BARATTI: «USO DISTORTO DEL TERMINE PARTECIPAZIONE»

Il Comitato per Campiglia replica alla lettera di Claudio Capuano che, per conto della maggioranza in consiglio comunale a Piombino, dichiara di avere le idee chiare su quali interventi fare a Baratti, e di non essere assolutamente “cementificatori”. Certo se uno guarda gli esempi sempre più vicini al golfo, per intendersi Rimigliano e le Lavoriere ed i progetti e le opere realizzate sempre dalla stessa maggioranza in comuni limitrofi, non c’è molto da stare tranquilli, e il Comitato lo fa notare. Leggiamo insieme l’intervento e in coda il comunicato di Capuano che “casualmente” si è scordato di inviarlo alla nostra testata, che vi presenta in coda la versione estratta da “Il TIrreno”.

«La lettera del Sig. Capuano è segno dell’interpretazione corrente ma distorta del termine “partecipazione”. Il Convegno di Piombino “La città a più voci” del 25 Settembre, ha dimostrato che la partecipazione non consiste nella ricerca del consenso su un progetto già formulato, ma nella ricerca di una scelta comune e condivisa partendo da più scenari possibili. Il Piano messo a punto dal Comune sembra non essersi posto nemmeno lontanamente la domanda su quali sono le priorità per emergenze paesaggistiche e culturali come sono Baratti e Populonia. Il Comune vorrebbe farci credere che la tutela consiste nel renderli più eleganti, accivettati e con le fogne a posto, grazie ad interventi che aumenteranno il valore di alcune proprietà private che hanno la fortuna di sfruttare la rendita di posizione che questi due luoghi magici permettono.

La ricerca d’ipotesi di intervento tramite la partecipazione doveva partire dal considerare che innanzi tutto Baratti e Populonia sono siti archeologici e che quindi è indispensabile ampliare i limiti del Parco, investire in nuovi scavi e in tutto quello che può richiamare nuovi visitatori da tutta Europa, che porteranno davvero più ricchezza e lavoro a tutta la Val di Cornia. Ritenere che Baratti e Populonia debbano portare ricchezza a nuove strutture invasive e distruttive delle caratteristiche del territorio specifico è dimostrazione di una miopia amministrativa inaudita. Baratti e Populonia devono essere innanzi tutto luoghi eccezionali a servizio dell’economia di tutta l’area intercomunale che dovrà farsi carico di tutelarli, proteggerli e pubblicizzare.

Chi pensa di costruire mq. 6000,00 per attività commerciali all’ingresso di Baratti in un territorio altrettanto delicato e facilmente degradabile è un cementificatore.
Chi permette di riutilizzare il volume di ruderi, cabine elettriche, locali abbandonati per costruire un nuovo centro velico è un cementificatore, perché questa è la mentalità di un immobiliarista e non di una amministrazione pubblica. Il Comune avrebbe già dovuto demolire tutto quanto è inutilizzato e rappresenta uno sfregio al sito archeologico, limitandosi a lasciare provvisoriamente in essere, in attesa di una soluzione corretta, i locali usati dal centro velico visto che dà un servizio educativo senza fini di lucro.

Tutto questo è detto non per amore di edifici vecchi e degradati, ma per considerazioni culturali che sembrano mancare completamente alla Amministrazione alla quale consigliamo di abbandonare il piano così come è stato redatto e ripartire dalla domanda se Baratti e Populonia devono essere un Parco Archeologico per tutto il mondo o un divertimentificio per pochi privilegiati.

Campiglia marittima 26-9-2010.

Comitato per Campiglia
Il Presidente
Alberto Primi

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TIRRENO DEL 25-09-2010

Pd, Idv, Sel e Gruppo misto-Psi intervengono sulle polemiche suscitate dal piano particolareggiato
«Baratti, non siamo cementificatori»  La maggioranza fa quadrato: nel golfo non ci sarà un metro cubo in più
Turismo e sostenibilità indicati come obiettivi degli interventi previsti


PIOMBINO. La maggioranza fa quadrato sul piano particolareggiato di Baratti. Claudio Capuano, capogruppo del Pd, interviene infatti nel dibattito in corso, alimentato soprattutto dal gruppo di Facebook “Giù le mani da Baratti”, anche a nome dell’Idv, Sel e il Gruppo misto-Psi.

