TUTTI CONTRO IL RADDOPPIO, MA RIMATERIA L’HA PRIVATIZZATA IL PD

Piombino (LI) – Dopo il successo del recupero dell’attuale amministrazione dei 350 mila euro dati in prestito dal Comune a Rimateria nel 2018, con gli ultimi 155mila euro circa a cui andranno sommati gli interessi maturati in questi mesi (ancora da calcolare). L’azienda, oggi a maggioranza privata, grazie alla vendita del 60% delle quote a Unirecuperi e Navarra durante la precedente giunta PD, nell’ultimo CDA con il neo presidente Pellati (rappresentante unico della parte pubblica) i due soci privati hanno approvato l’invio di nuova documentazione all’ufficio Via della Regione Toscana che andavano a integrare la richiesta di raddoppio dei volumi di discarica, nonostante l’opposizione, messa anche per iscritto da Pellati.

Sull’argomento riportiamo tre comunicati, quello del Sindaco Ferrari, che ribadisce che i termini per altre osservazioni sono scaduti, quello del neo presidente Pellati che non ha potuto evitare di firmare i documenti perchè previsto dal codice civile, e quello del comitato Salute, che sempre più nervoso per l’andamento di questa vicenda, si lamenta che ad oggi non esistono delibere della Giunta Comunale, necessarie per la definizione e delimitazione come “centri abitati” ai sensi del codice della strada di Colmata e Montegemoli.

Il Comitato salute pubblica quindi oggi è in piazza Cappelletti, dalle 10,30 alle 18,30, con una nuova raccolta firme per due petizioni. Una per chiedere al presidente della Regione l’avvio delle bonifiche del Sin, la fine dello sfruttamento delle cave in Val di Cornia, il blocco della discarica Rimateria e che Piombino non diventi un polo di smaltimento rifiuti. Nell’altra, da inviare al settore Rifiuti e bonifiche regionale e all’assessore all’Ambiente, il Comitato chiede di non rilasciare la Via per l’ampliamento della discarica.

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FERRARI: “I TERMINI SONO SCADUTI, MODIFICHE INAMMISSIBILI”

Il Sindaco Francesco Ferrari

Il sindaco di Piombino ribadisce la sua posizione contraria all’aumento dei volumi di discarica.

Rimateria ha inviato nuova documentazione all’ufficio Via della Regione Toscana firmata dal neo presidente Francesco Pellati.  In questi documenti sono contenute delle modifiche al progetto che vorrebbero superare i limiti normativi che impediscono il raddoppio dei volumi di discarica.

“Prendo atto – dichiara il sindaco Ferrari – dell’invio di questi documenti a firma del dottor Pellati: è la maggioranza del CdA che decide come operare e il presidente può solo palesare il suo disaccordo, cosa che mi risulta abbia fatto opponendosi anche all’integrazione documentale oggi in discussione. Per la prima volta tocchiamo con mano la grave scelta di privatizzare un’azienda come Rimateria: l’ingresso dei due soci privati ha marginalizzato il ruolo della parte pubblica.
Le integrazioni al progetto di raddoppio sono inammissibili in quanto tardive. Inoltre, queste modifiche rappresentano un vero e proprio nuovo progetto: è impensabile che la Regione possa prendere in considerazione una tale modifica nel bel mezzo di un procedimento di Via ormai giunto a conclusione.

Le criticità permangono: la distanza dai centri abitati, le emissioni odorigene e tutti quegli elementi ostativi sottolineati dal Comune, e contenuti nei pareri di Arpat e Asl, non subiscono riduzioni nonostante questi nuovi documenti presentati da Rimateria.

La società sta cercando, con ogni mezzo a sua disposizione, di vedere il proprio impianto raddoppiato ma gli elementi ostativi che abbiamo portato alla luce sono, a nostro avviso, insuperabili. L’azienda continua a ignorare le istanze dei cittadini che devono convivere con i disagi che la discarica di Ischia di Crociano provoca quotidianamente.

Noi continueremo a fare tutto il possibile per impedire l’aumento dei volumi. Provvederemo a redigere una nuova relazione da inviare all’ufficio Via della Regione per contrastare anche questi nuovi elementi sopraggiunti, anche ricorrendo a pareri esterni se necessario”.

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PELLATI: “LA MIA POSIZIONE RIMANE CONTRARIA AL RADDOPPIO”

Francesco Pellati

Il neo presidente di Rimateria spiega la sua posizione riguardo l’invio di nuova documentazione alla Regione.

Ieri, giovedì 26 settembre, Rimateria ha inviato all’ufficio Via della Regione Toscana dei documenti che andavano a integrare la richiesta di raddoppio dei volumi di discarica. Il neo presidente Francesco Pellati spiega la sua posizione al riguardo.

