«398-PORTO» PARTE INTEGRANTE DEL PROGETTO AUTOSTRADALE, MA SONO MOLTI I DUBBI

Il Prolungamento della 398 al porto diventa parte integrante del progetto autostradale, non più opera compensativa. E’ questa la novità esposta dal sindaco di Piombino in una conferenza stampa a seguito dell’approvazione da parte del CIPE con prescrizioni, dei Lotti della Tirrenica fino a Grosseto Sud.

Di estrema importanza è stato il fatto che la 398 è stata adesso considerata “non compensativa” alla realizzazione dell’autostrada ma “connessa”. Ciò significa che la 398 viene considerata come parte integrante della Tirrenica. Queste però, per dovere di cronaca, erano già le prescrizioni obbligatorie contenute nella precedente approvazione del CIPE del progetto nel 2008. Prescrizioni disattese da SAT, dopo il taglio del progetto operato dall’allora ministro Tremonti da 3,8 a 2,1 miliardi.

Allora il sindaco Anselmi, invece di insistere per la realizzazione dell’opera connessa in modo integrale, ha accettato un accordo per la realizzazione parziale della SS398 come opera di compensazione per il tratto più economico, quello tra fiorentina e capezzolo, a carico di SAT, mentre la parte più complessa, del costo di circa 80 milioni di euro, tra il Capezzolo e il porto, a carico della fiscalità generale.

La firma del Protocollo 2010 per la SS398

In quell’accordo, firmato l’11 dicembre 2010 era così scritto: «Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, avvalendosi per la progettazione definitiva della collaborazione del Comune e dell’Autorità Portuale di Piombino si impegna a coordinare le attività finalizzate a completare, entro 1 anno dalla sottoscrizione del presente protocollo, la progettazione definitiva del tratto compreso fra Gagno e Poggio Batteria dell’asta della SS.398 di penetrazione al porto di Piombino, avendo risolto le criticità progettuali relative a tale tratto con particolare riferimento al tema del Rischio di Incidente Rilevante».

Al CIPE a Roma, venerdi, sempre secondo Anselmi, si è parlato in dettaglio di un’arteria “da Montegemoli a Capezzuolo comprensiva del tratto da Gagno a Poggio Batteria” a significare che il governo ha ben presente che la strada dovrà arrivare fin sulle banchine. Il costo totale è di 105 milioni di euro dei quali 60 a carico della Sat, 20 della Regione e per gli altri 25 c’è un impegno del presidente del consiglio a reperirli. La progettazione dovrà avvenire entro tre mesi e quindi entro il 31 ottobre.

La Regione, dopo la bocciatura dell’esenzione di 45 km andata e 45 km al ritorno per 30 anni a tutti i residenti, che doveva essere inserita nella legge “spending review” ha ribadito che l’approvazione dell’autostrada è legata all’effettivo reperimento dei finanziamenti ed all’esenzione del pedaggio per i residenti nel tratto di 45 km concordato. In mancanza di questo la Regione non darà la sua approvazione all’autostrada. A Roma si è anche parlato dei problemi legati alle bonifiche lungo tutto il tratto di strada, dei possibili rischi industriali (ma dinanzi al gasometro la strada si abbasserà in galleria), e dell’attraversamento della Magona.

Vero è, al tempo stesso – come è stato ipotizzato in conferenza stampa – che se Sat non accettasse le prescrizioni di Regione e Cipe rinunciando quindi a realizzare la Tirrenica, anche la 398 vedrebbe azzerati gli 80 milioni di finanziamenti già previsti (60 da Sat e 20 dalla Regione) e il suo iter dovrebbe ricominciare da capo, o quasi.

Se le riflessioni fatte dal sindaco rappresentano il bicchiere mezzo pieno, il bicchiere mezzo vuoto ce lo presenta il coordinatore per la Val di Cornia del comitato “No SAT” Giuliano Parodi.

