GELICHI: SE ANSELMI FALLISCE TUTTA LA MAGGIORANZA A CASA

Riportiamo un intervento del consigliere del gruppo misto Riccardo Gelichi, che ha lasciato il PD perché in contrapposizione con le scelte che venivano prese sul tema della politica mediatica, degli annunci, e del fatto che se la giunta Anselmi fallisce, la coalizione che oggi lo sostiene ha fallito con lui, e come tale i cittadini devono trarne le giuste conseguenze: cambiare partito.

«Da un po’ di tempo a questa parte – inizia RIccardo Gelichi –  ricorrono sui giornali titoli stratosferici sulle intenzioni della nostra Amministrazione comunale di eseguire importanti opere pubbliche, 245 milioni di euro solo quest’anno. Non entro nel merito delle cose, lo farò in altre sedi chiedendo ufficialmente se esistono le coperture finanziare a tali dichiarazioni.

Vorrei però analizzare il contesto politico amministrativo, perché politica e amministrazione non dovrebbero essere scisse ma procedere coese verso obbiettivi comuni. Nel senso che, se l’amministrazione Anselmi dovesse fallire per la stragrande maggioranza delle cose che ha promesso di fare, allora avrebbe fallito anche tutta la maggioranza politica che lo sostiene, quindi Sel, Socialisti, Idv e chiaramente PD.

Ci sono precedenti articoli, correva l’anno 2008, dove lo stesso Sindaco si impegnava a spendere, in contributi, 66 ML di euro per le seguenti opere: 32 milioni e 200.00 euro per il progetto di Città Futura, 26 milioni per la bonifica di Città Futura, 8 milioni da un leasing per l’ampliamento della piscina comunale. Sempre negli stessi articoli si impegnava inoltre, con il cofinanziamento della Regione, a non far diventare parte del paesaggio urbano le transenne messe in opera sulle strade prospicienti le falesie soggette a frana, e ancora, si impegnava a far cantierare il prolungamento della statale 398 (fino al porto), il tutto entro il 2010.

Dico questo perché temo di vivere in una città dove la politica fa costante esercizio di retorica, e l’amministrazione ventila in continuazione promesse su promesse. Quindi se fallisce l’amministrazione Anselmi, tutta la politica pseudo riformista e sostenibile promossa da eminenti politici locali che ricoprono oggi, grazie ai piombinesi, importanti cariche provinciali e regionali, avrà fallito nei fatti.

Forse, se all’interno della maggioranza si fosse accettato anche l’ipotesi di un contraddittorio o la possibilità di discutere sulla sostenibilità delle scelte, soprattutto quelle veramente importanti, forse la politica avrebbe avuto l’occasione di diventare strumento per tutti i cittadini. Invece, purtroppo, la politica è debole, segue solo logiche tattiche e di potere, mi pare evidente che anche le sbalorditive dichiarazioni di fattibilità di tutte le opere immaginabili per Piombino, tendono a farci vivere in un sogno.

La triste realtà, invece, è che l’amministrazione continua a contrarre mutui per comprare aree sempre futuribili e non riesce a far decollare niente, ci ritroveremo purtroppo, pieni di piccoli o grandi impianti di eolico e solare perfettamente inutili all’economia di scala, e un parco del ferro e uno della danza e della musica, venti milioni, quelli sì nostri.

Se la società civile non mette in moto un’inversione di tendenza rispetto ad una politica che continua a fallire – conclude Gelichi –  sia rispetto alla partecipazione che alle scelte per l’economia di Piombino, saremo costretti ad annegare nella memoria di una siderurgia che fu, consolandoci con la speranza che i nostri figli possano domani partecipare ad “Amici” e avere un prosperoso successo».

Riccardo Gelichi

Consigliere Comunale Gruppo Misto

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Scritto da il 5.2.2011. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “GELICHI: SE ANSELMI FALLISCE TUTTA LA MAGGIORANZA A CASA”

  1. mario

    per queste cose ragionevoli e evidenti Gelichi si è meritato il rimbrotto personale e “stalinista” dell’Anselmi. Non risposta sulle cose ma attacchi personali dello stesso stampo. Non c’è più democrazia nella nostra città, urge un cambio di governo e al più presto.

  2. Simonetta

    sarà interessante la presa di posizione della maggioranza dopo la restituzione del percorso partecipativo su Baratti : se ci fosse democrazia si accetterebbe il giudizio negativo dei cittadini ( di parte ed estratti a sorte ) sul piano .
    Sono proprio curiosa di vedere come se la suonano.
    Intanto Poggio all’Agnello vende i posti ombra nell’incantevole golfo di Baratti !!
    senza pudore ..

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