PIOMBINO: FINE DEL PIUSS DI CITTA’ FUTURA?
E’ ufficialmente decaduto, dopo le anticipazione del consigliere Gelichi del mese scorso, il piano a per «Città Futura 2015». Lo ha stabilito con una delibera del 26 aprile scorso la giunta regionale a seguito della riunione del gruppo di lavoro «coordinamento attività integrata di sorveglianza e gestione procedure Piuss» alla quale aveva partecipato anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi. Per motivi di carattere finanziario il comune non è in grado di coofinanziare il Piuss entro i termini previsti.
La rinuncia al progetto è quindi in realtà del Comune di Piombino che, per ottenere il contributo, avrebbe dovuto finanziare l’investimento per il 40% (circa 12 milioni di euro). Soldi che sarebbero dovuti arrivare dalla vendita delle aree dell’ex Pegaso di via della Resistenza e di quelle del campo sportivo di Montemazzano, dove si prevedeva di costruire oltre 160 alloggi di edilizia ecosostenibile.
Una sorta di conferma ufficiale rispetto a quanto aveva già anticipato la scorsa settimana il sindaco a margine della presentazione dell’impianto Lucchini Slag Pit che sostituisce l’impianto Ex Siderco, nella quale il sindaco affermava che una volta liberata l’area da parte della Lucchini sarà realizzata almeno inizialmente solo la strada con pista ciclabile fino al Poggetto, ed il parcheggio d’interscambio all’ingresso della città. Il progetto sarà dunque fortemente ridimensionato e il Comune sta ricercando un nuovo finanziamento nell’ambito del “Progetto Piombino” per il quale è stato già avviato il confronto con la Regione.
Fine dei palazzi al posto dell’ex Centro Pegaso. La struttura sarà quindi recuperata per restituire alla città spazi per attività culturali e convegni. Sarà probabilmente una struttura aperta, affidata ad una associazione culturale.
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AGGIORNAMENTO: INTERVIENE L’ASSESSORE SIMONCINI
«La Regione non viene meno all’impegno per Piombino». A sostenerlo è l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini che replica a quanto emerso in questi giorni sul «ridimensionamento» del Piuss «Piombino 2015 Città Futura». «La Regione e il Comune di Piombino hanno agito in modo corretto e coerente con le responsabilità degli amministratori che sono quelle della tutela dei propri territori e di garantire l’efficienza della spesa», ribadisce Simoncini che chiarisce così i contorni della questione legata alla rinuncia, da parte del Comune di Piombino, al finanziamento per il Piano integrato urbano di sviluppo sostenibile (Piuss).
Una rinuncia che non significa assolutamente uno stop agli interventi e agli impegni previsti per l’area, ma piuttosto un loro adeguamento e potenziamento, sia rispetto al futuro industriale, sia rispetto alla difesa del suolo e alla sostenibilità dello sviluppo.
«Il Piuss di Piombino – spiega l’assessore Simoncini – costituisce un elemento di forza di un programma di interventi che Comune e Regione stanno definendo per dare a questo territorio una risposta all’altezza dei problemi e della potenzialità. Il programma operativo del Fesr, il fondo europeo di sviluppo regionale, per le sue specificità e vincoli di regolamento, non è in grado di finanziare le sopravvenute emergenze e le nuove progettualità.
Da qui la rimodulazione di un programma di interventi complessivo, all’interno del quale ci sono anche i progetti del Piuss. In altre parole, la revoca del Piuss costituisce un passaggio necessario per l’allocazione delle risorse del Por, che richiedono una velocità di spesa legata alle regole europee del disimpegno». Il Patto di stabilità imposto dalle norme nazionali e il sopravvenire di emergenze ambientali, hanno indotto Comune e Regione a definire un diversa strategia di intervento, dando priorità alla componente ambientale e rinviando la parte dei progetti di cui si componeva il Piuss.
«A breve – prosegue Simoncini – la Regione delibererà un «Progetto Piombino» con una serie di interventi che riguardano il territorio, le sue industrie e l’ambiente. La Regione si impegna ad attivare le procedure per la rimodulazione degli attuali finanziamenti, da adattare ai nuovi progetti e recuperando, nel tempo, parte dei progetti che erano compresi nel Piuss». Un primo finanziamento è stato anticipato la scorsa settimana con l’attuazione del Protocollo Dalmine che ha previsto lo stanziamento di 1,5 milioni di euro. «A dimostrazione – avverte l’assessore Simoncini – che l’impegno della Regione per Piombino non viene meno».
un’altro progetto che fallisce. ragazzi a piombino non si realizza mai niente. I fanghi di Bagnoli, il piano di Baratti, la costa urbana, gli ex licei, il minimill, cittafutura… tanti discorsi e basta, annunci per i creduloni. Anche il giro d’Italia è un bluff, visto che la tappa vera e propria parte dal Gagno. Pazzesco