LUCCHINI: SMC VUOLE 300 MILIONI PER COMPRARE LO STABILIMENTO

I dirigenti della SMC con Gianni Anselmi

I dirigenti della SMC con Gianni Anselmi

Aggiornamento: al termine del comunicato Lucchini tutti gli approfondimenti

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Piombino (LI) – SMC a fronte delle dichiarazioni rese alla stampa circa la volontà di effettuare investimenti per 1,5 miliardi di Euro in Lucchini e Lucchini Servizi e per Euro 3 miliardi nel territorio di Piombino, chiede oggi al Commissario Straordinario Nardi un supporto finanziario di 300 milioni di Euro per comprare la Lucchini. Tradotto: il compratore chiede soldi al venditore…
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato dell’azienda, e invitiamo i nostri lettori a leggere anche il seguente articolo: LUCCHINI: E SE IL FUTURO NON FOSSE ARABO?

Piombino, 28 febbraio 2014 – A seguito degli articoli recentemente apparsi sulla stampa, ci permettiamo di fornire alcune precisazioni sui rapporti fino ad oggi intercorsi con la società SMC Group SA la cui manifestazione di interesse ha creato grandi aspettative nella popolazione e nelle amministrazioni locali di Piombino. Poiche’ la continuità produttiva e il mantenimento dell’occupazione sono gli obiettivi primari della procedura, in data 31 gennaio u.s. il Commissario Straordinario ha incontrato a Firenze i rappresentanti di SMC Group SA al fine di verificare i progetti di investimento (che non erano esplicitati nella Manifestazione di Interesse inviata da SMC Group SA). Nel corso di tale incontro il Commissario Straordinario ha appreso che SMC Group SA è stata costituita a fine novembre con capitale di 2 milioni di dollari (di cui versati 500 mila dollari). Ad esito di tale incontro è stata trasmessa alla stampa locale la seguente nota:

“Il Commissario Straordinario di Lucchini Piero Nardi ha incontrato oggi i Dr. Khaled Al Habahbeh e Ali Ghammagui che attraverso la società SMC Group hanno manifestato l’interesse per Piombino. I rappresentanti di SMC Group hanno ribadito il loro interesse e asserito di avere la capacità di strutturare un fondo per il progetto in accordo con istituzioni finanziarie e investitori privati. Al termine dell’incontro sono state anche analizzate le necessità a breve termine per trovare le soluzioni per la continuazione della produzione a caldo”.

Il 17 febbraio u.s. il Commissario Straordinario ha reso noto di aver acquistato le materie prime necessarie per il funzionamento dell’altoforno e di aver invitato SMC Group SA ad un incontro da tenersi in tempi molto stretti. Il 20 febbraio u.s. i rappresentanti di SMC Group SA hanno incontrato a Piombino il Commissario Straordinario e nel corso dell’incontro con quest’ultimo hanno confermato di essere interessati a
rilevare i complessi aziendali di Piombino e Lecco nello stato in cui sono garantendo per almeno due anni occupazione ed attività produttiva, senza però assumere alcun formale impegno per la
realizzazione del piano di investimenti per 1,5 miliardi di Euro in precedenza annunciato alla stampa da SMC Group.

Il Commissario Straordinario ha fatto presente che il mantenimento in funzione dell’altoforno di Piombino e, più in generale, i complessi aziendali di Piombino e Lecco richiedono risorse finanziarie per almeno 300 milioni di Euro per un biennio e conseguentemente una consistente solidità patrimoniale e finanziaria dell’investitore.

Per questa ragione il Commissario Straordinario ha chiesto a SMC Group SA di presentare adeguate referenze bancarie (nella forma di “comfort letter”) che attestino la capacità di sostenere l’investimento e la disponibilità di almeno 300 milioni di euro per finanziare il circolante.

