SAN VINCENZO: PORTO, SOLO IL 50% IN PIU’ (AUMENTO ISTAT)
Dopo lo stop dato qualche giorno fa dal sindaco Biagi alla manovra di aumento delle tariffe del porto proposta dal gestore, nella serata di mercoledì si è trovato l’accordo tra Comune e l’impresa «Marina di San Vincenzo» sul nuovo piano tariffario del 2006, con una proposta condivisa tra l’Ex sindaco di San Vincenzo Carlo Roventini (per la società controllata dalla Sales) e Michele Biagi attuale sindaco della città.
“Prima di tutto abbiamo ristabilito la correttezza del metodo, che a mio avviso era la questione più delicata. Un metodo di confronto e di accordo tra Comune e gestore che è previsto dagli atti sulle decisioni più importanti che riguardano il porto. Il nostro obiettivo è realizzare l’ampliamento del porto, ma pretendiamo oggi e pretenderemo in futuro di esercitare le nostre prerogative. Ciò detto, credo che abbiamo ottenuto un buon risultato anche nel caso specifico del nuovo piano tariffario esaminato nei nostri incontri con la società di gestione”. Così il Sindaco Michele Biagi passa ad illustrare l’accordo raggiunto.
“Innanzitutto nella proposta di Marina di San Vincenzo aumentavano soprattutto i canoni per le imbarcazioni più piccole, addirittura con picchi del 300%. Siamo arrivati a una proposta condivisa che riduce questo aumento a circa il 50% proprio per le imbarcazioni più piccole, quelle cioè fino a 6 metri. Infatti le imbarcazioni della prima fascia [fino 4,50 metri] che attualmente pagano un canone di 300 euro, pagheranno 450 euro contro i 750 della proposta del gestore; le imbarcazioni della seconda fascia [da 4,50 metri a 6 metri] che attualmente pagano 500 euro ne pagheranno 800, a fronte di una spesa che nella proposta del gestore andava fino a un massimo di 1250 euro.
Questa nuova proposta coinvolge circa 140 utenti dell’attuale porto. Ovviamente è chiaro che le tariffe applicate dal Comune dovevano essere ritoccate verso l’alto, ma credo che abbiamo raggiunto una soluzione equilibrata.” Chiusa la questione delle tariffe, Biagi introduce anche qualche considerazione di prospettiva, ribadendo la strategicità dell’ampliamento del porto per la sua amministrazione. ”Il futuro porto dovrà avere una caratterizzazione turistica ed economica, ma ciò non significa che non si possano trovare soluzioni anche per la piccola nautica legata all’attività delle associazioni locali. Mi sono preso l’impegno a lavorare a una soluzione e intendo mantenerlo. Ma questo non mette certo in discussione la volontà di procedere con la realizzazione dell’opera.”