TENUTA DI RIMIGLIANO: FINISCE SIA LA CONFERENZA PARITETICA CHE L’ANPIL

Una delle tettoie che fanno volumetria...

AGGIORNAMENTO 2 – La Conferenza paritetica interistituzionale sulla tenuta di Rimigliano si è conclusa giovedì 26 aprile con un accordo che supera gli elementi di potenziale contrasto, e prevedendo il perfezionamento ed il chiarimento della strumentazione urbanistica. Ma già all’orizzonte nuvole fosche si intravedono, vista l’incredibile Delibera di Giunta pubblicata proprio lo stesso giorno sull’albo pretorio del Comune di San Vincenzo, dove la nuova perimetrazione della tenuta di Rimigliano (senza passare  in Consiglio)  esclude l’80% della tenuta dalle aree da tutelare come ANPIL. Certo crediamo che i cittadini della Val di Cornia abbiano diritto ad un pò di chiarezza sulla vicenda, altrimenti più che andare verso l’antipolitica, presto saranno i politici locali ad avere direttamente contro i residenti. Anche perché togliere la tenuta di Rimigliano dall’Anpil significa togliere un altro pezzetto di gestione alla Parchi Val di Cornia, che, sempre nell’ottica dello smantellamento della sovracomunalità, viene resa sempre meno utile ed efficiente. Riportiamo alla fine il comunicato del Comune di San VIncenzo sull’argomento.

 FIRENZE – Accordo raggiunto su Rimigliano. La Conferenza paritetica interistituzionale si è conclusa oggi con un accordo che supera gli elementi di potenziale contrasto tra le previsioni della variante urbanistica del Comune di San Vincenzo relativa alla tenuta di Rimigliano e il Pit, prevedendo il perfezionamento e il chiarimento della strumentazione urbanistica.

Alla seduta della Conferenza erano presenti l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson (presidente), Vincenzo Ceccarelli e Andrea Agresti, presidente e vicepresidente della sesta commissione consiliare, Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, Alessio Beltrame, assessore al territorio della Provincia di Prato, l’architetto Dario Franchini delegato dal presidente della Provincia di Pisa e Simone Gheri, sindaco di Scandicci, oltre al sindaco di San Vincenzo Michele Biagi.

“Abbiamo cercato di assicurare – questo il commento dell’assessore Marson – la migliore coerenza paesaggistica, pur nei limiti degli strumenti sia normativi che di pianificazione a disposizione della Regione”.

Soddisfatto del lavoro della Conferenza il sindaco di San Vincenzo Michele Biagi. “Regione e Comune – ha dichiarato – concludono in modo positivo e nei tempi annunciati questo importante passaggio che mette la parola fine a una più che decennale vicenda di grande rilevanza per la Val di Cornia. Appena ricevuto ufficialmente il verbale della seduta convocherò il Consiglio comunale per comunicare le indicazioni della Conferenza”.

COSA DICE LE REGIONE TOSCANA NEL SUO VERBALE AL TERMINE DELLA CONFERENZA PARITETICA:

Nel verbale che la Regione prende atto della Variante Rimigliano, e non entra nel merito dell’origine e dell’eventuale conversione delle superfici perché, – si legge- ,«…sono aspetti di esclusiva competenza comunale». In relazione a quanto dichiarato dal Comune in merito al fatto che i 16.608,89 mq. comprendono i 3.417,60 mq. destinati ad uso agricolo. La Regione chiede che le schede allegate alla Variante al Regolamento urbanistico siano allineate a tale data, in conformità al punto 7 delle NTA (note tecniche di attuazione) della variante al Regolamento urbanistico.

In conseguenza a tale allineamento –dice la regione – raccomanda al Comune, al fine di garantire la coerenza degli interventi con le prescrizioni paesaggistiche al Pit, di rivedere l’articolazione degli interventi in particolare nei poderi Fossa Calda, Uguccione e Sveva Manfredi. (Insomma, tradotto dal burocratese, si chiede di «sospendere» dal piano edilizia residenziale circa 38-40 appartamenti pur mantenendo il resto invariato compreso la struttura turistico ricettiva). Ciò per assicurare l’adeguato inserimento degli interventi, in coerenza con le caratteristiche morfologiche e strutturali d’impianto, rispetto al contesto esistente, nonché assicurando la percezione visiva dai punti di vista panoramici e l’intervisibilità tra essi.

La Regione prende atto dell’impegno del Comune ad approvare un Papmaa (piano attuativo agricolo) coerente con la variante al Regolamento urbanistico tenendo conto delle indicazioni della Conferenza. La Regione prende atto del fatto che il comune conferma l’impegno di inserire l’intera tenuta di Rimigliano nell’Anpil di Rimigliano entro e non oltre la scadenza dei vincoli di destinazione agricola della tenuta così come anche indicato nelle norme del R.U.

