentato il 15 aprile sul quale si basano tutti gli accordi finora sottoscritti (e sul quale il MISE ha dato parere favorevole ed ha autorizzato la cessione dello stabilimento ad Aferpi) sia stato completamente stravolto.Praticamente sembra che il piano industriale che conosciamo sia  stato aumentato  nella tempistica ( dal 2020 al 2022), e diminuito negli organici  (non più 2200 ma 1900 ) ,  anche per quel che riguarda i numeri degli addetti all’agroindustriale e alla logistica.Il piano originario prevedeva a regime una produzione/vendita di acciai di qualità e speciali di 2 milioni di tonnellate di prodotti finiti (rotaie, barre e vergella) con due forni elettrici: il nuovo piano prevede un solo forno elettrico e una produzione di un milione di tonnellate di acciaio ,  praticamente il progetto siderurgico è stato dimezzato.Il piano originario prevedeva la piena occupazione nel 2020 con 2200 unità mentre  il nuovo invece sancisce che la piena occupazione ci sarà nel 2022 e le unità occupate  saranno 1900.

In dettaglio si prevedono le seguenti unità occupate al 31/12/2022:

Nr. 1350 unità lavorative nel settore siderurgico in Aferpi SpA contro le 1450 previste dal vecchio piano

Nr. 300 unità lavorative nel settore Porto e logistica in Piombino Logistics SpA contro le 50 previste dal vecchio piano

Nr. 250 unità lavorative nel settore Agroindustriale  (società ancora da formare) contro le 700 previste dal vecchio piano

Il nuovo piano prevede la piena occupazione con 1900 unità lavorative contro le 2200 del vecchio piano con una perdita occupazionale di 300 posti di lavoro. Nella tabella sotto evidenziata (riportata dal Tirreno ) si può notare che i lavoratori assunti in Aferpi e Piombino Logistics  alla data  31.12.2016  saranno 750, questo  appare in evidente  contrasto agli accordi che prevedevano alla scadenza del  06.11.2016  l’assunzione della totalità dei lavoratori in Aferpi e/o Piombino Logistics.

Andamento occupazione Piano Industriale CEVITAL, periodo 2015-2022

                           Afepi   – Piombino Logistica –  Agroalimentare   –   Totale

01/07/2015           720                  0                                     0                      720

31/12/2016            690                60                                  0                      750

31/12/2017            750                65                                    0                      815

31/12/2018          1250              100                                    0                    1350

31/12/2019          1350              130                                  50                    1530

31/12/2020          1350              180                                 250                   1780

31/12/2021          1350              250                                 250                   1850

31/12/2022          1350              300                                 250                   1900

Nel vecchio piano,per quanto riguarda l’indotto ,  era previsto  il riassorbimento della quasi totalità dei lavoratori dell’indotto 600 unità  ; nel nuovo piano è previsto un massimo di 350 unità, perché buona parte delle attività delle imprese dell’indotto verranno svolte dal personale diretto di Aferpi , quindi una diminuzione di 250 posti di  lavoro.

Noi chiediamo a Cevital ed Aferpi: dopo un anno di assenza mediatica, ora che ( apprendiamo dal Tirreno )  in un documento ufficiale siete costretti a dare dei numeri, volete avere la decenza di spiegare ai lavoratori e ai cittadini di questo territorio quali sono realmente i vostri programmi e le vostre intenzioni?

A tutti coloro ( istituzioni e sindacati ) che dovrebbero lavorare per controllare e obbligare Cevital al rispetto degli accordi firmati vogliamo chiedere: siamo gli unici ad esserci resi conto che  Cevital , sembra  abbia unilateralmente cancellato gli accordi e li abbia riscritti a suo unico vantaggio?

Ed ora che  appare tutto evidente, cosa intendono fare?

Coordinamento art. 1 – Camping CIG

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IL TIRRENO del 30-06-2016
Aferpi invia in Regione il progetto complessivo e chiede l’autorizzazione

Forno elettrico,via all’iter

di Guido Fiorini
il piano industriale di Cevital

il piano industriale di Cevital

PIOMBINO Lunedì scorso Aferpi ha presentato in Regione il procedimento di “verifica di assoggetabilità” per i nuovi impianti del polo siderurgico. Un procedimento che, di fatto, fa partire l’iter per le realizzazione del forno elettrico e del treno di laminazione. Dopo tante parole, è un atto concreto. All’interno del procedimento sono previste anche le valutazioni di impatto ambientale sui vari siti confinanti con la nuova area industriale. Il procedimento prevede 45 giorni dal 27 giugno per la presentazione delle osservazioni e 90 giorni per la conclusione, a meno che non ci sia richiesta di integrazioni.

