PIOMBINO: PER LA CENTRALE ENEL ORA SERVE UN MESSAGGIO FORTE

Il golfo con in fondo la Centrale Enel

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento di RIccardo Gelichi di “Ascolta Piombino” relativa al passaggio a metano o chiusura della centrale di Tor del Sale. I lettori possono commentare al termine dello stesso, per esprimere le loro opinioni sull’argomento.

«La centrale ENEL di Torre del Sale – inizia Gelichi – non gratifica certo il paesaggio e non conferisce all’intero ambito della Costa Est l’immagine turistica che gli spetterebbe. Però tutto ciò potrebbe non contare  se almeno partecipasse  in forma continuata al contributo energetico di questo paese.

Considerato invece che se non ottempererà  alle richieste della Regione Toscana in tempi ragionevoli, prendendo atto che lo scenario d’approvvigionamento del gas metano nel nostro paese è destinato a cambiare, con l’arrivo dall’Algeria di una nuova condotta che approderà proprio alle porte della sua centrale, si porranno dei seri problemi per il governo di questo territorio.

Se poi tutto ciò appartiene invece alla politica di qualche nostalgico, ancora convito che con queste manfrine o magari con i ricatti occupazionali oppure energetici, si possa tornare a proporre l’uso del carbone, ha  sbagliato i propri conti, perché questo territorio come ha già ricordato il Sindaco Anselmi si è già espresso rinunciando ufficialmente al carbone, e non si presterà certo a  nuovi ricatti.

Le Amministrazioni Baldassarri e Guerrieri con l’adozione e la successiva approvazione del P.R.G. tuttora vigente, negli anni novanta seppero mandare un messaggio molto chiaro alla Lucchini sperimentando per la prima volta il termine provocatorio di Città Futura.

Detto questo – conclude Gelichi – se davvero  l’Enel con la propria intransigenza insistesse nella provocazione delle istituzioni locali e continuasse ad usare questa centrale ad olio e gasolio, provocazione per provocazione, c’è solo da sperare che l’attuale Amministrazione Comunale abbia la stessa forza delle precedenti e, prima della definitiva approvazione del Regolamento Urbanistico, valuti la possibilità di destinare le aree attualmente occupate dalla centrale ENEL ad usi diversi da quelli industriali, e magari con lo stesso stile provocatorio di Città Futura, stabilisca per queste una destinazione futuribile ma più consona al sito, con chiaro riferimento al turismo alla nautica e alla cantieristica».

 

                                                                                                           Riccardo Gelichi

                                                                                                   Portavoce di AscoltaPiombino

Scritto da il 13.2.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

5 Commenti per “PIOMBINO: PER LA CENTRALE ENEL ORA SERVE UN MESSAGGIO FORTE”

  1. ASTUTO CACCIATORE

    Carissimo Gelichi nel nostro comprensorio le risposte forti all’Enel non ci sono più state dagli anni 70, quando ci fu il referendum contro la centrale e che naturalmente non servì a nulla. Ovvio che chi ci governava allora e ci governa tutt’ora, disponendo di assoluta maggioranza, fece credere al popolo che la centrale sarebbe stata fatta per il suo bene e concedette la licenza a costruirla, fregandosene dei risultati del referendum. Con il sistema di potere che viene tenuto in piedi dal Partito Padrone, che tu conosci bene perché ne facevi parte, fatto di una rete fitta e soffocante di alleanze, interessi, clientele, amicizie, favori, concessioni etc. è molto facile far credere al “popolo” quello che si vuole e torna più utile per la gestione del potere stesso. Stai pur certo che se la conversione a carbone sarà funzionale a questa gestione del potere, verrà approvata e fatta accettare dal “popolo”, con i soliti metodi imbonitori di sempre. Nulla è cambiato a Piombino, anzi il volto del potere da bonario protettore del “popolo” è diventato sempre più arrogante. Questo lo sai bene, l’hai sperimentato su di te, mi pare.

  2. Riccardo Gelichi

    Astuto è vero quello che dici, ma nel merito del problema si deve anche pensare alla proposta, lascia perdere i riferimenti del comunicato e le dichiarazioni del Sindaco sulla centrale, ciascuno li interpreti come vuole, comunque questa è la posizione di AscoltaPiombino, forse impopolare ma libera da ogni condizionamento. Un saluto.

  3. ASTUTO CACCIATORE

    Carissimo Gelichi, ne prendo atto e cordialmente ricambio il saluto.
    Hai ragione, ci vuole tanta pazienza e forse qualcosa cambierà.

  4. Giampiero Amerini

    Sono stato il primo a firmare per il referendum contro il carbone a Tor del Sale. Ricordo che, con la scusa di avere sbagliato giorno, mi presentai, nello studio del notaio dove si raccoglievamo le firme per la richiesta del referendum, il giorno prima della data stabilita. La firma fu accolta, ma non mi limitai a firmare, partecipai a tutte le assemblee e credo di avere dato un notevole contributo per convincere i cittadini. Il referendum servì eccome, infatti, il tentativo “carbone” fallì. Sono pronto a ricominciare la battaglia se qualcuno cerca di andare contro la volontà espressa dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Comunque, nonostante i tentativi delle parti interessate, legittimi quanto impossibili, credo che nessuno della maggioranza che governa Piombino, sindaco compreso, abbia voglia di mettersi contro la città e il comprensorio. Devo ammettere che qualche volta certi interessi possono anche tentare qualcuno ad ignorare la volontà dei cittadini. Per questo è necessario non abbassare mai la guardia …..

  5. Leonardo

    Che qualcuno si immagini di voler sopperire alla carenza di gas con le centrali a gas mi pare un’idiozia.
    Se non si vuol parlare di ricatto occupazionale (a chi può interessare il destino di 150 famiglie?) in una classe lavorativa considerata dalla maggioranza “privilegiata” di cosa vogliamo parlare?
    Parliamo allora di mobilità? (“il posto a 150 persone lo troviamo noi” parole testuali di qualcuno che in Amministrazione al Comune di Piombino ne ha fatto una bandiera politica).
    Ma i fatti veri sono quelli che contano.
    Vedremo a Settembre, con la scadenza dell’AIA che cosa accadrà.

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