SICUREZZA STADALE: LE PROPOSTE DI FABIO BERGAMO E GLI INTERVENTI DELLA REGIONE

la rotonda oggetto della manifestazione

Toscana – Nonostante il fatto che le automobili oggi giorno sono più sicure di 20-30 anni fa, guidare su strade sempre più affollate di veicoli, e condizioni del manto stradale pieno di buche, non esclude comunque il rischio di rimanere vittima di un incidente, specie se non si è a bordo di un’auto di ultima generazione… ma si utilizza la strada come pedoni o ciclisti.

Ad elaborare delle proposte utili ad aumentare la sicurezza è lo scrittore Fabio Bergamo che, appassionato anche di automobili, da anni si dedica scrupolosamente allo studio del problema, e recentemente le sue proposte di innovazione sono giunte anche all’esame della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati grazie all’interessamento degli On. Paolo Russo (Forza Italia) e Andrea Colletti (Movimento 5 stelle). Nel frattempo la Regione Toscana ha stilato la graduatoria dei comuni che riceveranno un contributo per le manutenzioni stradali e che potete leggere al termine dell’articolo.

Essendo uno scrittore, allo studio del CdS da un punto di vista giuridico, si è aggiunta anche un po’ di abilità letteraria, infatti, non solo ha ideato segnali stradali nuovi ed utili per la guida, ma ha anche scritto interessanti articoli, libretti, album per bambini, e ideato nuovi termini ai fini della educazione stradale dei giovani.

Tra le sue diverse idee, vogliamo citare: lo stop avanzato che perfeziona la disciplina dello stop mettendo in comunicazione i veicoli che hanno la precedenza con quelli che intendono impegnare l’incrocio; l’indicatore di tenuta del margine destro per guidare in prossimità del margine interno della corsia occupata allo scopo di invogliare il conducente a tenere la distanza di sicurezza così da evitare sorpassi pericolosi e velocità elevate; l’indice di pericolosità stradale (IPS), relativo ai segnali di pericolo, che con due livelli informa della gravità del pericolo (col primo si guiderà in base alle norme del CdS, col secondo si guiderà adottando la massima prudenza, ossia mantenendo una distanza di sicurezza maggiore di quella prevista normalmente, mantenendo la destra in modo rigoroso, transitare con una velocità molto inferiore a quella prevista dal limite consentito, e cosa importante usando le 4 frecce di emergenza, ….ecco pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze autostradali, ecc…

Il DAS che con due delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare col rosso (il primo destinato alle auto ferme al semaforo, il secondo, più distante da esso, per le auto in movimento); per la sicurezza dei pedoni ha proposto il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h solo sulle strade a senso unico ed ha coniato il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” per i conducenti che hanno il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo, attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce.

La revisione periodica della carrozzeria presso carrozzieri autorizzati come reale beneficio per i conducenti virtuosi; il seggiolino offerto di serie per le mamme in dolce attesa o per le famiglie che hanno un bambino piccolo all’atto dell’acquisto della vettura nuova; la dimostrazione della validità giuridica del sorpasso a destra in autostrada, allo scopo di indurre l’uso corretto delle tre corsie definendole in base al loro utilizzo ancora non presente nel CdS (corsia di marcia normale o di primo superamento per la corsia di destra; corsia di primo sorpasso o di secondo superamento per la centrale; corsia di secondo sorpasso o di terzo superamento per quella di sinistra); nelle rotatorie il limite generale di 40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti.

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Sicurezza stradale, co-finanziati interventi in 59 Comuni per 3,5 milioni di euro

TOSCANA – Andranno a beneficio di 59 enti, tra Comuni e Province, i circa 3,5 milioni del bando regionale per la sicurezza stradale pubblicato a fine 2016 e scaduto lo scorso 16 febbraio. Si tratta di progetti efficaci e velocemente cantierabili (entro il 1 luglio 2017) che attivano investimenti per un valore complessivo di quasi 6 milioni di euro.

“Obiettivo del bando – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – era quello di intervenire sui tratti stradali con maggiore incidentalità, per rendere ancora più sicura la viabilità in Toscana, anche attraverso piccoli interventi. Con queste risorse la Regione finanzierà percorsi pedonali, adeguamenti stradali, opere anche piccole ma necessarie per dare soluzione a delle criticità. Sono interventi che da soli i Comuni non sarebbero stati in grado di sostenere o che magari avrebbero rimandato in attesa di tempi più felici per le finanze pubbliche. La Toscana ha messo tra le proprie priorità la riduzione del numero degli incidenti stradali, delle vittime e dei feriti sulle strade. Stiamo tenendo fede a questo impegno e nonostante le ristrettezze delle risorse disponibili, siamo di nuovo al fianco dei sindaci per contribuire a migliorare il sistema viario della Toscana rendendolo più sicuro”.