“In qualità di presidente – spiega Pellati – non ho potuto evitare di firmare i documenti: la legge mi obbliga a non cagionare danno all’azienda. In quei documenti, Rimateria propone delle soluzioni per aggirare le criticità che potrebbero indurre la Regione Toscana a non concedere la Via. Chiaramente, ho espresso la mia contrarietà in occasione del CdA che ne ha preceduto la firma e l’invio, posizione che è stata messa a verbale. Una contrarietà che si lega anche alla tardività della produzione di tale documentazione”.

“Il mio ruolo – continua Pellati – è espressione del socio pubblico e, in particolare, del socio maggioritario di Asiu, ovvero il Comune di Piombino. Ho spesso dichiarato la mia contrarietà al raddoppio dei volumi di discarica allineando la mia posizione a quella del sindaco Ferrari. Detto questo, non potevo far altro che apporre la mia firma: è la maggioranza del Consiglio di amministrazione che ha l’ultima parola e la maggioranza era favorevole”.

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COMITATO: IL SINDACO FACCIA COLMATA CENTRO ABITATO

il manifesto del Comitato salute

“RiMateria ha inviato nuove integrazioni al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che il Nucleo di Valutazione Regionale sta analizzando. Avendo acquisito tale documentazione la riunione conclusiva in cui il NURV dirà si o no al progetto potrebbe essere convocata a giorni.

Il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ha subito continue sospensioni: ogni volta che i tecnici Regionali o i vari Enti Statali evidenziavano delle criticità nel progetto, RiMateria chiedeva di potere produrre nuovi documenti integrativi che non hanno mai cambiato il progetto, hanno fatto solo piccoli aggiustamenti ed esposto le stesse tesi in modo diverso.

Mentre le precedenti integrazioni erano firmate dal Direttore Generale di RiMateria, oggi i documenti che chiedono l’aumento dei volumi fino a 2.850.000 metri cubi sono firmati dal nuovo Presidente Dott. Francesco Pellati! Così il nuovo Presidente proposto da Ferrari ha avallato la necessità del raddoppio della discarica, mentre sulla stampa il Sindaco Ferrari affermava: “non un metro cubo in più di quelli fino ad oggi autorizzati!”.

Il Presidente da lui scelto ha fatto tutt’altro, ma avrebbe potuto non firmare questi documenti? Secondo noi assolutamente si! Invece appena nominato ha firmato ed inviato le integrazioni che giustificano un aumento del volume della discarica per circa tre milioni di metri cubi.

Il Sindaco aveva detto che il progetto alternativo doveva essere ancora pensato ed approfondito. In realtà, non avendo dato a Pellati il mandato di chiudere la discarica questi si è allineato alle posizioni della SpA Rimateria.

Lo stesso errore che il Sindaco ha fatto quando non ha dato nuove indicazioni al liquidatore Barbara Del Seppia prima dell’approvazione del bilancio 2018.

In uno dei documenti presentati a integrazione da RiMateria, tre avvocati ed un ingegnere (pagati anche da noi attraverso i Comuni soci) dichiarano che Colmata e Montegemoli non sono centri abitati. Le motivazioni che portano sono del tutto confutabili. Colmata e Montegemoli sono già oggi riconosciuti dal Regolamento Urbanistico come centri abitati e lo sono anche per il codice della strada! Colmata che inizia dalle Terre Rosse e si sviluppa lungo la strada omonima fino alla SP40 ha più di 25 fabbricati e possiede già tutte le altre caratteristiche richieste.

Solo su una cosa RiMateria ha purtroppo ragione su questo argomento: ad oggi non esistono delibere della Giunta Comunale, necessarie per la definizione e delimitazione come “centri abitati” ai sensi del codice della strada di Colmata e Montegemoli.

Nei numerosi incontri avuti con il Sindaco, oltre alla richiesta dei carotaggi ed al cambiamento d’uso della LI53, abbiamo fatto presente più volte che erano necessari tali atti formali, mentre i documenti inviati in Regione dal Sindaco ne erano privi e quelli presenti inesatti.. La delibera di Giunta non è mai stata fatta, così come non sono stati fatti i carotaggi. A poco a poco stanno venendo al pettine tutte le questioni che denunciavamo da tempo e insieme le promesse elettorali per ora non mantenute. Il Dott. Pellati ha firmato un atto di fondamentale importanza il giorno successivo il suo insediamento: da questo si vede qual è la vera portata degli interessi in campo. Il Presidente di Rimateria nominato da Ferrari ha sostenuto con i documenti inviati in Regione la possibilità di costruire una mega discarica su una palude, vicino ai fossi ed al fiume, a due passi dal mare, dentro un SIN da bonificare dove non possono essere portati altri rifiuti e accanto alle abitazioni di Colmata e Montegemoli (nei documenti si sostiene che non sono centri abitati), tutto questo è inaccettabile”.

Comitato Salute Pubblica

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Scritto da il 28.9.2019. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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