«La necessita’ di una seconda strada di accesso a Piombino e’ una prioritaria,  basti vedere la paralisi del traffico generata pochi giorni fa dall’incendio alla porte della citta’. Ma legare – commenta Parodi –  la realizzazione di questa in maniera indissolubile al completamente della Tirrenica mi pare un azzardo, e vendere come l’ennesima vittoria questo ulteriore vincolo ci pare intellettualmente scorretto.

Il prolungamento della 398 fino alle banchine del porto deve essere una battaglia che le amministrazioni del territorio della Val di Cornia devono fare svincolando l’opera da qualsiasi altra, altrimenti si rischia che anche stavolta – per l’ennesima volta – l’opera rimanga un bel sogno nel cassetto.

Facciamo chiarezza sulla situazione che si prospetta: a detta del Presidente  Enrico Rossi, se lo Stato non reperisce i fondi per esentare i residenti per l’intera durata della concessione, la Regione Toscana dira’ NO al progetto SAT e quindi niente Tirrenica niente 398».

«Ma ha idea  – continua Parodi – il Presidente Rossi e tutti i sostenitori degli sgravi fiscali di quanti soldi lo Stato, e quindi le tasche dei cittadini italiani, dovrebbero versare per garantire un “privilegio” per alcuni residenti?

Facendo i conti della serva esentare circa 10.000 residenti (stime al ribasso calcolate sui dati forniti da SAT sul traffico giornaliero sulla variante) al giorno per 45 km per 30 anni  significa reperire circa 30 milioni l’anno ossia un miliardo di euro di soldi pubblici.

A questo punto la domanda che ci poniamo e’ la seguente: ma la costruzione della Tirrenica non doveva essere a costo zero per lo Stato, come sancito dalla delibera CIPE del 3 agosto scorso? Ma tra defiscalizzazioni richieste (oltre 400milioni di euro) e compensi per i pedaggi, i soldi pubblici ci sono eccome.

Ma se lo Stato e’ disposto a reperire oltre un miliardo per scontare i residenti, perche’ semplicemente non usa quel denaro per adeguare la variante aurelia da Grosseto sud a Civitavecchia (ricordo che il progetto ANAS per tale intervento aveva previsto un costo di 600milioni di euro) senza pedaggio e senza rendite parassitarie per i privati?»

«Notizia di questa giorni – conclude il rappresentante dei NO SAT –  che la 398 fino al porto avra’ un costo di oltre 100 milioni di euro, in parte finanziati da SAT (20 milioni secondo l’accordo stipulato nel 2011) e il resto lo dovrebbe mettere la Regione Toscana e lo Stato, ossia l’80% dell’intervento sarebbe anche questo finanziato da soldi pubblici, benissimo, per tornare alla riflessione iniziale, perche’ non puntare i piedi e pretendere che la seconda via d’accesso a Piombino, fondamentale per lo sviluppo e la vivibilita’ della citta’, sia realizzata indipendentemente da tutto visto che i soldi li mettiamo alla fine quasi tutti noi contribuenti con le tasse, ed estromettiamo dall’affare SAT e soci che in questo caso mettendo un piccolo obolo si garantiscono utili per i prossimi 30 anni? Domande semplici di cui aspettiamo presto risposte…».

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 8.8.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “«398-PORTO» PARTE INTEGRANTE DEL PROGETTO AUTOSTRADALE, MA SONO MOLTI I DUBBI”

  1. giuliano parodi

    ma scusate se non erro la spending review e’ ormai LEGGE approvata ieri con la 34esima fiducia e vorrei sapere se alla fine ci sono o meno gli emendamenti per l’esenzioni…dubito visto che contiene piu’ tagli che oboli…e poi dove sta scritto che la SAT mettera’ 60 milioni per la 398??? l’accordo siglato nel 2010 parlava di soli 20 milioni cosi’ come riportato nella delibera regionale…equesti 60milioni sono una prescrizione contenuta nella nuova delibera CIPE?…

  2. L’emendamento per le esenzioni di 90km per tutti i residenti, presentato dai deputati Velo e Sani non ha avuto l’ok dalla commissione al senato, sembra per il voto contrario delle opposizioni e di un deputato PD dell’Umbria (notizia concessa con beneficio d’inventario).

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