CAMPIGLIA: BANCA ETRURIA, INCONTRO CON GLI AZIONISTI

Banca-EtruriaCampiglia M.ma (LI) – Grande preoccupazione da parte dei risparmiatori e piccoli azionisti di Banca Etruria. La mediazione tra governo e maggioranza dovrebbe portare alla creazione di un fondo ad hoc da 100 milioni di euro per risarcire almeno in parte i piccoli risparmiatori che con il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara, Cassa di risparmio della provincia di Chieti hanno perso tutti i propri risparmi investito in bond e azioni.

I sottoscrittori di bond subordinati delle quattro banche hanno perso circa 750 milioni di euro e a questi si affiancano circa 133.000 azionisti (60 mila di Banca Etruria; 44 mila di Banca Marche, 22 mila quelli di CariFerrara, 6.000 di CariChieti secondo dati Adusbef), i cui titoli non valgono più nulla.

La decisione presa sarebbe, come già detto in precedenza, quella di risarcire solo i risparmiatori più piccoli, e solo quelli che hanno investito in obbligazioni subordinate nelle quattro banche salvate. Niente da fare, quindi, per gli azionisti.

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IL COMMENTO DELL’ASSESSORE DI CAMPIGLIA VIOLA FERRONI

La liquidazione coatta amministrativa della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio ha avuto significative ripercussioni economiche anche tra i cittadini e le imprese del nostro Comune.
A quanto risulta dai dati in nostro possesso sono poco meno di un centinaio i clienti della filiale di Venturina Terme di Banca Etruria che hanno visto sparire complessivamente circa 2,2 milioni di euro investiti in azioni ed obbligazioni subordinate.

Un danno enorme per chi rischia di perdere tutto o quasi: liquidazioni, risparmi di una vita, somme accantonate per far fronte a piccole grandi necessità, per garantirsi un minimo di stabilità e di solidità economica in un contesto già molto complicato.
A queste persone va anzitutto la solidarietà di tutta l’amministrazione comunale; in un momento già economicamente così difficile possiamo solo immaginare quale sia lo stato d’animo di queste persone.

La “Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio s.p.a.” formatasi a seguito del D.L. approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 novembre scorso, ha assorbito tutte le attività e le passività della vecchia banca, ad eccezione appunto delle azioni e delle obbligazioni subordinate, il cui valore è stato azzerato; in questo modo sono stati salvati tutti gli altri tipi di effetti, nonché il contenuto dei conti corrente dei clienti.

In questi giorni sto avendo vari incontri e colloqui con l’associazione Movimento Consumatori, che sta radunando i clienti colpiti, valutando caso per caso per arrivare ad un’azione collettiva; da questi incontri nasce l’organizzazione per i prossimi giorni nella sala Sefi di Venturina un’assemblea dedicata proprio ai risparmiatori interessati dalla vicenda, durante la quale un consulente bancario ed uno legale cercheranno di fare chiarezza ed individuare un percorso comune.

La vicenda interessa ogni livello politico ed istituzionale: dal gruppo PD regionale arriva una mozione finalizzata alla tutela dei piccoli risparmiatori colpiti, mentre il vice ministro dell’economia Enrico Morando sta lavorando ad un emendamento da presentare alla legge di stabilità per ridurre gli effetti negativi del processo di risoluzione di Banca Etruria sulla componente socialmente più debole degli investitori coinvolti, che, pare, prevederà l’istituzione di un fondo ad hoc.

Anche noi come amministrazione vogliamo fare la nostra parte, impegnandoci nel mettere a disposizione strutture ed attrezzature alle associazioni dei consumatori, che si sono subito attivate per far fronte a questa emergenza, nonché prodigandoci per rendere più comprensibili i passaggi della vicenda e soprattutto le azioni che il nostro governo sta mettendo in atto proprio in questi giorni, avvalendoci di tutti gli aiuti e le collaborazioni possibili.

Viola Ferroni

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M5S: VICINI AI NOSTRI CONCITTADINI CHE HANNO PERSO I RISPARMI DI UNA VITA

In uno strano fine settimana il Governo Renzi ha deciso in poche ore di operare un anticipo del “Bail In”, agendo con Decreto Legge 183, approvato dal Consiglio dei Ministri, domenica 22 novembre 2015, il quale ha disposto il piano di salvataggio di quattro banche italiane in sofferenza, tra cui la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.

Quest’ultimo istituto di bancario è molto presente nel tessuto economico del nostro Comune, infatti oltre cinquanta persone, hanno visto azzerare, da un giorno all’altro, le proprie azioni e obbligazioni subordinate. Per lo piú sono venturinesi, con situazioni diverse che rischiano di perdere dai quindicimila ai centoquarantamila euro.

A tal proposito abbiamo presentato, domenica 6 dicembre, il seguente o.d.g che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale nel quale chiediamo allo stesso, di impegnare la giunta a convocare con urgenza un tavolo di confronto con le organizzazioni che rappresentano i piccoli azionisti e i titolari di obbligazioni subordinate, inclusi i rappresentanti delle maggiori community on line di risparmiatori, al fine di approfondire tutte le problematiche relative alla vicenda, anche per valutare la possibilità di attivare forme di garanzia per le aziende e i risparmiatori che hanno acquistato obbligazioni subordinate da Banca Etruria.

Inoltre chiediamo di attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinchè possano essere svolte ulteriori verifiche, a partire dal percorso parlamentare di conversione del DL 183/2015  al fine di mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelare i piccoli risparmiatori, in particolare i sottoscrittori di obbligazioni subordinate di Banca Etruria.

Ricordiamo che questo salvataggio, il quale ha creato danni enormi ai risparmiatori venturinesi, é un assaggio di ciò che potrà succedere dal primo gennaio 2016, giorno in cui le nuove regole e i nuovi strumenti previsti dalla nuova direttiva BRRD (Bank recovery and resolution directive, DIRETTIVA 2014/59/UE ) ovvero il cosiddetto bail in bancario, sarà applicato anche in Italia e che in caso di crisi bancaria vede il coinvolgimento degli azionisti, degli obbligazionisti e persino dei correntisti, sebbene questi ultimi a determinate condizioni.

Ci aspettiamo che tutte le forze politiche siano unite intorno ai risparmiatori, vittime di questo perverso “salvataggio”, e diano un segnale forte di sostegno producendo atti e fatti volti al recupero dei capitali accumulati con sudore e fatica, dai risparmiatori con fatica visti sparire in una notte.

I consiglieri portavoce
Daniele Fioretti
Chesi Cristina M5S Campiglia Marittima

 

Scritto da il 7.12.2015. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “CAMPIGLIA: BANCA ETRURIA, INCONTRO CON GLI AZIONISTI”

  1. alessandro

    A me risulta che tutti i soci di una società in liquidazione dovrebbero percepire, pro quota, una partecipazione nella neo società costituita.
    Perché gli ex azionisti Banca Etruria non hanno questa possibilità? Di chi è adesso la Nuova Banca Etruria?
    Sono state cambiate le regole del gioco?

  2. carlo alberto

    Ciao Alessandro….ti sei informato se esistono possibilita di ottenere almeno una parte o partecipazione in nuova banca……e possibili cause legali

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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