VAL DI CORNIA: CRESCE LA TARI PER L’ENORME BUSINESS DEI RIFIUTI

Continue le proteste a Piombino per la raccolta

Val di Cornia (LI) – E’ chiaro che la TARI, la tassa sui rifiuti, è aumentata a causa del passaggio nell’ATO Sud (mentre il Sindaco di Livorno è perfino riuscito a fare il concordato e ad abbassare le tariffe alle famiglie nella decotta “AAMPS”), tant’è che perfino il sindaco di Piombino, nel confermare le imposte dello scorso anno ai sindacati, ha dovuto ammettere che sono rimaste invariate «ad eccezione della Tari, adeguata per legge al livello dei costi da sostenere per il servizio spazzamento, raccolta e smaltimento rifiuti».

Ricordare adesso tutta la vicenda del passaggio della Val di Cornia in ATO SUD, nonostante tutti gli avvisi che a suo tempo facemmo sull’aumento di tariffe che ci sarebbero state (lo scorso anno erano già aumentate del 10%), è quasi inutile, perché tanto la popolazione non reagisce più a nulla, come ebbi modo di scrivere già in un precedente editoriale del 2016.

Riporto qui tre comunicati che affrontano integralmente la questione. Sono un po’ lunghi, ma se avrete la forza di leggerli, almeno capirete perché mettono mano al vostro portafogli.

Giuseppe Trinchini

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TASSA SUI RIFIUTI: ONORI ALLA POLITICA, ONERI AI CITTADINI

Comodo e bello non avere mai la responsabilità delle proprie scelte. Il disastro di SEI Toscana si presenta sotto forma dell’ennesimo, pesante, aumento tariffario che raggiunge l’incredibile picco del 30% di aumento per le aziende Campigliesi, e per le famiglie si aggirano attorno 5-8%. Una stangata che, siamo certi, aiuterà il tessuto economico di un territorio già in ginocchio e di cui nessuno porta la responsabilità. Anzi, a ben vedere la colpa sarebbe dei cittadini, tanto per cambiare, rei di abbandonare rifiuti a lato dei cassonetti – spesso strapieni – facendo levitare i costi di smaltimento per il gestore.

Storie mai dimostrate che offendono una cittadinanza che non è mai stata chiamata a collaborare per la realizzazione di una corretta gestione dei rifiuti solidi urbani improntata alla riduzione dei conferimenti, al recupero di materia e al risparmio di energia.

Starebbe alle Amministrazioni comprendere bene quali sono i flussi e le destinazioni finali dei rifiuti raccolti e gestiti da Sei Toscana in Ato sud e pianificare tutti gli interventi necessari a rendere sostenibile da un punto di vista economico, sociale ed ambientale la gestione del servizio.

Sarebbe il caso che le amministrazioni a guida PD responsabili della scelta del cambio di Ato, nel precedente mandato amministrativo, spieghino cosa è andato storto nell’operazione. C’era stato garantito che approdare nell’Ato sud avrebbe ridotto i costi, migliorato il servizio ed avviato noi tutti verso un radioso destino, invece siamo di fronte ad un servizio peggiore nonostante il continuo aumento delle tariffe e all’allontanamento degli organi decisionali che influiscono sulle strategie aziendali.

Dopo la scomparsa dell’ASIU il bilancio per la Val di Cornia nel settore rifiuti solidi urbani è estremamente negativo. Abbiamo una grande discarica non più utilizzata per i RSU e un buco di bilancio imprecisato lasciato dal vecchio gestore, abbiamo perso la possibilità di incidere sulle decisioni strategiche in seno all’Ato sud perché il peso specifico dei singoli comuni è irrisorio e le amministrazioni di Campiglia, San Vincenzo e Piombino si guardano bene dal dare battaglia per un controllo più serrato del servizio. Il tanto sbandierato beneficio sul fronte degli investimenti e sulla qualità del servizio non c’è stato e una gravissima questione etica ha travolto i vertici di SEI tanto che l’azienda è commissariata.

Agli “automatici” aumenti della tariffa però, non ci si sottrae nemmeno in una simile situazione, in cui è messa in dubbio persino la regolarità della gara d’appalto che sta alla base della concessione del servizio all’azienda.

Si prenda atto del fatto che un servizio pubblico essenziale è sfuggito al controllo degli organi competenti – che ricordiamo essere i Consigli comunali – e che è urgente elaborare una soluzione amministrativa che garantisca per il futuro prossimo un servizio trasparente, meno costoso e più efficiente. Su questo ci si impegni e si dia battaglia, anziché scaricare le responsabilità di scelte politiche miopi e abborracciate sulle spalle dei soliti cittadini sbadati o negligenti.