I circa 3,5 milioni di euro resi disponibili dalla Regione sono stati stanziati per il biennio 2017- 2018, in modo da impegnare i beneficiari a realizzare gli interventi subito e senza ritardi, iniziando i lavori già nel 2017 e terminandoli entro la fine del 2018.

Incidenti in calo in Toscana

La Regione Toscana da anni porta avanti azioni mirate al miglioramento della sicurezza stradale e i risultati iniziano a vedersi. Secondo i dati SIRSS (Sistema integrato regionale sicurezza stradale) presentati alla fine del 2016 in Toscana gli incidenti stradali sono diminuiti del 4,7% nel 2015 rispetto al 2014. Sono calati anche il numero dei feriti (-5%) e quello dei decessi (-1,2%) in controtendenza rispetto ad una situazione nazionale dove il numero delle vittime cresce (+ 1,4%) e sinistri e feriti diminuiscono ma con percentuali nettamente inferiori.

“Negli ultimi 8 anni – spiega Ceccarelli – i morti sulle strade toscane sono più che dimezzati, a fronte di una situazione nazionale dove invece il numero delle vittime sale. Questo ci fa capire che siamo sulla giusta strada e su questa strada vogliamo proseguire, finché sarà possibile, attraverso la distribuzione di risorse con bandi mirati a miglioramenti della sicurezza della viabilità, con il lavoro di raccolta e analisi dei dati del SIRSS ed anche tramite iniziative culturali e di sensibilizzazione”.

Ecco l’elenco dei beneficiari del co-finanziamento regionale:

– nella Provincia di Arezzo: Comune di Bucine (destinati 37.500 euro); Castiglion Fibocchi (45.000); Castiglion Fiorentino (120.000); Cavriglia (75.000); Cortona (75.000); Foiano della Chiana (70.000); Pergine Valdarno (120.000) Pratovecchio-Stia (25.000); Sansepolcro (39.000);Subbano (120.000).

– nella Città metropolitana di Firenze: Comune di Bagno a Ripoli (destinati 37.500 euro); Figline e Incisa Val D’Arno (80.000); Fucecchio (72.500); Londa (10.000); Marradi (26.833); Pontassieve (75.000); Rignano sull’Arno (75.000); San Casciano Val di Pesa (17.500).

– nella provincia di Grosseto: Comune di Grosseto (destinati 75.000 euro).

– nella provincia di Livorno: Comune di Cecina (destinati 75.000 euro).

– nella provincia di Lucca: Comune di Altopascio (destinati 75.000 euro); Barga (80.000); Borgo a Mozzano (22.500); Camaiore (120.000); Capannori (75.000 per intervento su strade provinciali e 120.000 per intervento su tratti di strade regionali interni a centri abitati); Castelnuovo Garfagnana (75.000 per intervento su strade provinciali e 120.000 per intervento su tratti di strade regionali interni a centri abitati); Fabbriche di Vergemoli (34.350); amministrazione provinciale di Lucca (75.000); Montecarlo (24.680).

– nella provincia di Massa Carrara: Comune di Carrara (destinati 75.000 euro).

– nella provincia di Pisa: Comune di Pontedera (destinati 75.000 euro); San Giuliano Terme (77.600); Santa Maria a Monte (50.000); Terricciola (120.000, intervento gestito da Provincia di Pisa).

– nella provincia di Pistoia: Comune di Lamporecchio (destinati 25.000 euro); Larciano (30.796); Montecatini Terme (43.150); Pescia (60.000); Pieve a Nievole (34.800).

– nella provincia di Prato: Comune di Cantagallo (destinati 40.000 euro); Prato (75.000); Vernio (120.000).

– nella provincia di Siena: Comune di Abbadia San Salvatore (destinati 12.950 euro); Asciano (25.250); Castelnuovo Berardenga (46.575); Chiusi (75.000); Colle Val D’Elsa (75.000); Montepulciano (75.000); Monteriggioni (75.000, intervento gestito da Provincia di Siena); San Gimignano (35.000, intervento gestito da Provincia di Siena); Siena (35.000); Sovicille (75.000); amministrazione provinciale di Siena (42.298).

Si ricorda, inoltre, che nel bando appena concluso la Regione Toscana aveva ‘riservato’ una linea di intervento anche al finanziamento di soluzioni, anche sperimentali, per ridurre gli incidenti causati da fauna selvatica di grossa taglia. Per questa linea di intervento saranno co-finanziati, previa autorizzazione del MIT, i progetti presentati dalle Province di Pisa (20.000 euro); Siena (30.681); Livorno (23.318) e dal Comune di Cortona (22.400).

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Scritto da il 26.5.2017. Registrato sotto Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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