«Baratti – sostengono i gruppi di maggioranza – è un patrimonio irrinunciabile per la nostra comunità e per questo l’amministrazione comunale, coerentemente con il lancio della sua candidatura a patrimonio dell’Unesco, ha predisposto un piano particolareggiato volto alla sua tutela e riqualificazione».
La maggioranza dice di non ignorare la necessità di un confronto con quanti hanno a cuore l’assetto del territorio, tuttavia si ribadisce: «Abbiamo chiari gli obiettivi da raggiungere in termini di salvaguardia e valorizzazione delle specificità di Baratti attraverso un incremento della sostenibilità ambientale e della qualità dei servizi».

«Una fruizione turistica oggi troppo spesso legata al “mordi e fuggi” espone il territorio ad una crescente pressione antropica nei mesi estivi, pone problemi di carattere ambientale e impedisce al territorio di cogliere pienamente la straordinaria opportunità che tali flussi potrebbero rappresentare in termini di ricaduta economica ed occupazionale».
Innalzare e diversificare la qualità dell’offerta turistica è per la maggioranza «una scelta strategica» parimenti «alla tutela e alla valorizzazione dello straordinario patrimonio paesaggistico, culturale e archeologico che ne è alla base».
Dunque le nuove strutture ricettive, quella in fase di completamento di Poggio all’Agnello e quelle previste dal piano al “Casone” e nello stabile dell’ex Croce Rossa a Populonia, «rispondono esattamente a questi obiettivi – sostengono i gruppi di maggioranza – recuperando manufatti preesistenti, spesso in condizioni di degrado ed abbandono, o – come nel caso del Casone – già oggi in parte lottizzati a privati per fini balneari». Tutto questo, sottolineano «senza occupazione di nuovo suolo, né aumenti volumetrici, e conservando l’aspetto esteriore del manufatto».

La maggioranza si sofferma anche sugli interventi previsti nella pineta.

«Alcuni edifici esistenti, di proprietà comunale e in uso al Centro velico, compreso il rudere e altri volumi minori sparsi, saranno demoliti e sostituiti senza incremento di volumi con un’unica nuova struttura funzionale capace di accogliere tutti i servizi per la scuola di vela. A servizio dell’attuale campo boe, in luogo dei precari manufatti oggi esistenti, sono previsti uno scivolo di alaggio, idonei pontili galleggianti, servizi igienici e piccole strutture per il deposito delle attrezzature nautiche. Inoltre sarà realizzata una passeggiata panoramica con annessi arredi urbani dalla “fontanina” al campo boe».

«Non è previsto un metro in più di concessione di spiaggia pubblica sull’arenile – sostengono – neanche sull’area antistante il Casone. Per rispondere a una possibile crescente domanda di fruizione balneare del golfo verrà realizzato recuperando un’area attualmente adibita a parcheggio privato, restituendola alla balneazione».
L’area delle Caldanelle diventerà la “Porta al parco”, «con servizi finalizzati ad una maggiore e più efficace informazione e promozione turistica, attrezzata per camper, centri di primo soccorso sanitario e altri servizi alla persona». Infine il nodo spinoso della viabilità. Un tema che, si sostiene, sarà affrontato salvaguardando l’accessibilità per tutti i cittadini senza alcuna distinzione e senza danneggiare in alcun modo la vitalità delle attività commerciali di Baratti e Populonia».
A fronte di tali interventi, come evidente, non si riesce a comprendere perché si preferiscano da più parti edifici vecchi e degradati, baracche di lamiera diffuse in ordine sparso e un posteggio auto chiuso al pubblico.

I gruppi della maggioranza confermano e rilanciano pertanto la validità e l’opportunità del piano particolareggiato di Baratti e ribadiscono l’importanza degli interventi di riqualificazione proposti. «Siamo naturalmente aperti ad una discussione seria, però priva di pregiudizi – concludono i gruppi di maggioranza – dove cioè nessuno si senta il difensore dell’integrità di Baratti contro presunti suoi “cementificatori” che non esistono, e certamente non siamo noi».

Scritto da il 27.9.2010. Registrato sotto ambiente/territorio, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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