VAL DI CORNIA: I SINDACI REPLICANO A LEGAMBIENTE

Immediata la reazione dei sindaci al comunicato di Legambiente pubblicato da Bazar Etrusco lo scorso 3 dicembre, che all’accusa di privilegiare interessi privati proprio non ci stanno, tanto da convocare con tutta urgenza al Circondario una conferenza stampa dove si sono presentati Silvia Velo, Gianni Anselmi, Giampaolo Pioli e Michele Biagi per chiarire la situazione sullo scontro in atto sull’avvio delle procedure per le varianti contestuali al piano strutturale.

Nel recente comunicato Legambiente, ritiene infatti «inammissibile» che siano adottate, per motivi di urgenza, due iter diversi: uno lento per il piano strutturale e uno più rapido per le varianti che riguardano argomenti fondamentali come la nautica, lo stadio Magona e Città futura, ma a suscitare l’irritata e compatta reazione dei sindaci della Val di Cornia è stata soprattutto l’accusa che si tratti di «un bel pasticcio, dietro il quale appaiono pressioni e ingenti interessi economici».

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Prende subito la parola il sindaco di Campiglia Silvia Velo: «Non siamo scandalizzati dal fatto che ci siano visioni diversema non accetteremo mai che si avanzi il sospetto che queste scelte rappresentino interessi diversi da quelli che riteniamo utili alla comunità».
Velo ha quindi illustrato ai cronisti il perché è stato adottato il percorso delle varianti, precisando che si tratta di uno strumento previsto dalla nuova legge urbanistica regionale. Le otto varianti, di cui cinque solo per Piombino, riguardano tutti temi legati allo sviluppo, ha spiegato ancora una volta il Sindaco, in gran parte contenuti nel documento d’avvio del piano dell’aprile del 2004. «Per la residenzialità non ci sono urgenze, abbiamo ancora ampi spazi nei vecchi Piani Regolatori (PRG), e semmai occorrono strumenti di sostegno agli affitti e all’edilizia convenzionata».

«In realtà dei temi affrontati con le varianti si sta discutendo da anni – ha sostenuto il sindaco Piombino Anselmi – e in modo particolare del segmento della nautica, con il polo dei servizi di Tor del Sale e il porto per le imbarcazioni più grosse a Poggio Batteria. Stiamo cercando di lanciare cose diverse dalla siderurgia che riteniamo necessarie in un Paese che cresce poco e in un territorio a rischio di declino, che deve fare i conti con l’incertezza della parabola siderurgica». «Le varianti – ha poi teso a precisare Anselmi – saranno tutte coerenti col quadro conoscitivo del piano strutturale e tutte le procedure saranno pubbliche, trasparenti e accelerate. Disponibili al confronto, anche se non a mettere in discussione i pilastri del mio programma di governo», ma secondo Anselmi sarebbe stato meglio che le opposizioni avessero accettato di fare questa discussione in consiglio comunale.

«Ma Legambiente paventa – ha proseguito Anselmi – un’amministrazione che fa da testa di ponte per chi sa quale interesse privato. Non pretendiamo certo che tutti condividano le nostre scelte, ma se questo è il metodo di affrontare la discussione, sul terreno delle moralità non accettiamo lezioni da nessuno. Anzi, queste affermazioni troveranno il blocco compatto dei Comuni e in me uno strenuo e fiero avversario».

Precisazioni da parte del sindaco di Piombino anche sull’emergenza abitativa e il contenimento delle rendita fondiaria e immobiliare. «Con gli strumenti recentemente approvati, come il programma di quartiere 2 e il piano integrato, verranno immesse sul mercato decine di abitazioni di edilizia convenzionata e popolare. Inoltre oltre cento alloggi saranno realizzati col progetto di Città futura».

Il sindaco di Suvereto Pioli ha dato atto a Rifondazione, a Suvereto in maggioranza, di aver tenuto un atteggiamento corretto sulle varianti. Ma anche precisato che «se ogni volta che viene presa una decisione, i sindaci vengono accusati di privilegiare interessi speculativi, potrebbero essere riviste anche le alleanze»,, e anche il sindaco di San Vincenzo Biagi si è apertamente schierato con Piombino sulla scelta del distretto della nautica, sostenendo che questa rientra anche negli interessi del nuovo porto di San Vincenzo. «Come si fa a dire che questi obiettivi – ha sostenuto Biagi – non sono nell’interesse collettivo ma solo in quello di singole persone?».

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Scritto da il 6.12.2005. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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