TANTA GENTE AD ASCOLTARE NICHI VENDOLA A PIOMBINO

Tanta gente è intervenuta al palazzetto di Via Ferrer a Piombino per ascoltare l’intervento di Nichi Vendola, Presidente della regione Puglia e partecipante alle primarie del centro sinistra di SEL, che ha centrato il suo intervento sul lavoro, a partire dall’articolo uno della costituzione che la sinistra, ha commentato Vendola, non ha mai difeso abbastanza.

“Da mesi ormai il futuro del comparto siderurgico toscano, e le sorti di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, sono segnate da angoscia e dolore. In una fase così delicata e drammatica occorre che la solidarietà e l’attenzione dell’opinione pubblica non venga meno nella maniera più assoluta. E per far sapere che istituzioni locali e organizzazioni sindacali non sono lasciate sole.

Come ben si sa, da anni ormai sono alle prese in Puglia con i problemi drammatici di carattere sanitario, ambientale, e occupazionale della più grande acciaieria d’Europa. Problemi che negli ultimi mesi, e negli ultimi mesi hanno assunto aspetti sempre più preoccupanti. Taranto, Genova, Piombino ci dicono che serve una politica industriale, che dia segnali precisi, indirizzi, che veicoli risorse per bonifiche ed investimenti».

Nel suo intervento ha poi sostenuto Bersani «il miglior ministro per lo sviluppo economico che abbia conosciuto» pur ricordando al pubblico di votare per Vendola, e ha criticato Renzi «un rivoluzionario che viene applaudito da banchieri,  generali e cardinali mi insospettisce».
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Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola è stato ricevuto questa mattina alle 9,30 in sala consiliare dal sindaco Anselmi prima del suo incontro pubblico al Palazzetto dello Sport, e nell’incontro ha tratteggiato alcuni aspetti fondamentali della politica e dell’economia italiana, rispondendo alle organizzazioni sociali presenti in aula che hanno illustrato con molta preoccupazione la situazione del polo siderurgico piombinese.

Da parte di Fiom, Fim e Uilm un richiamo forte al governo perchè si assuma la proprie responsabilità su questioni che riguardano la sopravvivenza di un settore strategico dell’industria primaria e l’annuncio di una grande manifestazione per il 19 novembre prossimo con la partecipazione dei territori toscani interessati dalla crisi e delle province di Livorno, Grosseto e Pisa.

Vendola ha incentrato il suo discorso sul tema del lavoro e ha parlato della vicenda di Taranto come emblematica di questa assenza di politica industriale da parte del governo.

“In tutti questi anni l’unico ministro dell’industria competente con cui ho avuto modo di parlare è stato Pierluigi Bersani – ha detto Vendola –Taranto ha conosciuto 140 anni di inquinamento di Stato nel più grande impianto siderurgico d’Europa. La città è dentro una zona industriale, vive nella pancia dell’Ilva ma in tutti questi anni c’è stata la più totale indifferenza su questi temi.

Vendola ha poi parlato dell’importanza del lavoro stabile, competente che può diventare esso stesso un fattore di competitività in grado di fare la differenza tra un’azienda e un’altra. Investire sulla formazione e sui diritti è un modo quindi per rendere competitiva un’azienda.

“Il rapporto tra economia e società è un rapporto anche di narrazione civile – ha continuato Vendola – vorrei che si potessero riunire in un unico tavolo nazionale i protagonisti delle forze sociali di Piombino, Taranto, Terni, Trieste e delle altre città che vivono queste situazioni, insieme ai lavoratori competenti e alle istituzioni, per discutere di questi temi”.

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Scritto da il 11.11.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie, video. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

13 Commenti per “TANTA GENTE AD ASCOLTARE NICHI VENDOLA A PIOMBINO”

  1. stefano

    bene , vedo che dopo aver contribuito a rovianare le acciaierie di Taranto qualcuno sta arrivando a Piombino per completare l’opera !

