PIOMBINO: CITTÀ FUTURA, LUCCHINI E COMUNE FIRMANO ACCORDO

Saranno siglati giovedì 24 luglio alle ore 9,30 gli atti con i quali Comune e Lucchini pongono fine al complesso contenzioso pendente dal 2001 per il rilascio dell’area ex Icrot, occupata dal cantiere Siderco.

Insieme a queste, si chiudono definitivamente anche altre controversie, tra le quali quelle relative all’applicazione della Tarsu nel periodo 1993-2001.
Oltre a garantire la liberazione dell’area di Città Futura, al fine della sua riqualificazione, l’atto si inserisce quindi in un quadro più generale del processo di redifinizione dei rapporti tra comune e azienda, per la realizzazione di un intervento ritenuto di superiore interesse pubblico e divenuto ormai un’icona per il territorio, il cui completamento passa necessariamente anche attraverso il contributo operativo e lo sforzo economico dell’azienda.

Lucchini e Siderco si impegnano a riconsegnare quindi l’area di Città Futura entro la data del 30 giugno 2010, libera da lavorazioni. La Lucchini avrà pertanto due anni di tempo per procedere allo spostamento delle lavorazioni tuttora attive.
Allegato all’accordo c’è infatti un cronoprogramma che definisce i tempi necessari alle operazioni di sgombero e alla realizzazione dei nuovi impianti di trattamento delle scorie secondo il progetto già predisposto dall’azienda, e che prevede lo spostamento della lavorazione a freddo in zone di nuova espansione industriale e delle lavorazioni a caldo presso l’acciaieria.

A differenza di quanto previsto nel precedente Protocollo d’Intesa dell’11 aprile 2005, la spesa per la realizzazione dei nuovi impianti è interamente a carico della Lucchini.

Nel caso in cui la riconsegna dell’area non fosse completata entro i termini previsti, l’accordo stabilisce inoltre che le aziende in questione (Lucchini e Siderco) corrispondano al Comune la somma di 200 mila euro per il primo semestre di ritardo e di 400 mila euro per ogni semestre successivo.
Dal punto di vista economico la Lucchini riconosce al comune di Piombino per i nove anni di utilizzo dell’area un’indennnità pari a 2 milioni e 150 mila euro. Un importo che sarà corrisposto in tre trance: 1 milione e 800 mila euro dopo la firma dell’atto, altri 200 mila euro entro il 31 dicembre 2008 e i restanti 150 mila euro entro il 30 giugno 2010.

Contestualmente, la firma di questi atti apre la via alla sottoscrizione, nel mese di settembre, di un successivo accordo con la società Fintecna, dalla quale il Comune acquistò l’area Siderco, sulla base del quale si prevedono ulteriori entrate nelle casse comunali per un importo stimato di circa 1. 250 mila euro, a compensazione della mancata liberazione dell’area dopo l’acquisto.

La delocalizzazione dell’impianto Siderco consentirà all’amministrazione comunale di avviare le operazioni di rigenerazione ambientale e la riconversione funzionale di quest’area previste dalla Variante delle aree di Città Futura, attraverso la realizzazione del Parco del Ferro e dell’Acciaio nel quale si prevedono aree verdi con funzione di filtro rispetto alla nuova viabilità di accesso e la ricostituzione della viabilità che congiunge il Cotone con viale della Resistenza.

Scritto da il 23.7.2008. Registrato sotto Economia. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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