L’incontro del 20 febbraio u.s. si è quindi concluso con il reciproco intento di pervenire in tempi molto rapidi (entro il 28 febbraio) alla sottoscrizione di un documento che, accompagnato dalla comfort letter di cui sopra e da opportune garanzie di SMC Group SA circa la messa a disposizione delle risorse necessarie per l’approvvigionamento di materie prime, sarebbe stato sottoposto dal Commissario Straordinario ai competenti organismi di vigilanza e controllo per le opportune valutazioni e autorizzazioni.

Nella giornata di lunedì 24 febbraio u.s., il Commissario ha inviato a SMC Group SA il verbale dell’incontro del 20 febbraio che, una volta condiviso, avrebbe potuto diventare, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni, la base degli accordi futuri. Nella serata di mercoledì 26 febbraio u.s., SMC Group SA ha inviato al Commissario Straordinario un Memorandum of Understanding avente ad oggetto l’acquisto dei complessi aziendali di Piombino e Lecco, del c.d. “Complesso Vertek” e della partecipazione detenuta da Lucchini in GSI Lucchini) che prevede, tra l’altro, che:
1) “Il corrispettivo per l’acquisto degli assets di Lucchini [come sopra descritto] è pari a 1,00 euro da pagare in contanti”;
2) “SMC Group consegnerà (…) una comfort letter rilasciata da una banca pari ad euro 300 milioni per attestare la propria capacità finanziaria”;
3) “SMC Group SA vuole ricevere dai crediti e/o dai conti di Lucchini e Lucchini Servizi 200 milioni di euro sui propri conti all’atto dell’accettazione dell’offerta vincolante”;
4) “Lucchini e Lucchini Servizi sono e saranno responsabili dell’esecuzione e del pagamento di tutte le n. 73 prescrizioni previste nel report dell’AIA del marzo 2013. Il valore stimato di tali n. 73 prescrizioni è di circa euro 100 milioni”.

In sintesi, a fronte delle dichiarazioni rese alla stampa circa la volontà di effettuare investimenti per 1,5 miliardi di Euro in Lucchini e Lucchini Servizi e per Euro 3 miliardi nel territorio di Piombino, SMC Group SA chiede oggi al Commissario Straordinario un supporto finanziario di 300 milioni di Euro.
Il Commissario Straordinario ha già comunicato a SMC Group SA che le loro richieste sono inaccettabili in quanto le Procedure di amministrazione straordinaria (i) non dispongono delle risorse che sono state richieste da SMC Group SA (300 milioni di euro a fronte di un corrispettivo per l’acquisto di 1 euro) e (ii) ove anche disponessero di tali somme, non potrebbero comunque finanziare SMC Group senza stravolgere la procedura di gara e arrecare un grave pregiudizio ai creditori.

SMC Group SA potrà ovviamente, nel rispetto di quanto sopra e del disciplinare di gara, presentare al Commissario Straordinario un’offerta non vincolante entro il 10 marzo. Se permane la pregiudiziale sulla continuità dell’altoforno, SMC Group SA dovrà, secondo i termini già discussi, finanziare l’acquisto delle materie prime necessarie.

Lucchini S.p.A.
in Amministrazione Straordinaria

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 ANSELMI: «PER ALMENO 4 ANNI GARANTITI I LAVORATORI»

«La Lucchini – inizia Anselmi – ha appena diffuso un comunicato nel quale si sostiene che chi si propone di comprare l’azienda chiede soldi all’azienda stessa.

Posso pensare ad un equivoco o a una non perfetta formulazione scritta, ma so per certo, avendo partecipato alla discussione, che ovviamente non è così: quando si comprano le aziende capita che si paghino anche i crediti che vantano, aspettandosi di incassarli nel momento in cui diventano esigibili.

Vale la pena per inciso ricordare che nel documento proposto da SMC, per quel che se ne sa ma che viene omesso nel comunicato Lucchini, ci sarebbe scritto che il gruppo arabo si impegna a mantenere per almeno 4 anni l’intera forza lavoro della Lucchini, e a investire 76 milioni di euro sulle manutenzioni straordinarie degli impianti.

Sarebbe stato preferibile discutere e chiarire, anziché avere la fregola di creare un polverone.