  2. sasso indigesto

    Niki, essendo un poeta (come lui stesso riferisce), sa essere un ottimo “affabulatore”, cioè un incantatore di platee. Per esempio è riuscito a far credere alla gente che lui è stato bravo ed onesto perché se fosse risultato colpevole nel processo per favoreggiamento si sarebbe dimesso. Ma una persona veramente onesta da le dimissioni fin dal momento in cui si trova implicata in un procedimento penale che compete alla sua carica pubblica, cioè che riguarda l’esercizio delle sue funzioni come è stato per la faccenda del primario ospedaliero. Se poi risulta innocente ha diritto ad essere reintegrato nella sua carica. Caro Niki, non tutti sono così gonzi da farsi incantare….

  3. zeno

    posso capire che si possa essere non d’accordo con qualcuno ma i due commenti sopra espressi???
    meritano lo stesso sorrisetto di benevola compassione che la Merkel e Sarkosy riservarono al cavaliere
    detto con tutto il rispetto s’intende

  4. Davide

    Interessante teoria: allora per far dimettere qualcuno da una carica pubblica basta inventarsi una accusa ,poi dopo 5,10 anni quando la giustizia italiana avrà fatto il suo corso reintegrarlo . Nel frattempo si fa senza governatore,sindaco,assessore …si,si,veramente interessante come teoria

  5. Luca

    Interessante l’intervento sull’importanza sul lavoro… molto meno la denigrazione di Renzi e la cieca fede in Bersani.

  6. sasso indigesto

    Nel caso di Vendola c’era un procedimento penale in atto, un processo, non un accusa inventata dai giornali. Ma siccome Vendola è l’uomo più giusto ed onesto di questa Italia, avrebbe fatto bene a dimettersi subito lasciando il suo bello stipendio di 15000 euro al mese, intascato il quale va a dare la solidarietà agli operai in cassa integrazione a 800 euro. Aprite gli occhi, signori, non vi fate incantare.

  7. paolo

    Se c’è una cosa che non sopporto è la menzogna, specie quando è pretestuosa. Vendola ieri non ha denigrato Renzi nè ha professato fede in Bersani. Vendola è un uomo (prima che un politico) corretto, anche nel confronto aspro delle primarie. La correttezza e il rigore morale che lo contraddistinguono dovrebbero solo suscitare rispetto. A parte le fesserie banali sullo stipendio: chi si informa sa che è IL SOLO PRESIDENTE di regione che si è da tempo ridotta del 50% la sua retribuzione lasciando alla regione il rimanente. A parte le fesserie sulla responsabilità dell’ILVA : chi impiega il suo tempo a informarsi anzichè a sparare a vuoto nel mucchio, sa che che i rilevatori per gli inquinanti li ha comprati lui appena insediato in regione perchè prima di lui nemmeno si osava inserire nelle questioni di governo la parola inquinamento e ambiente e che è cominciata con lui, nelle istituzioni regionali, la battaglia per l’ambientalizzazione. A parte la pretesa assurda sul suo ritiro dalla scena pubblica (chè prima di tutto il governo SERIO E PROFICUO dfi una regione) per un’accusa solo denigratoria e per un fatto che non è nemmeno identificato come reato ( e lui è stato assolto per non aver nemmeno commesso quello che non è riconosciuto come reato). Ecco, a parte questi dettagli, è onesto riconoscere un fatto incontrovertibile: vendola in pochi anni ha trasformato la Puglia da regione fanalino di coda in Italia, arretrata culturalmente ed economicamente e gestita in modo mafioso e clientelare, nella PRIMA regione in Italia per tutti gli indicatori economici. La Puglia è la sola regione in crescita per occupazione, investimenti , innovazione, diversificazione e energie elternative. Parlano quindi i fatti , se si vuole essere onesti ed informati. Se invece si vuole solo denigrare, si può dire tutto ciò che vi pare. Vendola ieri non ha leccato Bersani: ha solo, ONESTAMENTE e CORRETTAMENTE che è stato l’ultimo serio ministro con il quale era possibile parlare di industria e di problemi reali per il paese. Non ha detto che CONDIVIDE LA SUA POLITICA ( ma evidentemente questa correttezza non appartiene più all’agone politico del momento). Anzio ha detto cvhiaramanete cosa lo divide dal Pd: ha parlato di difesa del lavoro, di art. 18, di legge 30, di riforma Fornero sulle pensioni e sul lavoro, di scuola, si sanità, di spese militari, dicendo A CHIARE LETTERE che in tutto questo LA SINISTRA HA PERSO LA SUA ANIMA e che dobbiamo tornare ad essere sinistra. Non mi sembra che sia “fede cieca” in Bersani: mi sembra UNA CONNOTAZIONE PIUTTOSTO NETTA DI DISTINZIONE rispetto a Bersani. Se poi si ritiene che per fare battaglia politica si debba urlare e offendere o affermare il falso (come molti altri fanno impune,mente), allora si è ben lontani dalla serietà e dall’etica di Vendola. Infine, non ha denigrato Renzi, ha solo detto ” mi preoccuperei se ad applaudirmi fossero i potenti banchieri, i gruppi dell’alta finanza, i grandi imprenditori, i cardinali” . Più che denigrazione, mi appare un corretto riferimento alla realtà. Ognuno può votare chi gli pare: se Renzi piace un pò di pancia perchè vende bene il suo programma liberista, di privatizzazione e precarizzazione del lavoro (vedi Firenze) mascherandolo sotto il format televisivo del rottamatore che tutto sembra cambiare per poi non cambiare niente, ognuno è libero di votarlo. Così come chi lo vota perchè condivide davvero il suo programma molto connotato a destra, è liberissimo di farlo: guai se esistesse un pensiero unico di sinistra! Ma sarebbe bello farlo in piena correttezza, senza denigrare, senza offendere e senza dire falsità.

