SOCIALISTI: ACQUA BENE PUBBLICO, CON TARIFFE PRIVATE

Da ormai troppo tempo l’ASA, l’azienda che gestisce gli acquedotti della provincia di Livorno, è sotto l’occhio del ciclone senza che nessuno di quelli che hanno il potere di prendere decisioni in proposito si esprima chiaramente sul futuro di questa azienda. Nell’articolo di oggi pubblichiamo il commento di Luca Baragatti Segretario di federazione dei giovani Socialisti della Val di Cornia. Leggiamo le sue motivazioni.

«Da tempo la società che eroga l’acqua in provincia di Livorno, l’ASA, è in discussione per vari motivi quali il taglio dei servizi come gli sportelli aperti al pubblico, e i relativi orari, oppure sulla gestione e i costi del servizio e ultimamente sul bilancio.
E’ dovere ricordare che ASA è una società municipalizzata dove i Comuni sono azionisti, e quindi è pacifico affermare che il servizio è pubblico sebbene la gestione sia stata affidata a una S.p.A. .

Noi giovani socialisti della Val di Cornia interveniamo a riguardo anche della campagna di sensibilizzazione che proprio ASA in questi mesi ha diffuso tramite manifesti e su internet intitolata: “un piccolo gesto, per un grande risparmio”. Sul merito della campagna ci sentiamo d’accordo perché risparmiare l’acqua è e dev’essere dovere civico soprattutto con questo clima torrido che da luglio sembra non cessare mai ma quello che dà fastidio è il fatto che si usano soldi da un bilancio messo in discussione per lanciare uno spot, e poi nella pratica dei fatti accade il contrario ovvero che per esempio in città come Venturina, in una delle vie più trafficate come via Don Sturzo, la stessa società effettua decine di riparazioni a tubazioni ormai vecchie e mal ridotte che ogni volta precludono la viabilità e l’integrità dell’asfalto creando numerose buche nelle sedi stradali, anziché cambiare direttamente le tubazioni.

Ogni qual volta che si ha un guasto c’è una notevole perdita di acqua che se risparmiata potrebbe innanzitutto non creare così tanti disagi ai cittadini e successivamente costituire una forma di riserva per i periodi dove le falde acquifere scarseggiano causa le temperature elevate.

I socialisti altresì -conclude Baragatti – pur non essendo contrari alla gestione del servizio da parte della società ASA, ma considerando che le tariffe dell’acqua, bene pubblico e irrinunciabile, aumentano sempre di più, sarebbero lieti se le varie amministrazioni comunale della Val di Cornia, proprietarie della rete idrica, liberalizzassero il servizio di gestione ad altre società affinché si creasse una sana concorrenza anziché uno stretto monopolio del gestore: in questo modo si abbasserebbe il prezzo di un bene a cui i cittadini hanno diritto considerando anche il fatto di una crisi economica che ha portato i prezzi alle stelle e ha impoverito i cittadini stessi».

Scritto da il 3.9.2008. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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