Naturalmente – conclude Anselmi –  ho già contattato il Ministero dello Sviluppo Economico, perché il destino di una comunità non può essere lasciato ad una gestione notarile e a dichiarazioni strumentali tese a screditare chi opera o si propone di salvare migliaia di posti di lavoro».

Gianni Anselmi – Sindaco di Piombino

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LUCCHINI: SILVIA VELO, CHIEDERÒ INTERVENTO GOVERNO 

“Leggiamo comunicati aziendali allarmanti rispetto alle trattative per l’acquisto da parte del Gruppo Smc degli impianti Lucchini di Piombino e Lecco. Il governo deve farsi carico di quanto sta avvenendo e nei prossimi giorni chiederò al presidente Renzi e al ministro Guidi di convocare subito un tavolo negoziale”.

 Silvia Velo, deputata del Pd e neo sottosegretaria all’Ambiente.

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FABIANI: INTERVENGA URGENTEMENTE IL GOVERNO

Chiediamo l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dello Sviluppo Economico affinché si facciano le opportune verifiche in merito all’offerta della società SMC Group SA che rappresenta certamente la possibilità più ambiziosa e più vicina agli interessi del territorio. Ed è proprio per questo che non possiamo farla scappare senza prima aver verificato in modo approfondito la solidità e la consistenza della stessa offerta e la credibilità della Società che l’ha fatta. Per la portata della partita, per la consistenza rilevante degli investimenti e per l’entità dei problemi che si aprono, è necessaria tutta la forza politica del Governo, rappresentata da  un intervento diretto del Ministro e del Presidente del Consiglio.

L’esigenza di chiarezza è forte; è necessario procedere rapidamente con tutti gli opportuni accertamenti affinché Piombino non si precluda strade ed opportunità alternative che potrebbero presentarsi per il futuro del polo siderurgico, della città e del territorio. Lo diciamo con forza, Piombino non è disponibile a tenere il proprio futuro appeso ad un filo.

La Federazione PD Val di Cornia-Elba  appoggia con forza l’operato delle organizzazioni sindacali, sino ad oggi elemento fondamentale nella vicenda del polo siderurgico piombinese ed è e sarà al fianco dei lavoratori e del Sindaco di Piombino in questa difficile vicenda. Ringraziamo, inoltre, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per la tempestività con cui ha convocato le Organizzazioni Sindacali il prossimo lunedì a Firenze.

Valerio Fabiani Segretario PD Val di Cornia Elba

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16 Commenti per “LUCCHINI: SMC VUOLE 300 MILIONI PER COMPRARE LO STABILIMENTO”

  1. lino

    Ora siamo arrivati al capolinea.
    Dai fanghi di Bagnoli alla tentata truffa dell’arabo, ci dobbiamo aspettare
    dell’altro ?.
    Cosa dirà il sindaco, con chi la prenderà ? Cosa diranno i sindacati che imperterriti continuano ad occuparsi di cose più grandi delle loro mansioni, del loro compito, delle loro capacità, della loro preparazione individuale, della loro cultura ?
    Gente non adeguata per una città difficile e complessa come Piombino.
    Venditori di fumo, di pentole. Poveri noi operai governati da questo branco di inetti.

  2. cristian

    Sembra di vedere STRISCIA LA NOTIZIA quando il principe arabo compra un’appartamento in contanti x 800.000 €, lo vuole pagare 1.200.000 € e chiede il resto di 300.000€ in piccolo taglio………….
    Siamo veramente trattati da terzo mondo, tutto il mondo ci prende a calci in culo e i nostri ” governanti” da commedia degli anni ’50 continuano imperterriti a farsi solo i fatti loro…
    VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!
    Ci stanno obbligando a fare gli extracomunitari in altri stati a cercare lavoro, poi ci nascondiamo dietro L’ECCELLENZA ITALIANA ma vacagà.

