PIOMBINO: TRE PROGETTI PER PIAZZA DEI GRANI
Tre progetti per piazza dei Grani e la zona degli ex licei. Questo era emerso dal laboratorio del 4 aprile, la prima delle due giornate dedicate alla definizione, da parte della cittadinanza, delle linee guida per la stesura di un progetto di riqualificazione della zona. Durante il percorso partecipato dello scorso venerdì a palazzo Appiani è proseguito il confronto fra le tre proposte dei cittadini, che sono state nuovamente esposte, alla presenza dell’assessore Sergio Giorgi e dell’architetto Marco Caramente, il quale ha elaborato dei cartelli sulla base delle indicazioni emerse ad aprile.
La soluzione meno radicale prevedrebbe la semplice riduzione della pendenza della piazza, affiancata ad una nuova pavimentazione, mentre le altre due inciderebbero più in profondità sulla gestione degli spazi a disposizione: la prima punta sulla valorizzazione della scalinata centrale, da ampliare tanto da trasformarla in un piccolo anfiteatro (alcuni partecipanti si sono per altro chiesti se sia davvero necessario, dopo la costruzione di quello in piazza della Costituzione), mentre la seconda è incentrata sulla suddivisione della superficie in più terrazze, privilegiando l’aspetto panoramico. Un cittadino ha suggerito che una piazza dei Grani orientata in tal senso sarebbe di fatto inaccessibile ai disabili, rendendo necessario, come ha poi confermato lo stesso Caramente, lo studio di una soluzione ad hoc, dal momento che quelle individuate dal laboratorio sono solamente delle linee guida.
Non sono comunque mancati i punti di raccordo fra i tre progetti: si è dimostrata forte l’esigenza di una riqualificazione in senso verde, come quella di creare un parcheggio sotterraneo, nonostante i diversi orientamenti circa la realizzazione, mentre si è fatta strada l’ipotesi di sostituire i vecchi cassonetti con dei nuovi, parzialmente interrati. Praticamente unanime, poi, la bocciatura della statua-fontana che campeggia al centro della zona: sul plastico di riferimento, attaccati al modellino del monumento, numerosi biglietti suggerivano di “abolirla”, “buttarla giù” o, tutt’al più, “sostituirla”. Grande consenso anche per la proposta di consentire l’apertura di esercizi per il ristoro o di artigianato, in grado di riportare la piazza al centro della vita cittadina, senza tuttavia “soffocarla”.
Infine, in merito agli ex licei, la maggioranza si è espressa per un recupero delle strutture che non ne preveda la demolizione, nella convinzione che un edificio totalmente nuovo rischierebbe di non inserirsi a pieno nel contesto urbanistico, e puntando eventualmente su un utilizzo nel settore turistico.
Proprio sull’intesa sui principali punti in discussione si è incentrato il lavoro di sintesi fra le idee dei partecipanti, in calo rispetto all’incontro dello scorso aprile. Le nuove direttive saranno incluse in un documento allegato al bando di concorso pubblico che sarà emanato a settembre. Dopodiché i cittadini saranno chiamati a riunirsi nuovamente a ottobre, per un punto sulla situazione.