RESIDENTI TOLLA: BASTA CHIACCHERE E PASSERELLE SUL RIGASSIFICATORE

il quartiere della Tolla bassa

Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta degli abitanti di località Tolla – Piombino, al Sindaco del Comune  Francesco Ferrari e al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

«Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, durante un sopralluogo al porto di Piombino alla presenza del Presidente dell’Autorità di Sistema portuale Luciano Guerrieri, ha sottolineato come il rigassificatore possa anche rappresentare un’occasione per il rilancio delle acciaierie e per lo sviluppo dell’intera comunità.

A noi cittadini prima delle compensazioni (che dovrebbero essere diritti acquisiti dopo quello che questa città ha dato per il PIL della nazione in termini di salute) interessa sapere le reali ripercussioni in termini di sicurezza, di qualità della vita e di sviluppo economico, che comporterebbe collocare un rigassificatore di quelle dimensioni nel porto di Piombino.

Non si tratta di essere pro o contro il rigassificatore, ma di chiedere che siano rispettate tutte le norme di sicurezza e che nel rispetto rigoroso di tali norme, non sia bloccato lo sviluppo della città.

Se Piombino non possiede tali caratteristiche è profondamente antidemocratico insistere con la scelta di Piombino come ubicazione del rigassificatore e non può l’urgenza della situazione internazionale e della guerra, essere usata come solo criterio decisionale. Se volete che i cittadini tornino ad avere fiducia nelle istituzioni e nella politica,  il rispetto delle regole democratiche è un punto imprenscindibile

Ma questa verifica non può essere demandata ai tecnici SNAM o ad altri portatori di interesse, ma deve essere affidata a enti esterni ed indipendenti, a centri universitari, alla corretta e rigorosa applicazione della normativa sulla sicurezza e alla presa visione della letteratura in materia.

Normativa e letteratura in materia che hanno stabilito che il rigassificatore di Livorno (più piccolo di quello di Piombino) fosse posto a 12 miglia dal porto per garantire la totale sicurezza e che ci fosse un’area di interdizione totale di circa 3,7 Km. Quindi per Livorno ci son stati degli studi. Li vogliamo anche  a Piombino e vogliamo che sian rigorosi.  Vogliamo sapere non solo gli aspetti della sicurezza, ma le reali ripercussioni sulla qualità dell’aria, sulle conseguenze biologiche in mare, sui danni alle attività di itticoltura, sulla svalutazione patrimoniale delle abitazioni soprattutto quelle in prossimità del porto.

Chiediamo pertanto che il Comune di Piombino ed il sindaco in qualità di garante della sicurezza dei cittadini, attivi tutti gli incarichi e gli studi e le iniziative volte a tutelare tutti gli aspetti della sicurezza, dell’ambiente, della qualità dell’aria. Tutti gli studi volti a verificare le ripercussioni sullo sviluppo della città, sul deprezzamento patrimoniale delle abitazioni, sulle conseguenze sulla qualità della vita. Pretendiamo di sapere e di essere informati. MA SUBITO, non domani. BASTA CHIACCHIERE e PASSERELLE.

Chiediamo a Giani che si occupi dello sviluppo di questa realtà, indipendentemente dalla scelta dell’ubicazione del rigassificatore, scelta che dovrà essere il risultato di tutte le rigorose verifiche sopra dette.

Questa deve essere l’idea che deve guidare Giani.

Un’idea, per raggiungere un equilibrio tra la realtà industriale e quella turistica e culturale di cui oggi vantiamo lo sviluppo delle attività che valorizzano il nostro territorio; attività createsi nel corso di trent’anni, frutto della volontà dei Comuni della Val di Cornia, dell’isola d’Elba e di altri comuni limitrofi della Toscana intenti ad attuare sinergie di qualificazione del territorio.

La Costa degli Etruschi con le sue spiagge sabbiose e rocciose, parchi naturali, oasi naturalistiche, rifugi faunistici, parchi archeologici, e borghi medievali, ha riscoperto lavorazioni artigianali e artistiche che raccontano la nostra cultura che è divenuta un’offerta qualificata per i “viaggiatori” che cercano la tipicità della località e dei i suoi prodotti. Il turismo, nel nostro paesaggio, si è sviluppato in varie forme, divenendo un settore importante per la nostra economia, culturale, enogastronomico, naturalistico, cicloturismo, escursioni in barca e crocieristico, quest’ultimo di recente ripresa dopo due anni di pandemia. Nel nostro mare con il santuario dei cetacei Pelagos, area naturale marina protetta dal 1991 si è sviluppata l’attività agroittica indispensabile per una dieta sana ed equilibrata. Con i colori e l’armonia dell’ambiente, in questo territorio si è sviluppato il concetto di accoglienza come passione per il proprio mestiere, anche per le aziende ricettive che consentono di far comprendere agli ospiti questa nostra realtà.

Questo che OGGI è avvertito come un conflitto e una preoccupazione deve diventare la molla per pensare allo sviluppo di Piombino in tutte le sue forme, ma senza che questo sia slegato ai temi della sicurezza, dell’ambiente e della diversificazione economica.

Non ci deve essere la paura di dire ho sbagliato (da una parte o dall’altra), ma di trovare le migliori soluzioni per Piombino e per la Nazione».

Gli abitanti del quartiere Tolla.

Scritto da il 4.7.2022. Registrato sotto ambiente/territorio, cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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