  3. Astuto Cacciatore

    IL MIO TIMORE E’ CHE NEMMENO QUESTO CLAMOROSO RAGGIRO SARA’ SUFFICIENTE A FAR APRIRE GLI OCCHI ALLA GENTE, CHE IMBONITA DALLA PROPAGANDA DI REGIME, CREDEVA A QUESTA PERICOLOSA FAVOLA.
    SE IL SINDACO AVESSE UN MINIMO DI DIGNITA’ DOVREBBE DARE SUBITO LE DIMISSIONI.

  4. Raffaele

    Onestamente, non si sa più a chi credere. Capisco la spinta perché il posto di lavoro in fabbrica e l’indotto restino garantiti… ma da chi? e come? Possono migliaia di famiglie continuare a vivere sulla base di vacue promesse e rattoppamenti vari? E poi per cosa? Per andare avanti qualche altro mese? Mi pare ovvio che ci siano dei problemi alla fonte, tutto il progetto è stato gestito male, non si sono create alternative, la città si sta sempre più annerendo (sotto ogni aspetto), i negozi chiudono, chi può se ne va… e il bello è che tutto questo avviene in una zona che dal punto di vista naturale sarebbe il fiore all’occhiello della Toscana. Non voglio essere incivile, ma non vi pare che, chi amministra, ma in parte anche chi vi abita e basta, non c’abbia capito un bel c… di nulla? Che futuro triste per i nostri ragazzi. Peccato.

  5. andrea

    Bravo sindaco,sindacati e tutto il caravanserraglio il babbo natale arabo al quale si credeva voleva comprarci la fontana di trevi con I nostri soldi solo in italia succedono certe cose vergogna forza commissario

  6. Astuto Cacciatore

    Caro Raffaele dici : “ma non vi pare che, chi amministra, ma in parte anche chi vi abita e basta, non c’abbia capito un bel c… di null”, ma invece, chi ci amministra capisce benissimo ed è molto intelligente, perché fa i propri interessi e quelli di chi lo ha messo lì a governare (leggi Berrighi e soci). Di tutto il resto non gliene frega niente, s’è inventato questa storia degli arabi per salvare la faccia alla sua cricca in vista delle elezioni. Aprite gli occhi e sarete meno disorientati, non vi servirà per mangiare e mantenere le vostre famiglie, ma almeno non vi crogiolerete nelle illusioni.

  7. zeno

    cari miei la cricca vera non è quella di questi tempi duri…ma quella che qualche decennio fa quando i soldi arrivavano come la manna..di stato..hanno costruito le acciaierie in salotto senza un minimo di progettualità…non mi viene un nome che è uno che all’epoca fece qualche obiezione..di qualsivoglia parte politica…

  8. Amerini Giampiero

    Il problema della Lucchini non è da sottovalutare, ma da esaminare attentamente. A mio parere, almeno per il momento, non è neppure da usare come strumento di propaganda elettorale. Questo per il semplice motivo che si tratta del posto di lavoro di migliaia di persone e del futuro della città di Piombino e del territorio che la circonda. Certo, gli ultimi avvenimenti lasciano perplessi e fanno sorgere (aumentare) molti dubbi. Da una parte abbiamo il commissario che definisce inaccettabile l’offerta della S.N.C., dall’altra il sindaco che afferma che l’offerta è stata male interpretata. Nella disputa si inserisce anche il dott. Semino che informa che la proposta degli arabi è stata esaminata da uno studio legale specializzato e il tutto, poi, è stato inviato al ministero. Roba da non capirci più nulla. Non mi piace criticare nessuno prima di conoscere con precisione il problema. Mi sento, però, di dire che qualcuno sta giocando sulla pelle dei lavoratori e dell’intera città: questo qualcuno, o questi qualcuno, chiunque sia, o siano, deve rispondere del suo/loro operato. Una piccola cosa mi sento di anticiparla: il consiglio comunale, che dovrebbe essere il principale organo amministrativo della città, ha ricevuto solo frammentarie informazioni e ufficialmente non è stato coinvolto nelle scelte (ufficialmente perché non so se ufficiosamente i consiglieri di maggioranza sono stati sentiti). Chi ha “tirato” le file si prenderà i meriti (se ci saranno), ma anche le eventuali colpe: colpe che non potranno essere “scaricate” su una sola persona, ma su tutto il sistema.