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L'ironico manifesto funebre del CxC

Riportiamo a seguire un commento di Nicola Bertini sull’uscita della tenuta di Rimigliano dall’ANPIL.

«Ci mancava solo l’ANPIL a seppellire qualsiasi credibilità dell’Amministrazione sanvincenzina. L’individuazione delle Aree Naturali Protette di Interesse Locale, è un atto importante per comprendere a fondo le strategie di pianificazione dell’Amministrazione.

La competenza è del Consiglio Comunale – continua Bertini – perché si tratta di approvare gli indirizzi di pianificazione territoriale e, soprattutto, perché allegato al Piano Strutturale del 1998 c’è la previsione approvata dal Consiglio delle aree da sottoporre a tale tutela. Da quel momento è il Consiglio ad avere indicato all’interno di quali confini dovessero essere attuate le previsioni di ANPIL e spetta al Consiglio modificare tale individuazione.

In mezzo alle bufere su nuove tasse, consiglieri che si dimettono, incapacità di costruire una passerella, verifiche regionali sulla pianificazioni urbanistica e compagnia cantando, l’Amministrazione pensa bene di approvare con Delibera di Giunta una modifica sostanziale degli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale nel 1998.

I confini di queste previsioni sono sostanzialmente diversi rispetto a quelli indicati dal Consiglio, e la Maggioranza nell’approvarli, non solo non ha sentito la necessità di una delibera dell’unico organo elettivo di questo Comune, ma non si è neppure degnata di aprire una discussione in Commissione consiliare né di comunicare tali intenzioni al Consiglio Comunale.

Un comportamento che si spiega fin troppo facilmente esaminando la sostanza dell’atto: l’80% dei territori della Tenuta di Rimigliano non sono individuati come parco, solo la ristretta porzione a nord di Via del Lago viene considerata d’interesse. Per tutto il resto si rimanda l’individuazione a successivi, imprecisati atti.

Pare che l’Amministrazione – conclude Bertini – ritenga di maggior pregio ambientale via della Caduta con le nuove lottizzazioni, e la vecchia e nuova Aurelia rispetto ai territori della Tenuta di Rimigliano. L’ennesimo capolavoro d’una Amministrazione che non riesce più ad approvare un atto senza pasticciare. Assicuriamo che con un’analisi più approfondita degli allegati, emergeranno delle incredibili novità».

Nicola Bertini
Forum del Centrosinistra per San Vincenzo.

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COMUNICATO UFFICIALE COMUNE SAN VINCENZO

Approvata dalla Giunta Comunale la proposta di Anpil per l’area che va da Rimigliano a Monte Calvi

La Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi la proposta di ANPIL (area naturale protetta di interesse locale) per Rimigliano redatta dalla Parchi Val di Cornia su incarico del Comune di San Vincenzo, elaborata ai sensi della Legge Regionale 49/95.

Tale area che si estende per circa 1106 ettari comprende interamente la zona costiera dunale (dune di Rimigliano per circa 137 ettari), un mosaico di aree agricole, boschi ed aree umide della pianura interna (parte della Tenuta di Rimigliano ed aree agricole circostanti per 400 ettari) e le pendici occidentali del Monte Calvi e Valle dei Manienti per circa 569 ettari). L’area individuata è caratterizzata da elementi naturalistici, storico-culturali e paesaggistici di estremo valore e lungo l’intero sviluppo si possono individuare molteplici habitat e specie di flora e fauna particolari.

Si passa infatti dal sistema dunale, con macchia mediterranea, leccete e pinete su dune fisse, aree umide retrodunali, aree agricole, nuclei forestali planiziali e collinari relittuali, fino agli ambienti carsici superficiali e ipogei ricchi di testimonianze storiche come le antiche miniere del periodo etrusco.

Con tale proposta si istituisce un’area protetta che funge in parte da corridoio ecologico tra la costa e il mare e rappresenta inoltre, un collegamento diretto con l’ANPIL San Silvestro (Comune di Campiglia M.ma) a nord-est e con l’ANPIL Baratti-Populonia (comune di Piombino ) a sud, determinando nel complesso un’unica grande area protetta che, in maniera unitaria, collega Calamoresca a Monte Calvi.

Se si considera anche l’ANPIL Sterpaia e il Parco Interprovinciale di Montioni  si completa il mosaico delle aree protette della Val di Cornia  creando nel complesso un sistema quasi unitario che circoscrive nella sua interezza  la vasta pianura del Fiume Cornia.

La proposta è in fase di valutazione da parte della Provincia di Livorno e successivamente sarà istruita presso gli uffici della regione Toscana per l’inserimento nel Piano Ambientale e Energetico Regionale.

La proposta esclude attualmente una parte della Tenuta di Rimigliano, poiché al momento dell’approvazione tale area era ancora oggetto di valutazione da parte della Commissione Paritetica.