Liste civiche Unite 05.04.2017

Comune dei Cittadini,
Un’altra Piombino
Assemblea popolare Suvereto
Assemblea Sanvincenzina

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LE MENZOGNE E LA PREPOTENZA DEL COMUNE DI CAMPIGLIA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI NON SONO PIÙ TOLLERABILI

Un vecchio manifesto della lista civica “Comune dei Cittadini”

Sul tema rifiuti è bene fare chiarezza affinché vengano attribuite le giuste responsabilità.
E’ responsabilità del comune di Campiglia, insieme agli altri Comuni della Val di Cornia, il fallimento della gestione ASIU che ha portato l’azienda ad avere 20 milioni di buco di bilancio, come è stata una scelta condivisa da questa amministrazione il passaggio all’ATO SUD nonostante fosse la zona con la più bassa percentuale di raccolta differenziata.  Sono i Comuni della Val di Cornia quelli che sostennero che con il passaggio in ATO SUD ci sarebbero stati miglioramento dei servizi senza aggravi dei costi. Sono gli stessi Comuni che, una volta entrati in ATO SUD hanno votato, ad esclusione di Suvereto, aumenti delle tariffe TARI per i prossimi 3 anni che, come nel caso delle aziende di Campiglia, arrivano addirittura al 30% di aumento annuo.

Infine c’è da ricordare che proprio l’ATO SUD è stata commissariata perché sotto indagine per turbativa d’asta per l’appalto della gestione dei rifiuti vinto poi da 6 Toscana. Per queste ragioni ci si aspetterebbe da un’amministrazione che tutela i propri cittadini maggiore scrupolo nell’applicare un aumento delle tariffe imposte da un’azienda che è sotto indagine.
E’ intollerabile dunque che questa amministrazione per non prendersi le responsabilità dei sui fallimenti e delle sue scelte sbagliate addossi la colpa dell’aumento delle tariffe agli abbandoni di rifiuti. Se in questi ultimi anni ci sono stati più abbandoni dipende proprio dal fatto che il servizio del nuovo gestore, 6 Toscana, è peggiore del precedente.

La realtà, purtroppo, è un’altra. I Comuni della Val di Cornia hanno accumulato debiti con la gestione fallimentare di ASIU, hanno deciso di passare con Grosseto, Siena e Arezzo senza dare spiegazioni plausibili, hanno promesso ai cittadini benefici che non ci sono stati e ora gli presentano il conto: maggiori costi del servizio rifiuti e un’ATO commissariato per gravi irregolarità amministrative e penali.  Per dare la responsabilità di tutto ciò ai cittadini ci vuole sfacciataggine.

Comune dei Cittadini 30.03.2017

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BILANCIO, ACCORDO CON I SINDACATI PER TUTELARE LE FASCE PIÙ DEBOLI DOCUMENTO DI INTESA TRA SINDACATI E COMUNE SUL BILANCIO 2017

Scorcio del Comune di Piombino

Imposte comunali invariate rispetto al 2016 (a eccezione della Tari, adeguata per legge al livello dei costi da sostenere per il servizio spazzamento, raccolta e smaltimento rifiuti), incremento delle agevolazioni per cittadini a basso reddito, lotta all’evasione fiscale. Il 29 marzo scorso il Comune di Piombino e le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uisl, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil) hanno firmato un nuovo intervento nell’ambito degli interventi di natura sociale per l’anno in corso.

“Vista la situazione, sempre più complessa dal punto di vista sociale, pensiamo che questo confronto e questo accordo con le parti sociali rappresenti un importante risultato e una sinergia fondamentale – hanno spiegato l’assessore al bilancio Ilvio Camberini e l’assessore alle politiche sociali Margherita Di Giorgi– Un documento che riguarda la vita della città, attento al particolare momento storico che stiamo vivendo che dovrà servire come punto di partenza per verificare quanto previsto sulla base delle diverse esigenze che potranno sorgere, prevedendo incontri semestrali.”

