EDITORIALE: NON DISTURBATE IL MANOVRATORE
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
___________________________
EDITORIALE: NON DISTURBATE IL MANOVRATORE
Corriere Etrusco “numero 115” del 21 agosto 2015.
Nella federazione del PD della Val di Cornia c’è una “new entry”, la renziana Carla Maestrini, già nella segreteria regionale del PD Toscana, è stata nominata dal segretario Valerio Fabiani vicesegretario a fianco di Francesco Lolini.
Apparentemente l’operazione del segretario di Federazione potrebbe apparire come il sotterramento dell’ascia di guerra del confronto interno tra “renziani” e “cuperliani” sul territorio, in vista dei delicati passaggi a livello industriale ed economico che stanno per arrivare in Val di Cornia, e che di tutto hanno bisogno, eccetto che di una “fronda interna” armata a livello politico dentro il PD, che abbia magari a punzecchiare la dirigenza smuovendo le coscienze dei residenti da troppo tempo “in sonno”.
La portata della crisi di questo territorio non è infatti ancora percepita a causa, come indicavo nelle scorse settimane, dell'(ab)uso di ammortizzatori sociali e prepensionamenti che non hanno fatto capire, a chi comunque riscuoteva senza più andare a lavoro, quello che nel frattempo stava accadendo.
La reale situazione economica e politica è invece ben chiara al segretario di Federazione che, al secondo mandato, non potrà candidarsi alle prossime primarie fra due anni, e sa che i prossimi mesi saranno fondamentali e difficili. Fabiani però è anche conscio che da troppo tempo si parla di una riunificazione delle due federazioni livornesi, e quindi probabilmente sarà l’ultimo a sedere in via Marco Polo.
Fabiani sa tutto questo, e sa che la fronda interna dei renziani, quella dei “cambia Verso” che si sta organizzando anche a livello provinciale, potrebbe quanto meno disturbare i suoi ultimi mesi di mandato, stappando il “vaso di Pandora” e mettendo in piazza tutta una serie di problematiche, dalla siderurgia alle bonifiche, dall’Asiu alla sanità, che rapidamente spegnerebbero la luce “di buon governo” del segretario uscente.
Come prendere allora i classici “due piccioni con una fava”?
Con la vecchia tecnica del potere, dando una poltrona dal peso relativo alla ex candidata alle regionali dei renziani, in modo da imbavagliare i “cambia verso” e magari farsi dare anche una mano, per il futuro, a livello regionale. Un operazione “di potere” quindi fondata sul nulla, per non far capire cosa realmente stia succedendo sul territorio a iscritti ed elettori che non hanno neanche, purtroppo, la sponda di una opposizione agguerrita e pragmatica.
Giuseppe Trinchini
_____________________