AFERPI: ANCORA GUFI CASSANDRE E… NARRAZIONI CREDIBILI
Piombino (LI) – Continua il botta e risposta tra Movimento 5 Stelle e PD sulle ultime vicende del forno Aferpi. L’«Incauto ottimismo» dell’assessore Maestrini del PD secondo il Movimento 5 Stelle ha superato il limite. Dall’altra parte il segretario Fabiani ricorda ai “grillini” che «Si lavora, stando sempre dalla parte di chi lotta, di chi investe, di chi si mette in gioco e non si arrende, costi quel che costi». Buona lettura.
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Lettera aperta all’assessore Carla Maestrini
Cara assessore.
Rimango allibito ed estremamente infastidito dalla suo commento riportato sulla stampa del 05/05/2015: “ma anche la demagogia di chi scommetteva sul fallimento dell’ambizioso progetto di reindustrializzazione, per lucrare politicamente sulla pelle dei lavoratori o per ottenere una qualche visibilità”.
A tutto c’è un limite e con questa affermazione lei lo ha abbondantemente superato. Vorrei consigliarle, prima di fare certe affermazioni, di guardare all’interno del suo partito. Fanghi di Bagnoli, 398, Rotta Verso Sud, Città Futura, Concordia e per questioni di spazio mi fermo qui, ma la lista è assi più lunga.
Intere carriere politiche si sono basate su queste narrazioni credibili, mentre lo scrivente è fiduciosamente in attesa, insieme ai lavoratori da lei citati, che il benedetto processo di reindustrializzazione riparta e nel frattempo “beneficia” della Cassa Integrazione. Tutto è opinabile, ma questo è consegnato alla storia di questa città. Spero sia chiaro, adesso, chi è che lucra sulla pelle dei lavoratori.
Sinceramente non mi sarei aspettato un’ affermazione del genere da lei: renziana della prima ora, proveniente dall’area Cambiaverso, insomma, da una che si è sempre posta in discontinuità con le passate gestioni. Spero che questa sia solo una disattenzione dovuta all’inesperienza e spero vivamente che in futuro mi riserverà la gentilezza di ponderare maggiormente il contenuto dei suoi interventi sulla stampa.
In fede
Daniele Pasquinelli
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Valerio Fabiani su Movimento 5 Stelle
Leggendo le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle di Piombino, non tanto per la “pacatezza” attribuitami, quanto soprattutto perché richiamando il PD, e solo il PD, a “lavorare” riferendosi alla vicenda Aferpi, sembra attribuire a noi, e solo a noi, la responsabilità di ciò che verrà fatto e che è già stato fatto, nel bene e nel male. Ma questo, trovandoci finalmente a commentare fatti positivi e indiscutibili passi avanti compiuti, rischia di attribuire impropriamente a noi meriti che non sono solo nostri, ma di una comunità intera che ha lottato senza risparmiarsi. Noi ci siamo limitati semplicemente a provare a rappresentarla e interpretarla con il lavoro che ci compete, politico e amministrativo.
Forse è questo che i grillini non hanno capito, e sembra si ostinino a non capire: quando in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro, l’ambiente e la salute delle persone e il futuro di un territorio, la politica, tutta, maggioranze e opposizioni devono lavorare, anche insieme, se ci sono le condizioni, per trovare le soluzioni. Io, pur da segretario di un partito, ho sempre pensato che quando si parla di Piombino e del nostro territorio, quando si parla dei nostri lavoratori, delle nostre imprese, della nostra gente, non si scherza!
Si lavora, stando sempre dalla parte di chi lotta, di chi investe, di chi si mette in gioco e non si arrende, costi quel che costi. E quando abbiamo avuto anche solo la percezione che non si stesse facendo tutto quello che doveva essere fatto, non abbiamo lesinato critiche e solleciti anche polemici, nei confronti di tutti, anche quando si trattava di rivolgerci a persone della nostra stessa parte politica. Non si guarda in faccia a nessuno, quando si tratta di difendere l’interesse generale.
Allora, tornando alle “critiche” dei grillini, vorrei rivolgere loro alcune domande.
1) se, come è ormai chiaro, l’ampliamento poderoso e rapido del porto ha rappresentato l’elemento principale che ha portato Cevital a Piombino (oltreché di altre grandi imprese, com’è noto), convincendoli ad acquisire la proprietà dello stabilimento ex Lucchini, perché i parlamentari grillini hanno votato contro il cosiddetto “decreto Piombino” che ha consentito l’investimento sul porto?
2) Se siamo convinti della strategicità del porto, perché solo pochi mesi fa i consiglieri regionali 5 Stelle hanno votato contro anche l’ulteriore stanziamento di risorse della Regione per completare una parte importante dell’infrastruttura portuale?
Questi sono fatti, che contano molto più delle chiacchiere, che sono accaduti, almeno così risulta, senza la benché minima protesta da parte dei grillini piombinesi. Adesso rispondano, facciano di tutto per smentirci e soprattutto per convincerci che la prossima volta che Piombino avrà bisogno, potrà contare anche su di loro, se non sul loro lavoro, almeno sul loro voto, che è molto meno impegnativo, ma sarebbe comunque molto gradito.
Valerio Fabiani
Federazione PD Val di Cornia-Elba
Si,ma perché promettere cose mai realizzate?? A sentire parlare gli esponenti pd sembra di vivere a Dubai….la 398 e città futura sono state promesse e date x certe nel 2000 nel 2000!!!! Se non dipende da voi perché annunciare in pompa magna cose impossibili?! Essere andati con il rimorchiatore “peste rossa* a prendere la concordia non è stata una buffonata? No? Il mini mill l impianto all avanguardia mondiale per la produzione di rotoli annunciato nel 2008 da severstal dove è? Si parla di investimenti da 700/900 milioni di euro e gli abitanti della striscia ancora sono senza ponte….ma di cosa si sta parlando?? Di che??
Il bello è che ormai sparare caz…te fa parte della routine, non si vergogna più nessuno se, a distanza di anni, gli si fa notare che nulla di quanto promesso si è mai realizzato e che la città fa sempre più ca..re! L’impressione è di vivere in un eterno limbo, senza energia, senza alternative, senza proattività (non solo in ambito lavorativo) e tutti noi, come pesci in un acquario, ormai ci siamo rassegnati al nulla, storditi da questo “mangime di balle” che ci propinano da ogni dove. So di molta gente che se n’è andata, non solo per l’assenza di lavoro, ma anche e soprattutto per respirare un’aria in cui coloro che amministrano e coloro che vengono amministrati vivono con le medesime prospettive, aspettative e speranze in un futuro diverso, più REALE.