Comune e sindacati hanno pertanto deciso di agire secondo le seguenti priorità:

TASSE E TARIFFE. Il Comune si impegna a mantenere sostanzialmente invariate tutte le imposte comunali, tranne la Tari che deve essere adeguata per legge ai livelli dei costi da sostenere per il servizio spazzamento strade, raccolta trasporto e smaltimento rifiuti. L’addizionale Irpef l’aliquota rimane all’8 per mille con una soglia di esenzione totale per redditi imponibili fino a 20mila euro. Per quanto riguarda le agevolazioni Tari, vige un sistema per cui le stesse sono riconosciute in base ai parametri ISEE. Per il 2017 sono state ampliate le fasce che danno diritto alle agevolazioni, prevedendo una riduzione del 100% per ISEE inferiore o pari a 8.000 euro e una riduzione del 50% per ISEE inferiore o pari a 10.000 euro.

Le tariffe dei servizi comunali le tariffe restano invariate nel campo dei servizi per i giovani, decentramento, servizi culturali (biblioteche e archivio storico). Sono incrementate invece le tariffe per l’utilizzo dei beni culturali (Rivellino, Corte pentagonale Castello istituite nel 2015, in quanto relativi a utilizzi e interessi esclusivi.

Nei servizi per educazione e istruzione, la compartecipazione alle spese degli asili nido resta invariata per le fasce di reddito fino a 27.000 euro di ISEE;  è leggermente incrementata invece per gli ulteriori 2 ulteriori scaglioni di ISEE: da 27.000 fino a 32.000 e oltre i 32.000. La compartecipazione delle famiglie utenti alla copertura delle spese di ristorazione scolastica si attesta a 4,7′ euro a pasto, a parziale copertura del costo totale che per il Comune si attesta intorno a euro 5,47.

Nel campo dei servizi sportivi i canoni annuali per gli assegnatari delle gestionid egli impianti sportivi comunali aumentano del 20%al fine di riequilibrare il contributo pubblico per la gestione impianti. Restano invariate le tariffe relative all’utilizzo degli impianti sportivi di base da parte dei fruitori singoli o associazioni.

LOTTA ALL’EVASIONE. Uno degli obiettivi principali del Comune è la lotta all’evasione.

In campo tributario l’amministrazione comunale si propone il recupero dell’IMU per il periodo 2013 e parte del 2014. Previste inoltre verifiche e interventi suglio alloggi PEEP, contratti di lovazione e atti di vendita, in conformità al vigente regolamento comunale.

«Difficile quantificare la dimensione di un problema che in Toscana raggiunge mediamente il 13% – afferma l’assessore al bilancio, Ilvio Camberini – Il dato è però consistente e ci stiamo impegnando per rafforzare l’ufficio tributi, razionalizzando il lavoro. Quello che recupereremo dall’evasione, d’accordo con i sindacati, cercheremo di investirlo totalmente o quasi nel sociale.”

SERVIZI EDUCATIVI. “Lo sviluppo e la qualità dei servizi educativi, in particolare per la prima infanzia, rappresentano punti chiave per la nostra amministrazione – continua Di Giorgi – In attuazione delle linee regionali inerenti l’impiego dei finanziamenti europei, le risorse sono state destinate al potenziamento della partecipazione ai servizi educativi per la prima infanzia favorendo gli utilizzi da parte delle famiglie in difficoltà economica o a basso reddito. E’ stato riproposto a tal fine il progetto finanziato dalla Fondazione Livorno per un importo di 50.000 euro l’anno.L’amministrazione comunale intende inoltre migliorare la qualità strutturale dei nidi per l’infanzia e di potenziare la qualità educativa dei servizi utilizzando la fomrazione congiunta del personale impegnato nelle strutture.”

POLITICHE ABITATIVE. È ormai emergenza abitativa a Piombino e rappresenta una delle maggiori criticità del 2017. Nel corso del 2016 sono stati gestiti  dal Comune  86  sfratti per morosità incolpevole. Tutto questo ha importo una strategia di contrasto più forte con l’erogazione di contributi di minore entità economica ma di più lunga durata in modo da assicurare maggiore garanzia di copertua in un tempo da ritenere congruo per la ripresa di un posto di lavoro o per l’ottenimento di una casa popolare. Per il 2017 nel campo del sostegno alla locazione l Comune investirà in totale 160mila euro a cui potranno aggiungersi gli importi relativi al contributo regionale per l’integrazione canoni affitto, ancora non conosciuti, contributi statali per i comuni ad alta densità abitativa per il contrasto agli sfratti.

Il problema dell’emergenza abitativa induce inoltre nella decisione di dotare il Comune di un immobile destinato alla permaneza breve di nuclei familiari in difficoltà. E’in fase di studio la possibilità di partecipare a bandi regionali finanziati con risorse UE.

Comune di Piombino – 10-4-2017

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Scritto da il 11.4.2017. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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