SAN VINCENZO: ASSEMBLEA PUBBLICA SUL CASO RIMIGLIANO

Riceviamo e pubblichiamo.

«Sono ancora molti i cittadini che non conoscono le previsioni del Regolamento Urbanistico di Rimigliano e moltissimi non hanno idea della mole di osservazioni depositate dalla Regione Toscana sul piano. L’Amministrazione di San Vincenzo non ha fatto nulla per informare e per rendere consapevoli i cittadini su quale sarà il destino della tenuta di Rimigliano, 560 ettari di terreni agricoli e altri 100 ettari di fascia a mare. Si tratta di un quinto del territorio Comunale, della parte meglio conservata e più preziosa non solo per San Vincenzo ma per tutta la Val di Cornia.

Rimigliano è un tassello prezioso sia nella costruzione di una nuova economia basata non più sulla rendita e la speculazione ma sul lavoro e il reddito, sia nella costruzione di un senso d’identità tanto problematico soprattutto a San Vincenzo, paese giovane e sempre in radicale cambiamento.

Incredibilmente il Regolamento Urbanistico non ha avuto un percorso partecipativo, al contrario del Piano Strutturale per il resto del territorio, e non ci sono stati appuntamenti d’informazione promossi dall’Amministrazione nei confronti dei cittadini (se si esclude un’assemblea tenutasi in un freddo martedì sera alla Torre, molto tempo fa). È invece urgente che i cittadini sappiano quali rischi si corrono se il Regolamento Urbanistico di Rimigliano fosse approvato. Con la realizzazione di 180 seconde case e di un grande albergo di 18.000 metri cubi nella Tenuta, il piano sancisce la fine dell’agricoltura e di quel progetto di parco naturale che portò negli anni ’70 allo stralcio di 100.000 metri cubi di edificazioni allora previste a Rimigliano. Le ripercussioni sulla fascia a mare saranno immediate e gravissime e porteranno inevitabilmente a una privatizzazione graduale delle ultime spiagge libere del paese.

Un pasticcio, su cui la Regione ha espresso valutazioni pesantissime, un errore che deve allarmare tutti i soggetti istituzionali del nostro territorio. Un pasticcio frutto anche dell’abbandono di qualsiasi pianificazione sovra comunale e coordinata del territorio, di cui invece c’è grande bisogno per arrivare a comprendere le reali esigenze delle persone che in quel territorio vivono e lavorano.

È con l’intento di spiegare bene i contenuti della Variante presentata dal Comune e per proporre alternative concrete al Regolamento Urbanistico che Forum del Centrosinistra, Comitato per Campiglia, Comitato Giù le mani da Baratti, Federazione Rifondazione comunista Val di Cornia, Legambiente Val di Cornia, Comune dei Cittadini e Uniti per Suvereto hanno indetto un’assemblea pubblica per venerdì 8 luglio alle 21:30 in Piazza unità d’Italia (piazza davanti alla Torre Galoppini, sul porto). Tutti sono invitati a partecipare».

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Scritto da il 8.7.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “SAN VINCENZO: ASSEMBLEA PUBBLICA SUL CASO RIMIGLIANO”

  1. gianni

    grande assemblea all’aperto. Il prof. Morisi della Regione Toscana ha parlato di sollecitazioni speculative e ha detto no all’urbanistica contrattata

  2. Quinti Daniele

    Il professor Morisi ha anche spiegato la via.. e credo che lui conosca situazioni di conflitto visto il suo lavoro in regione.. non ascoltarlo sarebbe da pazzi.. sarebbe non fare gli interessi di Rimigliano.. ma si sa la tentazione di fare sempre le barricate è forte.. ma quasi mai è la via più efficace. Morisi ha sempre apprezzato il lavoro fatto da giù le mani da Baratti.. che si si è opposto duramente ma ha anche informato e messo a disposizione conoscenza e competenze.. ma non è mai stato contro a prescindere.

  3. gianluca

    quando le cose non vanno bene le barricate sono importanti altroché. A piombino ne sappiamo qualcosa, sennò a quest’ora ci sarebbero i fanghi di Bagnoli al porto e saremmo diventati la pattumiera d’Italia. Il comitato di baratti non è stato il primo e non sarà l’ultimo. Occhio alla presunzione perché è figlia dell’ignoranza. Ma che fine ha fatto il comitato di baratti? tutti al mare? non si sente più a parte qualche convegnetto. Non sarà che il comune-pd se lo sta mangiando con il cucchiaio della cosiddetta partecipazione e del buonismo?

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