FESTE D’OTTOBRE A SASSETTA: FRA STORIA E TRADIZIONE

Un momento della sagra

Un momento delle feste d’Ottobrea Sassetta

Sassetta (LI) – Abbiamo intervistato gli organizzatori delle Feste d’Ottobre a Sassetta, organizzate dalla Pubblica Assistenza Sassetta, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il Comitato Festeggiamenti.  Delle Feste d’Ottobre la decana è la “Tordata”, la cui prima edizione risale alla fine degli anni Sessanta e caratterizzata dai generosi vini dei colli che circondano il paese. Durante le giornate delle Feste sono previste anche rievocazioni medievali con presenza di figuranti in costumi storici e sbandieratori; nella giornata conclusiva andrà in scena il Palio dei ciuchi, disputato tra gli antichi rioni del paese.

Le Feste sono, nell’ordine: Sagra della Zuppa domenica 12 ottobre; 47ª edizione della “Tordata” in concomitanza con la Sagra della Castagna domenica 19 ottobre; Sagra della Polenta e Palio dei Rioni (dei ciuchi) domenica 26 ottobre.

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Come nascono le Feste d’Ottobre?
Nel 1963, per volontà del Comitato Turistico, nacque la sagra paesana “La Tordata” con l’intento di promuovere Sassetta; la sagra si svolgeva in una sola domenica di ottobre nella piazza centrale del paese, caratterizzata dal grande girarrosto dove venivano cotti i tordi.

Agli inizi degli anni Settanta la sagra venne sospesa a causa dello scioglimento del Comitato Turistico. Poi nel 1978 la Società di Pubblica Assistenza di Sassetta, ricostituitasi quello stesso anno per volontà dei paesani e dei soci fondatori (Guid’Ubaldo Giorgerini, Loriano Magrini, Giuseppe Milianti, Arturo Gatteschi, Giuseppe Telara, Rodolfo Anselmi e Maurizio Cresci), riprese la tradizionale sagra e la inserì nel quadro più ampio delle Feste d’Ottobre.

Chi organizza le Feste d’Ottobre?
Le Feste d’Ottobre sono ancora oggi organizzate e gestiste dalla Pubblica Assistenza di Sassetta in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il Comitato Festeggiamenti con lo scopo di promuovere il paese, ma soprattutto per finanziare l’attività di volontariato della società stessa.

Come si sono trasformate le Feste negli anni di attività?
In questi anni le Feste d’Ottobre non hanno subito grosse trasformazioni, si è preferito mantenere una certa continuità che, con il tempo, è diventata tradizione; si è puntato sulla tradizione culinaria di Sassetta e si è cercato di mantenere vive le origine storiche legate al castello e all’antico comune medievale con il corteo storico.

Sassetta si divide in quattro rioni: qual è la loro storia?
I rioni sono di recente istituzione (infatti il primo palio dei ciuchi è stato disputato nel 1985) e nascono sulla base della tradizione di antiche leggende. Sono quattro e corrispondono agli agglomerati abitativi più importanti del paese e sono cosi denominati: Castello, Frataccio, San Rocco e San Sebastiano.

La competizione è vissuta con emozione nel giorno della disputa del palio e ogni abitante tifa per il proprio “ciuco” affinché si aggiudichi il drappello della vittoria.

La cucina casereccia è un ingrediente fondamentale delle Feste. Quali sono i piatti tipici?
Sassetta è un piccolo borgo immerso nel verde delle colline di macchia mediterranea e di castagni: questo forte legame con la natura e con il bosco non poteva certo non influenzare la cucina del nostro paese, pertanto fra i piatti tipici troviamo cacciagione e castagne, funghi e zuppe, in particolare il cinghiale con le castagne, le castagne arrostite, farina di castagne per la produzione di dolci, pasta e pane. Sassetta ha una tradizione culinaria di ottima qualità, nota nel circondario, che si trasmette di generazione in generazione con l’attenzione di scegliere materie prime e genuine e cucinate come i nonni insegnano!

Quanti turisti attirano le Feste d’Ottobre?
È difficile quantificare il numero dei turisti che possono visitare il nostro paese durante le tre domeniche, non ci sono dati ufficiali a riguardo; quel che è certo è che l’affluenza non è andata calando, ma è sicuramente aumentata grazie alle nostre tradizioni culinarie e al crescente richiamo dello “slow food” e della vita “genuina”.

Quello che il turista può trovare durante queste feste è sicuramente un’atmosfera gioiosa ed accogliente, caratterizzata dai colori delle bandiere dei rioni e dal profumo che emana il grande girarrosto che domina la piazza centrale. Viene interessato tutto il centro storico, comprese le attività che godono di una forte presenza turistica la quale permette un importante indotto economico; lo stesso non si può dire per gli alberghi e gli agriturismi, che durante le Feste non godono di una grande affluenza poiché il visitatore tipico è quello proveniente dai paesi limitrofi.

Ci sono dei giovani tra gli organizzatori?
Diciamo che per la buona riuscita delle feste si mobilita un po’ tutta la popolazione e quindi anche i giovani si sentono coinvolti. Sicuramente le generazione più vecchie si sentono più coinvolte e cercano di mantenere viva questa tradizione e di trasmettere l’amore per il paese e per la Pubblica Assistenza.

Chiara Bellucci

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Scritto da il 10.10.2014. Registrato sotto cultura, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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