PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI VERSO LA 3° ASSEMBLEA ECUMENICA
La settimana del 18 al 25 gennaio è ormai dedicata alla preghiera per l’unità dei cristiani, e per l’occasione la diocesi di Massa Marittima-Piombino organizza una preghiera per l’unità ecumenica venerdì 20 gennaio alle ore 17.30 nella chiesa della concattedrale S. Antimo a Piombino.
A quest’incontro al quale sono invitati tutti i cristiani di Piombino saranno presenti la Pastora della Chiesa Battista di Grosseto Sig.ra Elisabeth Gren, il Dott. Mario Affuso della Chiesa Apostolica Italiana, direttore della rivista Fedeltà; D. Luca Franceschini, Archimandrita della Chiesa greco cattolica Melchita, delegato per l’ecumenismo della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, arciprete della Cattedrale di Massa Carrara; il Rev.do Gheorgi Blatinski, Sacerdote della Chiesa Russa Ortodossa di Firenze e il vescovo di Massa Marittima-Piombino Mons. Giovanni Cantucci.
Il tema dell’incontro sarà svolto su tre temi complementari tra loro:sulla preghiera comunitaria “Se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome” ed insieme sulla necessità per i cristiani di perdonare “…fino a settanta volte!” e la pace, come impegno comune di realizzare, e che il mese di gennaio ci ricorda, non può fare a meno di entrambe le esortazioni per i cristiani.
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Fra le più importanti iniziative che sono state tenute per l’unità dei cristiani, ci sono le assemblea ecumeniche in Europa: la prima si è tenuta a Basilea, nel maggio 1989 sul tema «Pace e giustizia» e la seconda a Graz (Austria, giugno 1997) dal titolo «Riconciliazione dono di Dio e sorgente di vita nuova» e la terza, si terrà nel settembre del 2007 a Sibiu in Romania.
L’Europa ha una particolare responsabilità per il cammino ecumenico in quanto è stata il teatro delle divisioni dei cristiani, esportate poi negli altri continenti. Oggi è chiamata e contribuire alla riconciliazione per poter esportare l’unità ritrovata, Giovanni Paolo Il è tornato spesso su questo tema: sarebbe uno scandalo dover sopportabile il fatto di avere un’Europa economicamente e politicamente unita con le sue Chiese e comunità cristiane come fattore di divisione.
L’Europa è anche il continente che ha la possibilità di creare uno spazio dove le diverse confessioni cristiane si possano incontrare, donarsi una testimonianza reciproca e decidere di offrire un contributo insieme per la società.
All’assemblea di Sibiu saranno invitati anche i delegati degli altri continenti per esprimere questo legame tra Europa e altre regioni della terra.
Il culmine dell’assemblea sarà nel settembre 2007 a Sibiu (Romania), in un paese a maggioranza ortodossa. Dopo la caduta del muro uno dei nodi ecumenici fondamentali sembra stare nel rapporto tra la storia, la culture e la tradizione dell’ovest e quelle dell’est. Alcune dolorose questioni, ereditate dal passato e emerse con forza dopo la caduta del muro, come quella del proselitismo od il rapporto tra Chiese ortodosse e Chiese greco-cattoliche, rimandano a questo confronto tra tradizione latina e tradizione orientale. Le Chiese dell’oriente europeo in genere si esprimono criticamente verso la cultura moderna tipica del mondo occidentale e temono questo incontro.
Alle volte questa critica riguarda anche Chiese e comunità ecclesiali dell’occidente che si sarebbero adeguate alla deriva secolarizzazione. La questione di fondo è il confronto con la secolarizzazione. Un contributo “ecumenico” molto serio per illuminare questa nuova situazione sta nell’affrontare oggi insieme la questione della secolarizzazione e nel collaborare per quella evangelizzazione o missione di nuova qualità di cui parliamo da anni.
Don Herman