  8. elia

    Una solo precisazione Paolo, dire il programma di Renzi è di destra e come dire che il PD è di destra mi sa tanto che tu come molti amici compagni bersaniani non l’avete neanche letto o magari riprendete solo discorsi dei Blog. Di Ventola come persona non posso dire nulla visto che ho avuto la prova della sua onesta e modo di lavorare in Puglia dove ho presentato un progetto da 2000000,00 Euro nel settore della sviluppo Pesca professionisti e industriale e ad differenza di molte altre Regioni è stato controllata e valutata in maniera seria ad ogni step e non in maniera clientelare che in quel caso sarei stato escluso a priori, pertanto dimostra la sua capacità ed onesta di Governare; infatti ero convinto della sua estranieta dei fatti a Lui imputati. Il difetto però che gli trovo è in alcune idee politiche che sono anacronistiche e considerare i Cardinali (ma dai siamo nel 2000 ancora avete paura della Chiesa) i Finanzieri (ma davvero credete che il mondo del lavoro non giri anche senza di loro) i Grandi Imprenditori (questa dimostra il suo limite, magari ci fossero VERI Grandi Imprenditori in Italia, altro che crisi saremo la terza potenza economica in Europa dietro a Germania e Gran Bretagna), levare soldi all’esercito, ok io sono un pacifista ma credere che il mondo intorno a noi sia pacifico e da bigotti e come dire leviamo ai carabinieri l’arma perché essa induce i criminali ad armarsi ma dai. Per il resto non vedo l’ora di arrivare a stasera per vedere per la prima volta nella storia Italiana un confronto speriamo politico e di contenuti fra i tre (cinque) candidati papabili a Governare il Paese.

  9. Marina

    una serrata e argomentata analisi del vendola di ieri, paolo. quando il governatore della puglia parla, fa storia e prospetta oppure realistici, senza radicalizzare e senza annunciare soluzioni che sanno di fantapolitica. basterebbe concentrarsi sui fatti, guardare quella lui chiama ‘la crisi del mondo’. e agire con metodo e con competenza. non è impossibile.