  9. Paolo

    Dalla bacheca di Gianni Anselmi…….. per qualcuno

    “ECCO LO FETORE!”
    Come ci si poteva largamente aspettare, al primo segnale di presunta
    inaffidabilità del progetto arabo, peraltro alimentato da un eccitato
    comunicato della Lucchini che ho trovato davvero discutibile, si sono
    affacciati i primi sciacalli.
    Si poteva fare un pronostico e scriverne preventivamente i nomi, li
    avremmo azzeccati quasi tutti, talmente sono patetici nell’ostentare la
    loro fetida frustrazione su profili, blogs, riviste on line.
    Noi continueremo a lavorare e batterci anche per costoro, non c’è
    problema.

    Caro Sindaco, se riportare un comunicato stampa dell’azienda diretta interessata delle trattative è “sciacallaggio”, allora la libertà di informazione è seriamente compromessa.
    Mi piacerebbe pensare che questo sia solo un leggero infortunio perché le cose non vanno propriamente bene, ma quello che mi sovviene è invece che qualcuno abbia la coscienza non proprio pulita.
    Le persone veramente patetiche sono quelle che cercano consensi sempre tra i soliti noti, ciechi e sottomessi.

  10. mario

    che ridere, la truffa dell’arabo, pensate se gli davamo davvero i 300 milioni e questo signore se la svignava…

  11. Pippo Etrusco

    Dio bonino, ci sarebbe davvero da scrivere un libro di tutte le situazioni sgangherate che questa città ha attraversato negli ultimi tempi. Ci rendiamo conto di quante milioni di parole sono state spese dai vari politici e amministratori, quanti pareri, opinioni opinabili, promesse, illazioni, benedizioni (sì, anche quelle), giornate funeste, risalite, albe colme di speranza, tramonti desolanti, pomeriggi arroventati, lacrime e… si fosse mossa una foglia, magari anche secca.
    Fino a qualche tempo fa (illusioni di gioventù) credevo che al peggio ci fosse fine, che una rimonta dal dirupo sarebbe sempre e comunque arrivata. Mica vero, sapete. L’indifferenza ha raggiunto livelli siderali, siamo allo sbando, in grossa parte causato da decenni e decenni di scelte errate e rinvii mastodontici, nel perfetto stile italiano dello scaricabarile. E ora? Mi verrebbe da dire: ci sarebbe davvero di fare tabula rasa e ripartire da zero (come dopo la guerra). Il rischio altrimenti è un irreversibile periodo fatto di rattoppamenti alla bene e meglio e zero pianificazione. Situazioni come quelle che si prospettano, non concertate con esigenze ben più a monte di quelle locali, non conducono ad alcuna effettiva risoluzione a lungo termine. Se, per fare solo un esempio, a un imprenditore un operaio costa più del doppio dello stipendio che prende, e questo assurdo sistema non viene corretto quanto prima (ma non con uno sgravio dello 0,00000001%, come fanno con le accise del carburante, quanto piuttosto con corposi provvedimenti agevolativi), mi dite chi caspita vuole assumere oramai? Un pazzo! Bisogna metterci nella capoccia che chi ha i soldi non li investe per il bene della patria (di questi tempi poi…gl’importa ‘na s..a della patria) ma per arricchirsi, ed è giusto, perché rischia e perché dà opportunità e crea ricchezza. Se poi fa il furbo, è un altro paio di maniche. Ma questo è un altro discorso. Ora invece cosa succede? Si mettono toppe, toppette, toppine (magari cinesi, per risparmiare) e non si risolve nulla di nulla. Perché il bandolo, quello vero che blocca tutto, non è certo a Piombino, questo si sa.

  12. vogliosposaregiulianicosìlavoro

    Ho cambiato idea voglio sposare Pippo, è l’analisi più lucida che ho sentito in tutta la mia vita di piombinese contro corrente. Chapeau.

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