“Possiamo dire oggi, afferma l’assessore all’ambiente Elisa Cecchini che, in accordo con la Regione, l’intera Tenuta di Rimigliano sarà inserita nell’Anpil entro e non oltre la scadenza dei vincoli di destinazione agricola della Tenuta stessa, così come indicato anche nel nostro regolamento Urbanistico.

L’Amministrazione intende anche tenere presente l’attività venatoria che si svolge nei territori interessati e coinvolgere le associazioni venatorie anche nella regolamentazione delle aree e nella loro gestione.

Credo che questa proposta di Anpil sia un’opportunità fondamentale per il nostro Comune. L’Anpil non è solo protezione del territorio. Significa promozione dell’area e delle attività legate alla sua fruibilità, ad esempio con lo sviluppo della sentieristica e delle attività escursionistiche, ma soprattutto è un’occasione di promozione delle produzioni dell’agricoltura e può sviluppare nuove occasioni di lavoro legate al turismo, all’attività di guida ambientale e al turismo escursionistico.

Vogliamo che questa proposta di Anpil sia un ulteriore passo concreto a testimonianza di un’attenzione crescente verso l’ambiente e la gestione sostenibile del nostro territorio.

Diversi passi significativi sono stati fatti, prosegue l’assessore Cecchini; la registrazione Emas, la Bandiera Blu e, proprio nei giorni scorsi, la firma con il Ministero dell’ambiente  per l’adesione  al Santuario dei cetacei, importante progetto di tutela del nostro mare.

È necessario sfatare i luoghi comuni per i quali il rispetto ambientale e la tutela non vanno d’accordo con lo sviluppo del territorio. Anzi, soprattutto per un’economia turistica come la nostra, il rispetto della biodiversità e dei nostri elementi identitari, è la nostra ricchezza.

Solo una gestione attenta e corretta del territorio, conclude Elisa Cecchini, può portare uno sviluppo economico migliore, di più alta qualità e durevole nel tempo”.

Scritto da il 26.4.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “TENUTA DI RIMIGLIANO: FINISCE SIA LA CONFERENZA PARITETICA CHE L’ANPIL”

  1. ASTUTO CACCIATORE

    Questa faccenda del taglio dell’ANPIL è la ennesima riprova che il banchetto per i “muratori” era stato ordinato, preparato e apparecchiato da tempo. Signori carissimi, desiderate altro?
    (Continueranno a votare PD).

  2. Nicola Bertini

    Concordo con la redazione sulla necessità di credibilità a proposito di quello che si afferma e sono certo di fare cosa gradita nell’indicare qui sotto il link che permette a ciascuno di verificare come, con Delibera di Giunta approvata l’11/4 e pubblicata ieri, l’Amministrazione abbia eliminato qualsiasi progetto di tutela dall’80% della Tenuta di Rimigliano.

    http://159.213.113.213:8080/jalbosanvincenzo/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=2767&

    Evidenzio anche come si stia ancora parlando di un atto di indirizzo che, presumibilmente non avrà tempi brevi per trasformarsi in vera tutela ANPIL ammesso e non concesso che un giorno arrivi ad esito positivo (le due precedenti individuazioni 1997/8 e 2005 sono state abbandonate e obliate).

  3. ASTUTO CACCIATORE

    “il sindaco di San Vincenzo Michele Biagi. “Regione e Comune – ha dichiarato – concludono in modo positivo e nei tempi annunciati questo importante passaggio che mette la parola fine a una più che decennale vicenda di grande rilevanza per la Val di Cornia.”

    NON FIORI MA OPERE DI BENE

  4. ASTUTO CACCIATORE

    ” Tettoie, antichi pollai, stalle abbandonate e serre ormai ridotte a scheletri di alluminio non potranno essere trasformate in appartamenti.” Questo criterio era da sempre quello adottato nei “progetti” presentati da ogni esperto geometra per allargare ben bene le superfici edificabili. E’ una cosa risaputa da tutti che ogni villetta, annesso agricolo, palazzina etc. poteva essere tirata su “sfruttando” questo giochetto che, da tutti tollerato, ampliava le cubature. Un giochetto, tollerato, ma sostanzialmente illegale, che, naturalmente, anche per Rimigliano avrebbe funzionato se non ci si fossero messi di mezzo questi “rompiballe” dei comitati. Si capisce che per i signori “muratori” le cose andavano bene in quel modo. L’amministrazione comunale dava loro l’autorizzazione. Ci voleva una contestazione così energica per far rispettare un minimo di legge. E allora avremo meno villette, meno appartamenti milionari e meno magnati, mafiosi, rappresentanti delle varie caste nazionali e internazionali con le loro corti di baldracche e leccapiedi che potranno venire ad appropriarsi di queste belle “cubature”. Questo è il feudalesimo prossimo venturo. Questo è il futuro da servi che ci attende: costruire alcove per i mafiosi russi che si sono arricchiti con la sopraffazione e la violenza. Secondo me è meglio mangiare rape e fagioli che stare a fare i servi a questa gente.

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