LUCCHINI: SMC “LATITANTE” RIMANDA ANCORA

I dirigenti della SMC con Gianni Anselmi

I dirigenti della SMC con l’Ex sindaco Anselmi

Dopo l’incontro a Roma del commissario Lucchini Piero Nardi con Sajjan Jindal patron di Jsw, Nardi ha annunciato la proroga di altri 15 giorni per la presentazione delle offerte. L’ultima scadenza era infatti, dopo ulteriori rinvii, il 18 giugno scorso.

Un dramma, quello della vendita Lucchini, che coinvolge tutto il territorio, condito da notizie tristi come quella raccontata da Giampiero Vaccaro che si riassume con «Ormeggiata al “pontenovo” Lucchini. In una giornata di giugno, iniziata con una danza di delfini sottobordo, il personale degli impianti marittimi ha terminato (23 giugno, ndr.) lo scarico dell’ultima nave di carbon fossile per la nostra fabbrica. L’ultima nave di una infinita serie, iniziata prima del 1900. Un requiem, non ce ne saranno altre».

Ma ci sono anche note comiche in tutta questa vicenda che però danno un riso amaro come per la vicenda di Khaled, il “fantomatico” imprenditore che ogni volta che Nardi rinvia il bando sposta più avanti la data della ricapitalizzazione indispensabile per l’acquisto della Lucchini. La riunione, che era fissata in un grande albergo di Tunisi, era gia’ slittata da aprile a maggio e poi al 25 giugno.

«Per ragioni strategiche la presentazione di Smc Group è rinviata a data da destinarsi”. Con poche righe sul proprio sito, la società tunisina chiude definitivamente con l’acquisto Lucchini, sempre che ne abbia mai avuto l’intenzione realmente.

I dirigenti ed emissari di Smc, Khaled in testa, con le loro dichiarazioni e promesse miliardarie avevano avuto grande riscontro presso le autorità locali a partire dal sindaco di Piombino Anselmi. Smc “garantiva” un totale di 3 miliardi di euro di investimenti destinati al sito siderurgico, con il mantenimento dell’altoforno e la trasformazione in toto della città.

In aprile il sito annunciava un aumento di capitale da 2 milioni di dollari a due miliardi e presentava la ‘geografia’ del gruppo composto da una serie di controllate in Medio Oriente ed Europa in vari settori, per lo più tuttavia del tutto sconosciute ai registri societari locali. Le promesse non si sono mai tradotte in un’offerta formale e Smc è così uscita dalla partita. Eppure sul sito campeggia ancora l’indicazione che il gruppo “è in trattative avanzate per l’acquisto del maggior impianto di ferro d’Europa Lucchini”.

Le ombre sono andate via via addensandosi sulla consistenza e gli obiettivi del gruppo tunisino anche per il burrascoso passato del presidente Khaled Al Hababeh, con pesanti trascorsi giudiziari negli Usa (per truffa e traffico di stupefacenti). La Procura di Livorno ha aperto un’inchiesta a carico di Al Hababeh per turbativa d’asta e falso in atto pubblico.

Gli operai piombinesi e la città ci hanno sperato fino all’ultimo nel miracolo arabo, e poi un bel giorno, dopo mesi di false speranze, è calato il silenzio sull’argomento, e  non se ne è parlato più in città.

Scritto da il 24.6.2014. Registrato sotto Foto, grilloparlante, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “LUCCHINI: SMC “LATITANTE” RIMANDA ANCORA”

  1. lino

    Soltanto Anselmi e la Triplice di Piombino potevano credere alle promesse di un canaglia come Khaled.
    Ma forse non è proprio così bensì gli imbroglioni veri potrebbero essere stati proprio Anselmi e la Triplice perché così hanno illuso della povera gente impaurita dalla nebbia di un futuro incerto.

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