Così Aferpi presenta la richiesta: «Aferpi Spa comunica di aver provveduto in data 27.06.2016 a richiedere alla Regione Toscana (Settore Via- Vas – Opere pubbliche di interesse strategico regionale) l’avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità relativamente al: “Progetto di riconversione industriale e sviluppo economico delle aree del” complesso industriale ex-Lucchini di Piombino – Nuovo assetto dello stabilimento siderurgico Aferpi Spa””, depositando la documentazione. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova acciaieria elettrica costituita da un forno elettrico (Eaf) con pre-riscaldo della carica, per un target di produzione di 1.050.000 t/anno di acciaio solido, a cui saranno asserviti gli impianti Lf (Ladle furnace, siviera, il secchio di colata, ndr) e Vd (Void degassing), e due colate continue per la produzione di billette e blumi; la realizzazione di un nuovo treno di laminazione per la produzione di rotaie e di altre sezioni, con target di produzione di 750.000 t/anno; la realizzazione degli impianti di servizio (parchi stoccaggio rottame, Hbi, ghisa, ferroleghe, impianti di aspirazione fumi, trattamento acque, manutenzione siviere, lingottiere e tundish, sottostazione elettrica). Il progetto sarà realizzato nelle aree del complesso industriale ex-Lucchini in località Colmata, in adiacenza agli esistenti treni di laminazione (barre e vergella)». E ancora: «Il progetto ricade nel territorio del Comune di Piombino ed interessa a livello di impatti il territorio del Comune di Piombino.
Il procedimento di verifica di assoggettabilità comprende la Valutazione di incidenza sui seguenti Siti della Rete Natura 2000 (Sic, Zsc e Zps), proposti siti di importanza comunitaria (pSic) e siti di interesse regionale: Promontorio di Piombino e Monte Massoncello, Padule Orti Bottagone». Il progetto. Nella relazione sul progetto, che fa parte della corposa documentazione allegata alla richiesta, si legge: «Il progetto siderurgico prevede la delocalizzazione totale delle attività siderurgiche dalle aree a ridosso del centro abitato di Piombino, con realizzazione di una nuova acciaieria elettrica nella macro-area nord del sito ex-Lucchini e di un nuovo treno di laminazione per rotaie e profili. Rispetto allo stato attuale, determinatosi a valle della conferma dell’abbandono del ciclo integrale manifestata da Aferpi già nell’Accordo di programma del 30.06.2015, comporterà la dismissione degli impianti siderurgici ancora attivi nella macro-area sud (treno rotaie, area stoccaggio rottame, altri servizi). Il progetto, in linea con le previsioni della strumentazione urbanistica del Comune di Piombino consentirà da una parte di allentare la pressione ambientale sull’abitato (le aree ex industriali saranno in parte destinate ad attività artigiane, in parte consentiranno la realizzazione del progetto di connessione stradale della SS398 al porto di Piombino, con la creazione di una zona filtro fra l’area produttiva/commerciale ed il centro abitato, allentando la pressione ambientale sullo stesso».
Le materie prime.
Le materie prime utilizzate nel processo (rottame, Hbi (hot briquette iron, ndr), ghisa solida, ferroleghe, carbone ed altri materiali ausiliari) verranno conferite allo stabilimento tramite nave, treni e camion. Le principali aree di stoccaggio delle materie prime in progetto sono le seguenti: 1) parco rottami massivo (o esterno) area pavimentata scoperta di superficie pari a 38.000 m2, destinata a ricevere sia rottami dall’esterno che recuperi ferrosi generati all’interno dello stabilimento. 2) Parco massivo Hbi (hot briquette iron) – In adiacenza al parco rottami massivo sara realizzato il parco massivo Hbi, in area pavimentata con superficie di circa 8.700 m2, dove sara stoccato il materiale Hbi in arrivo da nave. Presso tale parco potra essere stoccata anche la ghisa solida in chips (cosi denominata per la sua pezzatura, tipo patatine, ndr). 3) Parco rottami interno – Area pavimentata e coperta dedicata allo stoccaggio massivo dei rottami cut-to-size, dell’Hbi e della ghisa solida. Stoccaggio e spedizione. Fino al completamento degli interventi in progetto, la quota parte dei semilavorati d’acquisto necessaria per l’alimentazione dei treni di laminazione, continuerà ad arrivare prevalentemente via mare, e parte via ferrovia (ingresso dal raccordo ferroviario di Fiorentina).
I semilavorati scaricati dalle navi sono trasferiti alle aree di stoccaggio di pertinenza di ciascun treno mediante la rete ferroviaria interna. Con l’entrata in servizio dell’acciaieria elettrica, i semilavorati verranno stoccati nelle campate di uscita delle colate continue e lasciati raffreddare, prima del trasferimento nelle aree di caricamento a servizio dei forni dei treni di laminazione (Tmp, Tve, nuovo Tpp). In alternativa per il nuovo Tpp, possono essere direttamente caricati nel forno di riscaldo, tramite carroponti (carica calda). I prodotti finiti dai treni Tmp e Tve continueranno ad essere spediti via mare, ferrovia o camion, in continuità con la situazione attuale, dove mediante carroponti sono caricati i carri ferroviari o i camion che accedono alle rispettive zone di stoccaggio dei prodotti finiti. Per le rotaie, con il completamento del nuovo finimento Tpp e dei magazzini di servizio (magazzino esterno rotaie corte e magazzino esterno rotaie lunghe, le rotaie saranno caricate su convogli ferroviari e instradate mediante la rete ferroviaria interna o fino al pontile (per il trasporto via mare) o fino all’esistente raccordo ferroviario di Fiorentina.

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Scritto da il 2.7.2016. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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