  10. paolo

    E infatti, chi dice che il programma del Pd è di sinistra? La sinistra manca da tempo in parlamento e come ha detto ieri Vendola, la sinistra ha perso non perchè ha perso voti, ma perchè ha perso l’anima, ha smarrito la sua missione. Bersani è il mediatore equilibrista tra le tante e contrastanti anime presenti nel PD : questo partito è nato, non dimentichiamolo, dall’unione di ciò che restava del vecchio PdS e ciò che restava della Democrazia Cristiana. Renzi, Rutelli, Follini, Fioroni, Bindi, Franceschini, solo per citarne alcuni, da dove vengono? Vecchi (anche se qualcuno anagraficamente giovane) democristiani. Analiziamo bene il binomio anacronistico/ moderno. Renzi è moderno perchè parla di giovani e rottamazione? E parlare di Chiesa è anacronistico? Ma la vita di milioni di cittadini è tuttora anacronisaticamente regolata dai dettami di una clericalismo bigotto cui i politici sono ossequiosi per puro opportunismo. A chi fanno paura le gerarchie ecclesiastiche? A quanti vorrebbero vedere rispettato il proprio diritto a decidere della propria vita e della propria morte, della propria maternità e partenità, senza che uno stato clericale metta il proprio dickat dentro le case e le vite della gente. Vendola ieri ha detto che avremmo bisogno , per essere un paese civile, di uno Stato che si occupa meno di queste cose e un pò di più di lavoro , scuola, sanità e sicurezza del territorio. La Grande finanza? Nessuno crede che il mondo giri senza: vogliamo solo che sostenga il lavoro anzichè cannibalizzarlo e che siano bloccate le operazioni che hanno creato e creano la voragine del debito pubblico e della speculazione. Gli imprenditori? Certo che ci vorrebbero i veri imprenditori: ce ne sono anche di noi e vanno sostenuti, ma non sono i vari Marchionne, sostenuti da Renzi, che delocalizzano il lavoro dopo aver preso miliardi dallo stato ed eroso gran parte del tessuto produttivo per incapacità e mancanza di adeguati controlli. Le spese militari? Non si tratta di “banale” pacifismo, anche se ricordo che noi ripudiamo la guerra, moralmente e costituzionalmente. Si tratta di miliardi di euro che potrebbero essere impiegati in modo socialmente ben più proficuo, anzichè nell’acquisto di caccia bombardieri. CACCIA BOMBARDIERI!!! A che ci servono? Contro chi dobbiamo usarli? Ci mancano gli ospedali e le scuole, altro che cacciabombardieri! Credo che Vendola sia l’unico con un programma REALMENTE INNOVATIVO. Al di là dei proclami e della facile presa da talent-scout, Renzi parla di abbattere i costi della politica (anche vendola lo dice) e poi? In realtà parla di flexsecurity insieme a Ichino che non a caso è sostenitore della riforma Fornero , di privatizzazioni. In sostanza, continuità con Monti.

  11. sasso indigesto

    Il caro Niki si è ridotto lo stipendio solo da pochi mesi, da quando ha incomin ciato a imperversare la protesta contro i cosiddetti privilegi della “casta”, prima non ci pensava nemmeno, evidentemente gli pareva normale che un presidente di regione avesse il diritto di intascarsi quella bella sommetta mensile, mentre gli operai si devono accontentare di meno della decima parte. Ma lui lo fa, pardon lo faceva, per il bene del popolo, come è sempre stato, del resto nella mentalità di chi è al potere, i “compagni” per primi.
    La verità sta nei fatti. (Verum est factum).

  12. Roberta

    il culto della personalità non ha confini! Del resto siamo il paese di Mussolini e Berlusconi !

  13. angelo

    Ho visto ieri sera il confronto tv dei candidati della coalizione di sinistra.
    Un evento inedito in Italia, riuscito bene.
    L’unica cosa stonata è stata l’impressione di pochezza e di evanescenza dei candidati.
    Una specie di evanescenza geometrica dove l’uno si confondeva nell’altro per la mancanza di proposte comprovate da fatti, dissolvenza priva di una analisi statistica e numerica. Una politica che non conosce i dati economici, infrastrutturali, sociali, finanziari e globali.
    Insomma come sempre una sinistra parolaia che se dovesse governare con quella maggioranza farebbe dopo neanche un anno la fine di Prodi.
    Siamo messi davvero male se questi sono i meglio.
    In bocca al lupo a tutti i nostri giovani.

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