SANITA’: I SINDACATI DICONO “BASTA” DA LIVORNO A PIOMBINO

Livorno (LI) – Anche se già da tempo segnaliamo continui disservizi sulla situazione sanitaria, questo grave comunicato di Cgil, Uil, Spi-Cgil, Fp-Cgil della provincia di Livorno fa davvero da spartiacque e sulla sanità nella nostra provincia e passa la palla ai Sindaci, affinchè provvedano ad attivare il piano integrato di salute  e il varo del Pal. Da leggere con attenzione.

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In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa situazioni che non fanno altro che creare ancor più disservizi  e  rabbia da parte di cittadini che vedono ridursi prestazioni fondamentali ed indispensabili per il nostro territorio a seguito di decisioni prese dall’Azienda Sanitaria che aggravano una situazione già in forte difficoltà.

Cittadini che come pacchi postali vengono sballottati da Livorno a Piombino per ridurre le liste di attesa della Chirurgia, solita cosa si dica per la diagnostica, dove addirittura si arriva fino all’Elba.

Qualcuno ha valutato che  vi è un dato preoccupante e crescente,  legato all’abbandono delle cure a causa delle mancate risposte del sistema; che tale situazione  si aggrava  ancor di più se lo si costringe a recarsi fuori territorio,   per ricevere un servizio che dovrebbe essere garantito a parità di condizioni a tutti.

Qualcuno si è domandato come può una persona anziana  sola ma anche un giovane precario o part time  sostenere costi aggiuntivi per curarsi, visto che fa fatica ad arrivare a fine mese, sostenendo le spese comuni come  affitto, mutuo bollette,  assicurazioni ecc.  come gli si può chiedere di  aggiungere costi per potersi curare.

Ai problemi già presenti relativi alla mancanza di  una struttura ospedaliera adeguata alle nuove esigenze, riduzione posti letto, mancanza della territorialità  attraverso l’assenza totale delle Case della salute e della  scarsa propensione alla medicina di iniziativa, liste di attesa bibliche, oggi apprendiamo un’altra ciliegina sulla torta che ci regala l’Azienda Sanitaria, la decisione  di tagliare 3  medici  su 4 dal 118, con l’istituzione di un’auto medica che dovrà fare da trottola girando tra un intervento e l’altro,  con la speranza che non vi siano sovrapposizioni di interventi, in questo caso rischiando  la compromissione di una prestazione  adeguata e la compromissione della sicurezza dei cittadini.

Sinceramente stiamo toccando il fondo e come organizzazioni sindacali confederali e di categoria non siamo più disponibili a vederci sottrarre pezzi di servizio che mettono a repentaglio risposte  a situazioni di urgenza e di difficoltà, oltre ad evidenziare che ancora ad oggi continuano a rimanere insolute le problematiche di una carenza strutturale di organico, per tali motivi invitiamo l’azienda a rivedere le posizioni prese e ad aprire un confronto serio  sulle problematiche della Sanità locale, diversamente come sappiamo fare  chiederemo ai lavoratori e cittadini di scendere con noi nelle piazze per manifestare il loro dissenso sulla guida di un sistema che non risponde più alle sue prerogative ma solo a quelle dell’ottimizzazione dei costi  e non del bene pubblico.

Facciamo altresì appello anche ai Sindaci  perché il prima possibile si apra una discussione franca sulla sanità del nostro territorio, ormai sono anni che non abbiamo un piano integrato di salute  e siamo ancora in attesa del varo del Pal che  ci risulta essere stato inoltrato ai sindaci ma rimasto al palo, chiedendo una loro chiara posizione rispetto a quanto  sta accadendo e al futuro della ns sanità locale.

Cgil provincia di Livorno
Uil provincia di Livorno
Spi-Cgil provincia di Livorno
Fp-Cgil provincia di Livorno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da il 10.11.2018. Registrato sotto Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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