PIOMBINO: OPERAI “SCHIAVI” PER PROTESTARE CONTRO IL JOB ACT
Piombino (LI) – A partire dalla mezzanotte di martedì 7 ottobre si terrà un presidio di 24 ore sull’aiuola della rotonda all’ingresso della città in VIale Unità d’Italia (la cosidetta rotonda “Barbapapa” all’altezza della SOL).
Vestiti da schiavi per protestare contro la riforma del lavoro del governo Renzi, il gruppo di lavoratori dipendenti Lucchini, Magona, Sol e delle ditte appaltatrici che “adesso – come scrivono in un comunicato – devono unire all’incertezza occupazionale anche la perdita dei loro diritti fondamentali”.
I dodici lavoratori si vestiranno da schiavi “per simboleggiare le condizioni in cui ci vogliono ridurre, ma soprattutto per evidenziare che solo con la lotta i lavoratori potranno spezzare le catene di chi vuole togliere loro la dignità. E’ veramente schiavo non chi ha le catene ai piedi, ma chi accetta di essere schiavo”.
“Il Governo Renzi – ha commentato Paolo Francini famoso anche per gli scioperi della fame sulla stessa rotonda – mentre continua a non dare risposte soddisfacenti alla crisi di Piombino, decide con la revisione dello Statuto dei lavoratori, di togliere ai lavoratori stessi, la qualifica di cittadini. Noi vogliamo rientrare tutti al lavoro qui a Piombino e lo vogliamo fare da cittadini e non da schiavi. Per questo vogliamo impedire lo stravolgimento dello statuto dei lavoratori chiedendo che si arrivi allo sciopero generale e, se sarà approvata, ad una raccolta firme per un referendum abrogativo di questa controriforma sul lavoro”.
Di sicuro il clima in città si sta scaldando, peccato che buona parte dei residenti e dei lavoratori, ancora non abbia chiara la situazione che si creerà in città fra non molti mesi.
Scritto da Giuseppe Trinchini
il 6.10.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie.
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